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PONTE FAETO - PONTE GUAT - BAITONE
FORCELLA DI DURELLO - MALGA DURELLO
PONTE FAETO
da - 1280 m s.l.m. - a - 2650 m s.l.m.-

tempo di percorrenza in salita: 5 ore

dislivello: m 1370

Dal Ponte Faeto si prosegue in auto, fino al quarto tornante della strada per ponte Guat; è riconoscibile anche per la strada sterrata che da questo tornante si dirama.
Siamo a quota 1280 m.
Si prosegue quindi a piedi per ponte Guat: al primo tornante che incontriamo, proseguiamo per la vecchia mulattiera anzichè lungo la strada asfaltata, fino a raggiungere ponte del Guat. ( ci vuole circa mezz'ora).

Nel primo tratto (un quarto d'ora di cammino) c'è una strada sterrata, percorribile anche con fuori strada (traffico consentito ai soli autorizzati; malga ecc.), fino alla malga Premassone (m 1585) dove, nei mesi estivi, è aperto un nuovo Bar-Ristoro con vendita di prodotti locali di malga.

Si attraversa quindi il torrente Remulo e si inizia la salita in sponda destra orografica, dopo poco, in corrispondenza di una zona di pic-nic attrezzata, sulla sinistra c'è un bivio: noi proseguiamo (a sinistra) sulla mulattriera per Baitone (la strada si segue per andare verso il Miller).

Il sentiero, segnalato con segnavia n° 13, sale a zig zag con numerosi tornanti; si sposta quindi sulla nostra destra, attraversa una valletta caratterizzata dalla presenza di un conoide di neve scaricata, se si transita in inverno o primavera, in circa un'ora dalla partenza si raggiunge la località Baitoncello (1943 m); (appena prima si incontra un'area di pic-nic attrezzata, in una radura con i resti di un "baitoncello") dove c'è il fabbricato della ex teleferica Enel che collegava Ponte del Guat con la diga del Baitone.

Proseguendo, dopo alcuni tornanti, si attraversa una nuova valletta pure questa caratterizzata da fatto che scarica facilmente valanghe di neve fino a primavera inoltrata, quindi, in venti minuti circa dal Baitoncello si raggiunge una nuova area di pic-nic in corrispondenza dei pascoli della malga Baitone (2065 m)

Si prosegue lungo la mulattiera, si percorrono alcuni tornanti, quindi si attraversa una valletta (anche qui, fino a maggio c'è un conoide di neve da attraversare), poi il sentiero diventa meno ripido e ci si inoltra verso i piedi della diga, per salire di nuovo sulla nostra sinistra, transitando nei pressi di alcune baite, (malghe di Baitone) e finalmente si raggiunge il livello del coronamento della diga (2283 m; due ore dalla partenza a ponte Guat).

Dalla sommità della diga si prosegue percorrendo completamente l'incile, in direzione Est, si abbandona il sentiero che, costeggiando il lago, si dirige verso il rifugio Tonolini e si sale lungo il pendio erboso secondo la linea di massima pendenza.

A tratti si può scegliere se salire stando sulla morena minuta oppure sull'erba; ci si sposta in parte sulla nostra sinistra per aggirare dei gradoni o dei canali abbastanza ripidi; sopra il primo gradone si transita in prossimità di un caratteristico masso erratico sporgente (cual), quindi si prosegue in diagonale spostandosi leggermente verso la nostra destra; si superano altri gradoni di limitata altezza, intervallati da pianori vari, fino a raggiungere un ultimo pianoro, in fondo al quale si inerpica ripida la valletta che raggiunge la forcella di Durello.

Dalla sommità della diga di Baitone alla forcella di Durello ci vuole circa un'ora e mezza (quota 2650 m s.l.m.)
La forcella ha un aspetto molto severo e selvaggio, da essa c'è la vista su tutta la valle di Durello, che nella parte superiore si sviluppa con immense e ripide pietreaie e solo in fondo, dai 1900 m s.l.m. in giù è ricca di vegetazione.

La vista verso la valle di Baitone e Miller consente di ammirare i corni: del lago, del Cristallo e la cima di Plem, nonchè la cima Prudenzini, i corni di Macesso, il Campanone del coppo ed il monte Marser.

La discesa verso la valle di Durello è inizialmente molto ripida ed in caso di innevamento residuo è indispensabile essere attrezzati con ramponi e piccozza.
Per aggirare i gradoni glaciali bisogna scendere prima verso destra quindi girare verso sinistra e prendere la linea di massima pendenza: sono dei costoni interminabili, ora inerbiti, ora di morena fine.

Il tempo di rientro al parcheggio, dalla Forcella, è di circa 3 ore, seguendo la via più breve in linea d'aria vale a dire scendendo lungo la linea di massima pendenza fino a quota 1900 m s.l.m. circa (1,5 ore)e poi in diagonale verso sinistra, senza seguire alcun sentiero, ma attraversando il bosco, fino ad intersecare la strada sterrata che si diparte dal quarto tornante della strada per Ponte Guat.(circa ore 1,5)

Copertura cellulare: certa solo fino a circa ponte del Guat, poi, sul percorso della discesa, quasi sempre dalla forcella di Durello in poi (segnale Omnitel)


rifugio Baitone


lago Baitone


corno del Lago, del Cristallo e cima Plem


valle di Durello vista dal basso

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