Ultima Domenica di Maggio : Sa tundidura - la tosatura delle pecore

L'idea è nata sia dall'esigenza di voler tributare un giusto riconoscimento al duro lavoro del pastore che una volta all'anno, da tempi immemorabili ,dedica una giornata a sa tundidura del proprio gregge prima che arrivino le calure estive, sia dalla considerazione che la pastorizia è stata una voce importante dell'economia di Furtei - nel passato, quando il numero delle pecore raggiunse il suo apice, superando negli anni '50 le 10.000 unità - e nel presente , in cui il numero è sceso a circa 2000; ma la pastorizia continua ad essere la fonte di reddito per una ventina di pastori, e non è trascurabile, nel settore, l'apporto del caseificio Aquila con una decina di unità lavorative.

Con questo spirito, la Pro Loco ha inteso organizzare Sa tundidura che, oltre ad avere funzione formativa per le giovani generazioni, si configura come un'aggregazione di tutte le tosature che i pastori eseguono negli ovili ed è perciò gioiosa e sempre più gradita festa non solo per parenti, amici e conoscenti, ma per tutti i graditi ospiti di Furtei e degli altri centri vicini e lontani.

E la Pro Loco si attiva con l'impegno armonioso dei suoi soci in tutte le fasi della manifestazione!

Nei giorni precedenti, le gentili signore, divise in 4 gruppi, cuociono nei forni a legna i dolci preparati con maestria e creatività - pardulas, ciambellas, pabassinas, amaretti;
mescolando poi a caldo lo zucchero con le mandorle tostate ottengono il dolce tipico di Furtei : Su Gatou, croccante, buono da gustarsi: a tutti i partecipanti al pranzo sarà offerta una di queste losanghe; e, bello da vedersi, abili mani creano questa mirabile forma che a memoria d'uomo risale all'Ottocento, ed appartiene alla tradizione di Furtei: il 2 Febbraio , festa della Candelora, la Prioressa del Popolo ne offre uno alla parrocchia, ed un altro alla Confraternita del Rosario; ed anche nei matrimoni il gatou sostituiva l'attuale torta nuziale.

Il giorno della festa si apre di buon mattino con gli ultimi ritocchi e controlli degli aspetti organizzativo- logistici , ma appena spunta il sole e cominciano ad assieparsi i visitatori, si dà subito inizio alle varie fasi di sa tundidura:

- nell' "anfiteatro naturale " di Piazza Resistenza, all'interno del recinto apposito, i pastori si cimentano nella tosatura delle pecore;

- nei loggiati attigui, le donne poi procedono alla lavorazione del formaggio e... come per stemperare la fatica, intonano antichi mutetus ...; le allegre note della fisarmonica di Fabrizio Annis completano il clima festoso...

- è pronto ... viene distribuito "su calladeddu , e tutti quelli che lo considerano una prelibatezza, chiedono il bis!

- c'è chi è felice di poter gustare anche il formaggio fresco appena preparato;

- in attesa del pranzo, si fa una capatina allo stand dei dolci;

- oppure si visita un po' il paese: il centro storico, le chiese ...

- Ma no, non c'è tempo . . . c'è la premiazione dei pastori!

- Ed ecco il pranzo: nel pur ampio locale, è una ressa ...non c'è posto ...no, c'è posto per tutti, mille posti a sedere! Il pranzo è veramente gustoso! La pecora bollita, aromatizzata da abili cuochi con cipolle, patate, finocchio selvatico è veramente una squisitezza . . . e le cipolle e le patate... buonissime ! E quanta gente! Quanti bambini e ragazzi! C'è perfino un gruppo della provincia di Sassari! Si parla, si ride ci si conosce ... .è una gran festa!

- Alle ore 15 apre la mostra: un piccolo spaccato degli attrezzi ,dell'abbigliamento, degli arredi e degli ambienti tradizionali del pastore, con qualche intromissione del mondo agricolo ... i tanti visitatori s' incuriosiscono.

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