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Le origini dei giornali on-line

Dopo aver, per alcuni anni, sperimentato nuove forme di diffusione del giornale attraverso le tecnologie (l'audiotext, il fax, ecc), dal 1992 in poi anche gli editori di giornali si accorgono di Internet. Inizialmente si tratta di sperimentazioni isolate (il "Chicago Tribune On Line" nel maggio del 1992 e il "San Jose Mercury News" nel maggio del 1993), ma nel giro di alcuni mesi, tra il 1993 e il 1994 più di una trentina di testate approdano, o annunciano di approdare in rete.

Negli anni successivi questo dato cresce esponenzialmente fino a raggiungere, come abbiamo visto, la cifra di 2544 nel gennaio 1998. Prima dell'ingresso in rete dei principali periodici tradizionali le pubblicazioni elettroniche su Internet erano poche. Potremmo definirle spartane (poca grafica e pochi collegamenti), gestite da associazioni, movimenti o, più in generale, iniziative no-profit, da studenti che, privi dei fondi necessari per le versioni cartacee, sfruttavano la grande convenienza economica del mezzo e la possibilità di raggiungere utenti in tutto il mondo.

Si trattava, per lo più, delle cosiddette newsletters, più che giornali, bollettini distribuiti tramite mailing-list o liste di discussione. Grazie alla loro facilità d'uso e alla loro agilità, le newsletters sono utilizzate ancora oggi. Molti siti informativi hanno pubblicato notevoli quantità di notizie con approfondimenti dettagliati e in alcune circostanze hanno dato prova di grande competitività, come la CNN in occasione del suicidio collettivo degli aderenti alla setta "Heaven's Gate" o dell'esplosione del Boeing TWA a New York: momenti in cui il numero di visitatori del sito ha raggiunto picchi notevoli.

E' opportuno precisare che i prodotti giornalistici che si incontrano sulla rete, seppur denominati giornali digitali, non dipendono necessariamente da testate della carta stampata. Un esempio italiano potrebbe essere "Il nuovo", giornale visibile solo on-line. Siti web giornalistici molto simili sono prodotti, oltre che dai giornali, da agenzie di stampa, televisioni, radio, soggetti nuovi, motori di ricerca, aziende di software, ecc. In certi casi viene trasferita sulla rete la linea editoriale del prodotto che sta alle spalle della versione digitale, ma, ovviamente, non le caratteristiche del mezzo; quindi non ha molta importanza se si tratta di una redazione televisiva, radiofonica o della carta stampata.
In Italia tutte le principali testate sono ormai in rete, pioniera l'Unione Sarda, poi La Stampa e Il Manifesto. L'Unione Sarda è stato il primo giornale on-line italiano, promosso da Nicola Grauso


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