UTILIZZO IDROELETTRICO
Il primo utilizzo risale a metà degli anni venti,
in occasione della costruzione dell'impianto idroelettrico Temù - Sonico da parte
della Società Generale Elettrica dell'Adamello.
Poichè in quel periodo era particolarmente preziosa l'energia invernale, (la rete elettrica era praticamente
alimentata solo da impianti idroelettrici) si pensò di trasformare in lago artificiale
la seconda piana alluvionale che ospitava una zona umida acquitrinosa, realizzando uno scarico di fondo ed evacuando,
idraulicamente, la sabbia di riempimento, col programma di costruirvi poi una consistente diga
(cosa che poi non fu mai realizzata).
Venne quindi realizzato uno scarico di fondo, attraverso il quale, nei mesi invernali veniva svuotato
il lago per produrre energia elettrica nella centrale di Sonico.
Questo utilizzo prosegui fino al 1984, anno in cui entrò in servizio la centrale Enel di Edolo; da allora
l'acqua dell'Aviolo, tramite un pozzo inclinato profondo circa 120 m, viene immessa direttamente nella
galleria in pressione Avio-Edolo.
In pratica l'acqua che veniva fatta defluire dal lago, scendeva lungo la valle fino al
livello del canale Temù-Sonico, dove , attraverso un'opera di presa veniva captata.
Successivamente, da parte della Edison, che subentrò alla Adamello, venne anche progettato un diverso
utilizzzo dell'acqua dell'Aviolo, e precisamente: dopo
aver realizzato una diga che aumentasse notevolmente la capacità di invaso, era prevista la costruzione
di una centrale in caverna sulle pendici del monte Colmo, immediatamente a monte del bacino di carico
della centrale di Sonico.
In questo modo l'acqua, dopo aver alimentato questo nuovo impianto sarebbe stata ancora utilizzata
nell'impianto di Sonico, col vantaggio del serbatoio stagionale di regolazione e quindi la possibilità
di trasferire nei mesi invernali la produzione.
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lago
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