|
LE CASCATE - LAGO AVIOLO
Si parte, a piedi, dal fondovalle Aviolo, immediatamente dopo il rifugio "alle cascate". |
|
Il segnale per i cellulari è presente solo fino al primo tornante della strada che da Vezza d'Oglio sale verso il fondovalle, poi è tutto in ombra fino al passo Gallinera, dove è presente di nuovo.
La conca del lago Aviolo è costituita da due zone di sovraescavazione glaciale, successivamente colmate
da detriti, separate da un modesto gradino e quindi poste a pochi metri di dislivello l'una dall'altra. Quella più a monte, attraversata dal serpeggiante torrente, non ha subito variazioni antropiche, salvo qualche testimonianza singola (la malga e un cumulo di massi che erano il contrappeso di una teleferica); quella a valle invece è stata trasformata, da piana alluvionale in lago. A prima vista il lago sembra naturale in quanto la dighetta posta all'incile è un modesto muretto alto meno di due metri, invece ha subito lo svuotamento idraulico, come altre zone in valle, (Dosazzo, Benedetto) da parte della Società Adamello, in occasione della costruzione dell'impianto idroelettrico Temù - Sonico, ora proprietà della società Edison. La stessa società aveva anche in progetto la costruzione di una diga che sopraelevasse il livello attuale di circa quaranta metri e quindi che allagasse anche la seconda piana alluvionale, fino a ben oltre la baita della malga (ora osservatorio faunistico del Parco dell'Adamello), questa diga avrebbe dovuto alimentare una centrale posta sulle pendici del monte Colmo, immediatamente sopra la vasca di carico della centrale Edison di Sonico. L'avvento della seconda querra mondiale ne impedì la realizzazione. L'utilizzazione dell'acqua del lago avveniva, fino al 1984, mediante svuotamento del lago per immettere stagionalmente tutta l'acqua in esso contenuta nella galleria dell'impianto Temù - Sonico. Attualmente l'acqua del lago viene derivata dall'Enel per l'impianto di Edolo, in modo meno invasivo, c'è infatti un'opera di presa circa 80 cm sotto il massimo livello del lago, da dove viene prelevata l'acqua (ad eccezione del minimo deflusso vitale che viene rilasciato dalla dighetta), ed il lago rimane quindi sempre pieno, con modestissime escursioni di livello, come se fosse un lago naturale non utilizzato. |
|