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Ponte Faeto: rifugio Val Malga


malga Premassone


malga Frino


malga Miller


rifugio Serafino Gnutti


passo Adamello

 

PONTE DEL GUAT- PASSO COPPO
da - 1528 m s.l.m. - a - 2616 m s.l.m.-

sentieri: n° 23 e n° 86

tempo di percorrenza in salita: 3,5/4 ore

dislivello: m 1088

Si parcheggia l'automezzo a Ponte del Guat; il problema del posto auto si pone solo in pieno ferragosto, per il resto dell'anno si trova facilmente in quanto c'è posto per parecchie decine di mezzi.

Nel primo tratto (un quarto d'ora di cammino) c'è una strada sterrata, percorribile anche con fuori strada (traffico consentito ai soli autorizzati: servizio malga, rifugio, forestale ecc.), fino alla malga Premassone (m 1585) dove, nei mesi estivi, è aperto un nuovo Ristoro-Rifugio con vendita di prodotti locali di malga.

Si attraversa quindi il torrente Remulo seguendo la strada sterrata, e si prosegue per quella fino a ritornare di nuovo in sponda orografica sinistra;a questo punto termina la strada sterrata ed inizia la vecchia mulattiera.

Si prosegue lungo la mulattiera, in mezzo a vegetazione arborea anche di alto fusto; in circa un quarto d'ora si raggiunge malga Frino, dove si sono alcune baite di malga ormai quasi completamente distrutte, poco più avanti, si incontra un enorme masso erratico sul quale è stata posta una statua mariana.

Da malga Frino termina anche la mulattiera e si prosegue lungo uno stretto sentiero, abbastanza agevole e visibile, tranne qualche tratto in cui, dopo gli eventi alluvionali del 1987, si interseca col torrente, è comunque ben segnalato.

Dopo una decina di minuti di percorso, il sentiero abbandona sulla sinistra il torrente e si inerpica sul pendio alla nostra destra: è il tratto nuovo di sentiero tracciato dopo l'alluvione del luglio-agosto 1987; sale d'apprima abbastanza ripido, quindi, dopo alcuni tornanti, si sposta a sinistra con un tratto pianeggiante, e quando ricomincia a salire si raccorda finalmente con il vecchio tracciato.

. Si riprende quindi a salire decisamente sul tracciato definito "le scale del Miller", attraverso ripidi e ripetuti tornanti nel sentiero tutto a gradoni, incastonato tra lo sperone che delimita il torrente e la ripida roccia sulla nostra destra.
Il sentiero prosegue in questo modo fino a che si raggiunge la sommità del gradone glaciale, a quota quasi 2000 m s.l.m.; a questo punto si sbuca improvvisamente nella parte meno ripida della valle del Miller.

Il sentiero prosegue al limite del gradone, dove in basso scorre il torrente, mantenendosi su dossi e rocce montonate; poco più avanti si incontra, sulla nostra destra, un grande crocifisso; proseguendo si raggiunge il bivio del sentiero che porta al passo di Coppo e quindi verso malga Casentia di Saviore, (sentiero n° 86) oppure, scendendo subito dopo il passo, a malga Macesso di sopra in val Salarno.

A questo bivio si prosegue sulla nostra destra e si sale lungo il pendio, prima in diagonale verso valle, quindi si segue la base dello sperone di roccia che scende verso le scale del Miller.

All'inizio del gradone glaciale si devia a destra, il sentiero a questo punto è abbastanza visibile, scavalca un modesto spartiacque, quindi sale per la massima pendenza, e poi, deviando verso sinistra, passa sotto la cima del Coppo e si dirige verso il passo.

Copertura cellulare: certa solo fino poco oltre ponte del Guat


Ponte del Guat


diga Miller


lago Miller


rifugio Serafino Gnutti


laghi: Bianco, Rotondo, Lungo


gruppo Baitone dal passo del Cristallo

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