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lago Aviolo


sfioro dell'Aviolo


dighetta del lago Aviolo


dighetta


rifugio Aviolo


lago Aviolo


lago Aviolo


ghiacciaio


lago Aviolo


lago Aviolo

LE CASCATE - LAGO AVIOLO

 

tempo di percorrenza in salita: 1 ora e 10 minuti

dislivello: m 480

Si parte, a piedi, dal fondovalle Aviolo, immediatamente dopo il rifugio "alle cascate".

Per raggiungere il punto di partenza, se si proviene da sud, si sale da Edolo verso Ponte di Legno.
Dopo l'abitato di Incudine, alla fine del rettilineo, al primo incrocio, si devia a destra in una strada asfaltata quasi pianeggiante; si devia pure a destra una seconda volta per imboccare un ponte che attraversa il fiume Oglio, quindi ancora a destra in corrispondenza dell'abitato di Vezza d'Oglio, per la strada della Val Paghera.

Se si proviene da nord; nel paese di Vezza d'Oglio, si seguono le indicazioni per la Val Paghera-Aviolo: una deviazione sulla sinistra della statale, dopo il ponte sul torrente Val Grande.

Si percorre questa strada fino al oltre il rifugio "alle cascate", dove si trova un piccolo piazzale antistante la ex funivia Enel (circa 1460 m s.l.m.), dove si può parcheggiare.

A lato della ex teleferica Enel, sulla sinistra parte il sentiero per l'Aviolo.

Si sale un comodo sentiero ben individuato (è molto frequentato in estate in quanto la conca dell'Aviolo è bellissima ed a portata di mano: basta poco più di un'ora per essere in vista di un maestoso ghiacciaio pensile, permanente), dapprima fra gli abeti quindi nel bosco ceduo, fino alla base di un ripido canale.

Il sentiero ora si fa più ripido e, con frequenti tornanti alla sinistra del suddetto "canalone", si ragiunge il torrentello che lo percorre; attraversato quest'ultimo, si sale lungo un incavo, riparato da entrambi i lati da ripidi e scoscesi bastioni, fino ad una selletta.

Da qui, se si vuole ammirare il panorama, basta inerpicarsi, con attenzione! sul promontorio che si trova a destra.

Si prosegue in leggera discesa per pochi metri - qui fare molta attenzione perchè a valle del sentiero, che sembra innocuo, c'è un ripido pendio che sbocca in una altissima cascata! - quindi a ridosso della montagna, inizialmente con stillicidi di acqua anche consistenti, si sale lungo un "canale" con frequentissimi tornanti ravvicinati ora a sinistra ora a destra del ruscello che lo percorre.

Alla fine si sbuca sulla destra all'esterno del "canale", si percorre un breve tratto a mezza costa da destra verso sinistra e si arriva ad un piazzale (quota circa 1780 m s.l.m.).

E' un piazzale artificiale ricavato in occasione dei lavori per la costruzione della galleria dell'impianto idroelettrico di generazione e pompaggio di Edolo: infatti si vedono ancora il fabbricato di arrivo della funivia per il trasporto del personale, ed anche l'arrivo della grande teleferica materiali per il trasporto degli inerti.

Si segue ora la pista di cantiere, si attraversa il torrente che scende dal passo di Gole Larghe, e si raggiunge un nuovo piazzale, dove sbocca la "finestra n° 1 della galleria Avio-Edolo; per raggiungere il rifugio Aviolo, il sentiero "ufficiale" si diparte sulla sinistra in direzione della valle del passo di Gole Larghe; se si vuole invece raggiungere il lago senza passare direttamente davanti al rifugio, si prosegue lungo la ex pista di cantiere che raggiunge il lago Aviolo dalla sinistra orografica della valle.

Il tempo necessario da qui al lago è di circa 15/20 minuti, indipendentemente dal percorso che si sceglie.

Questa è una escursione adatta anche ai bambini (fatta salva l'attenzione in alcune zone del sentiero): intorno al lago ogni zona è adatta per pik-nik, ed i sentieri che raggiungono la ex malga (uno in sponda sinistra e l'altro in sponda destra) consentono di ammirare la caratteristica vegetazione delle zone umide alpine.


Val Paghera


teleferica


valle dell'Aviolo


dighetta dell'Aviolo


croce di passo Gallinera

Il segnale per i cellulari è presente solo fino al primo tornante della strada che da Vezza d'Oglio sale verso il fondovalle, poi è tutto in ombra fino al passo Gallinera, dove è presente di nuovo.

La conca del lago Aviolo è costituita da due zone di sovraescavazione glaciale, successivamente colmate da detriti, separate da un modesto gradino e quindi poste a pochi metri di dislivello l'una dall'altra.
Quella più a monte, attraversata dal serpeggiante torrente, non ha subito variazioni antropiche, salvo qualche testimonianza singola (la malga e un cumulo di massi che erano il contrappeso di una teleferica); quella a valle invece è stata trasformata, da piana alluvionale in lago.

A prima vista il lago sembra naturale in quanto la dighetta posta all'incile è un modesto muretto alto meno di due metri, invece ha subito lo svuotamento idraulico, come altre zone in valle, (Dosazzo, Benedetto) da parte della Società Adamello, in occasione della costruzione dell'impianto idroelettrico Temù - Sonico, ora proprietà della società Edison.

La stessa società aveva anche in progetto la costruzione di una diga che sopraelevasse il livello attuale di circa quaranta metri e quindi che allagasse anche la seconda piana alluvionale, fino a ben oltre la baita della malga (ora osservatorio faunistico del Parco dell'Adamello), questa diga avrebbe dovuto alimentare una centrale posta sulle pendici del monte Colmo, immediatamente sopra la vasca di carico della centrale Edison di Sonico.
L'avvento della seconda querra mondiale ne impedì la realizzazione.

L'utilizzazione dell'acqua del lago avveniva, fino al 1984, mediante svuotamento del lago per immettere stagionalmente tutta l'acqua in esso contenuta nella galleria dell'impianto Temù - Sonico.

Attualmente l'acqua del lago viene derivata dall'Enel per l'impianto di Edolo, in modo meno invasivo, c'è infatti un'opera di presa circa 80 cm sotto il massimo livello del lago, da dove viene prelevata l'acqua (ad eccezione del minimo deflusso vitale che viene rilasciato dalla dighetta), ed il lago rimane quindi sempre pieno, con modestissime escursioni di livello, come se fosse un lago naturale non utilizzato.


lago Aviolo


arrivo teleferica

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