SPETTRI DI EMISSIONE

  Per eccitare le sostanze che devono emettere lo spettro si può fare ricorso sia alle alte temperature raggiungibili con una fiamma od un arco voltaico sia a scariche elettriche nei gas o nei vapori delle sostanze stesse.

  Mentre nelle esperienze di tipo quantitativo la luminosità della sorgente che emette lo spettro non costituisce un problema (in quanto si tratta di osservazioni da compiere individualmente mediante uno spettrometro ), nelle esperienze didattiche è necessario che l'intensità luminosa sia alta per ottenere spettri proiettabili e quindi visibili collettivamente.

  Lampade spettrali
    lampade a scarica con elettrodi caldi, che emettono spettri di gas nobili e di vapori metallici

  Lampada a vapori di mercurio
    sorgente di luce ad alta intensità luminosa per lo studio dello spettro del mercurio (richiede corrente di 1,2 A).

  La disposizione sperimentale può essere la seguente

come mezzo dispersivo può anche essere utilizzato il prisma a visione diretta ma il reticolo di diffrazione presenta il vantaggio di rendere visibile sullo schermo anche la radiazione policromatica nella frangia di ordine zero.

  Sia le lampade spettrali che la lampada a vapore di mercurio vengono alimentate con corrente alternata ( tensione 220 V attraverso uno stabilizzatore di corrente che può essere una bobina di reattanza apposita o costruita con l'utilizzo di un trasformatore per esperienze con bobina da 1000 spire.