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Ponte del Guat


malga Premassone


lago Baitone


diga e Corno del Lago


stambecco nei pressi del rifugio


cima di Plem vista da passo Premassone

 

PONTE DEL GUAT 1528 m s.l.m. - ROCCIA BAITONE 3200 (circa) m s.l.m.

tempo di percorrenza: 7 ore

dislivello: m 1672

N.B. Ho chiamato "Roccia Baitone" il punto di arrivo in modo improprio: si tratta dello spartiacque tra conca del Baitone e Valle dell'Aviolo, in un punto facilmente raggiungibile, secondo i criteri di tutte le mie escursioni, compreso tra il corno Baitone e la Roccia Baitone.

Nel primo tratto (un quarto d'ora di cammino) c'è una strada sterrata, percorribile anche con fuori strada (traffico consentito ai soli autorizzati: malghesi, rifugisti ecc.), fino alla malga Premassone (m 1585) dove, nei mesi estivi, è aperto un nuovo Bar-Ristoro con vendita di prodotti locali di malga.
Si attraversa quindi il torrente Remulo e si inizia la salita in sponda destra orografica, dopo poco, in corrispondenza di una zona di pic-nic attrezzata, c'è un bivio: noi proseguiamo a sinistra sulla mulattriera per Baitone (la strada si segue per andare verso il Miller).
Il sentiero, segnalato con segnavia n° 13, sale a zig zag con numerosi tornanti; si sposta quindi sulla nostra destra, attraversa una valletta caratterizzata dalla presenza di un conoide di neve scaricata se si transita in inverno o primavera, in circa un'ora dalla partenza si raggiunge la località Baitoncello (1943 m); (appena prima si incontra un'area di pic-nic attrezzata, in una radura con i resti di un "baitoncello") dove c'è il fabbricato del primo tratto della ex teleferica Enel che collegava Ponte del Guat con la diga del Baitone.
Proseguendo, dopo alcuni tornanti, si attraversa una nuova valletta pure questa caratterizzata da fatto che scarica facilmente valanghe di neve fino a primavera inoltrata, quindi, in venti minuti circa dal Baitoncello si raggiunge una nuova area di pic-nic in corrispondenza dei pascoli della malga Baitone (2065 m)
Si prosegue lungo la mulattiera, si percorrono alcuni tornanti, quindi si attraversa una valletta (anche qui, fino a maggio c'è un conoide di neve da attraversare), poi il sentiero diventa meno ripido e ci si inoltra verso i piedi della diga, per salire di nuovo sulla nostra sinistra, transitando nei pressi di alcune baite, e finalmente si raggiunge il livello del coronamento della diga (2284 m; due ore dalla partenza).
Si percorre quindi il sentiero che costeggia il lago in sponda destra orografica; dopo un quarto d'ora si transita al bivio del sentiero n° 48 (per raggiungere il Forcello di Bombià); quindi si prosegue, si oltrepassa il lago, si sale sulla nostra sinistra, ed in circa un'ora si raggiunge il lago Rotondo ed il rifugio Tonolini (2450 m).
Il sentiero, prosegue a fianco del lago Rotondo (destra orografica, lato opposto al rifugio); si sale lungo una valletta con pendenze relativamente modeste, dopo circa un quarto d'ora di strada si sbuca in un pianoro (ex letto del torrente emissario del lago Lungo) da dove si vede la dighetta, (dismessa dagli anni settanta) che conteneva le acque del lago Lungo.(2527 m)
Si costeggia, sulla nostra sinistra, il lago e si sale lungo il pendio, dove scende il torrentello proveniente dai laghi gelati; dopo aver attraversato il torrente si sale sulla sinistra, fino al bivio del sentiero per il passo delle Granate, dove si prosegue verso destra e, dopo aver risalito una morena ci si trova con il lago gelato orientale di fronte, sulla nostra destra, (2800 m circa), ed in vista, sulla sinistra, del lago gelato occidentale.

 

.........in preparazione.......

Copertura cellulare: certa solo fino poco oltre ponte del Guat


rifugio Baitone


lago Baitone


fabbricati a quota ciglio diga


diga Baitone


diga: paramento di monte


laghetto di Premassone

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