2.Facilità di lettura e documenti originali
Non è comodo leggere da un monitor e non sempre abbiamo voglia di stampare quello che stiamo leggendo: per fretta, per non riempirci di carta eccetera. Molti hanno tratto la conclusione che gli articoli devono essere brevi. Questo non è vero. Articoli brevi possono essere una soluzione in certe circostanze, un grave errore in altre. La brevità obbligatoria, poi, è una rinuncia allo sfruttamento di uno dei vantaggi di Internet rispetto alla carta stampata: l'abbondanza di spazio.
Un sito Web si può permettere di pubblicare il testo integrale di una legge senza fare particolari rinunce. Il lettore, peraltro, è interessato alla consultazione dei documenti originali dai quali sono stati tratti gli articoli ed è interessato ad entrare in possesso di documentazione difficilmente reperibile.
I giornali online possono rispondere a questa esigenza.
Quello di non pubblicare articoli troppo lunghi è comunque un problema avvertito. Le soluzioni che sono state adottate sono varie: dividere un lungo servizio in più articoli, non superare le 1.000 parole, anteporre all'articolo un sommario piuttosto lungo, dividere l'articolo in spezzoni da leggere uno dopo l'altro eccetera. Sono tutte soluzioni adottabili, evitando di cercare The One Best Way, ma sforzandosi di adattare la soluzione migliore di volta in volta.
Esempio
Punto informatico ci dà un esempio di come si possano utilizzare i documenti originali all'interno di un articolo. Il tema è la legge sull'editoria "Legge 7 marzo 2001, n. 62". Oltre all'articolo c'è un link al sito del Parlamento italiano in cui si può leggere il testo completo della nuova legge. Inoltre è dato ampio spazio alle e-mail di commento degli utenti, ai commenti di altri giornalisti ed è stata istituita una petizione on-line contro questa legge.
Inoltre l'articolo è stato suddiviso in 4 pagine per rendere più chiara agli utenti la lettura del testo.
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