PERMEABILITA' MAGNETICA RELATIVA

  Per evidenziare l'influenza del mezzo sul valore del campo magnetico B, si potrebbe ripetere, tenendo costanti i valori di lunghezza, numero di spire ed intensità di corrente, l'esperienza già vista sulla determinazione del campo magnetico, prodotto da una corrente che circola in un solenoide, una volta con nucleo di aria ed una volta con nucleo di ferro.
  Il rapporto tra i valori delle forze darebbe il valore della permeabilità magnetica relativa del materiale (ferro) usato come nucleo.
  Questo però costringerebbe, dato il valore molto alto di mr, a cambiare il dinamometro tra una misura e l'altra.

  Un sistema alternativo, che permette di rendere ben visibile l'influenza del materiale che costituisce il nucleo ( anche se non permette di determinare il valore di mr), è il seguente.

  Il filo percorso da corrente si trova nel campo magnetico prodotto da due solenoidi collegati in serie tra loro in modo che in ciascuno la corrente circoli in verso contrario a quello in cui circola nell'altro.

  Se si usano le bobine indicate in figura (500 spire), il valore (4 A) dell'intensità di corrente può essere mantenuto solo per un tempo limitato in quanto le bobine sopportano una intensità massima a regime di 2.5 A. spire, i due campi magnetici sono uguali e contrari e così sul filo agiscono due forze verticali uguali e contrarie con risultante zero (l'indice della bilancia segna zero).

  A questo punto basta introdurre in uno dei due solenoidi (in quello il cui campo magnetico farebbe abbassare il braccio della bilancia a cui è fissato il filo) un nucleo di ferro per notare, dallo sbilanciamento risultante, che la forza diretta verso il basso è diventata maggiore.

  Se non si riesce ad ottenere la situazione iniziale di equilibrio (può succedere se i due solenoidi utilizzati non sono costruttivamente uguali), si può adottare il collegamento mostrato a lato.
  In esso viene utilizzato un reostato, collegato come potenziometro, per variare il rapporto tra le differenze di potenziale applicate ai solenoidi è quindi il rapporto tra le intensità delle correnti che li attraversano.