DESCRIZIONE
tratto da:
Società Generale Elettrica dell’Adamello
Inventario al 31 marzo 1930 – sistema del Poglia – Derivazione Arno -
IMPIANTO POMPE SVASO. — Come venne già accennato, durante l’anno 1910 per
abbassare il livello del lago onde completare le opere di presa, veniva usato
un impianto di sei grosse pompe rotative a motore elettrico, installate su un
pontone metallico con cabina di legname.
Terminate le opere di presa sorse l’idea di approfittare dell’impianto idrovoro
esistente per immettere l’acqua nella galleria, quando lo svaso del lago non
avrebbe più permesso il deflusso naturale nella galleria, aumentando così
l’efficienza del serbatoio.
L’acqua aspirata dalle pompe veniva introdotta
nella galleria di presa con mezzi di fortuna; nell’anno 1913 nell’intento di
rendere più sicura e stabile l’utilizzazione dell’impianto, veniva costruito alla
bocca della galleria di presa e in senso normale alla stessa, un canale lungo m. 16,70,
largo m. 1,30, profondo m. 1,75, col fondo a quota 1765, destinato ad accogliere l’acqua
aspirata dalle pompe e convogliarla nella galleria; il canale, costruito con
intelaiature di legname squadrato con rivestimento interno di tavoloni e
esternamente di calcestruzzo, appoggiava su uno zatterone pure di grosso
legname rinforzato con ferri sagomati.
Il tutto, difeso a monte da un robusto
muro, era sostenuto da una grossa platea di calcestruzzo nella quale era
annegato lo zatterone di legno e ferro.
Di fronte alla bocca della galleria nella parete a valle del canale vi è una,
porta della larghezza di m. 1,80 colla soglia a quota 1764,70, munita di due robusti
sportelli di legname che permette lo
svaso naturale del lago fino alla soglia, quando il livello è giunto all’orlo
del canale. In queste condizioni l’impianto pompe funzionò fino al marzo 1917;
a tale epoca, il pontone affondava. In considerazione degli inconvenienti a cui
dava luogo l’impianto galleggiante, si provvedeva a utilizzare il macchinario
ricuperato collocandolo e spostandolo successivamente su piattaforme di legname
che venivano costruite a mano a mano che il livello del lago si abbassava.
Nel corso degli anni le piattaforme primitive vennero sostituite da costruzioni
stabili di muratura e il complesso manufatto venne completato e ampliato come
si trova attualmente rappresentato nelle figure.
Esso è quindi costituito: dal canale sopra descritto con un prolungamento a destra
per una lunghezza di m. 9, costruito completamente di calcestruzzo e muratura,
al cui estremo è installata una paratoia di legname con intelaiatura di ferro e
manovra a mano; fa seguito un canale di scarico lungo m. 14, largo in media m.
1,40, profondo m. 1,50 a forte pendenza, con muri di sponda dello spessore da
m. 0,60 a m. 0,80, tutto di muratura e calcestruzzo; da una serie di 10
piattaforme di muratura e calcestruzzo di varie dimensioni poste a quote
diverse comprese fra 1757,30 e 1765,05, coprenti una superficie di mq. 280
circa: su queste piattaforme, a mezzo di adatti binari spostabili, vengono
installati e spostati i gruppi motore-pompa montati ciascuno su carrello di
ferro a ruote.
Un primo piano di posa delle pompe a quota 1768.15 è costituito
da una serie di muretti costruiti attraverso il canale collettore sostenuti da
architravi con armatura metallica.
Questo primo piano serve al funzionamento
dell’impianto pompe prima che il livello del lago si abbassi fino alla soglia
della porta aperta a valle del canale collettore.
Immediatamente a monte del descritto manufatto vi è una piazzuola alla quota 1769,20 su cui è
eretta una cabina di calcestruzzo armato coperta da volto ad arco acuto, delle
dimensioni esterne di m. 8,65 x 4,50, altezza all’imposta del volto m. 3,40, al
colmo della copertura m. 5, entro la quale vengono installati su predisposte
intelaiature fisse di ferro i quadri di controllo e di manovra, i piccoli
gruppi vuotogeni e tutti gli altri accessori pel funzionamento dei gruppi idrovori.
Il trasporto e lo spostamento dei gruppi
idrovori viene eseguito a mezzo di un piano inclinato posto a sinistra del
manufatto decritto che parte dalla strada orizzontale a quota 1819.40 e segue
con andamento planimetrico rettilineo il terreno, con profilo sistemato a
pendenza regolare: la sede è di muratura e calcestruzzo della larghezza di m.
1.50; il binario ha lo scartamento di m. 0,80 e rotaie alte cm. 7, appoggiate
su traversine di legno e uno sviluppo di m. 95.
Verso l’estremo destro del manufatto vi è un piccolo tronco di piano inclinato in
tutto simile al precedente, con uno sviluppo di m. 20.
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IMMAGINI
zona opere di presa e pompe svaso
piano inclinato ex pompe svaso per costruzione san Fiorano
pronto intervento
casa alloggi centrale
pronto intervento
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