track-list

1.Addition

2.Opposta fazione

3.Medita

4.Mesaboogie

5.Voce fuori campo

6.Pulcinella

7.Grida ancora (uoa)

8.60 Redbulb hits

9.Portami con te

(tratteggi sulle onde)

10.Raindance

(la mia risposta)

11.Uno, due, tre

12.All right

13.Sundance

14.Ci sento

15.Tempesta (sulle colline)

16.Tagliakiwi

17.Bella vita

18.Combo

19.Santa Cruz

20.Cercami

21.Are you ready?

22.Adios amigo

23.Subtraction

Razza Ribelle Posse sono:

Hermann:producer,Dj & Mc

Tambu: Mc e bassista

Shyv: Mc e chitarrista

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Fulcro del gruppo è Hermann, che tra esibizioni live e cd da solista, dà luce nel 1995 ai Razza Ribelle, che nel 2001 prendono il nome di Razza Ribelle Posse.

23 brani che solcano un hip-hop di matrice italiana ma strizzando l'occhio oltre i confini geografici. Dopo l'apertura di "Addition", un intro che cita tutti i titoli dell'album, si inizia sul serio con la bella "Opposta fazione", testo di denuncia su un'ottima base, resa stucchevole solo nel ritornello: "Opposta fazione, avversi ad ogni tipo di reazione... Cercando libertà di parola e di decisione". "Medita" ha il sapore metal in bocca, che... 'medita' con riff acidi sul mondo del web: "Medita, questa vita è ironica. Anche chi non lo merita è schiavo dell'elettronica". Dal groove elettronico è "Mesaboogie", che lascia spazio all'episodio migliore: "Voce fuori campo" che fa tanto Frankie Hi-NRG. Un bel connubio di ritmo e stile che racconta il dialogo con la coscienza: "Io non ho l'antidoto per cancellare me, rispetto a ciò che in realtà non c'é. E l'ombra dietro di me si mostra sempre se c'è un minimo di luce accesa fissa su di se". Ottima. La bella "Pulcinella" fa il verso (nel testo) a "Ragazza acidella": "...Non capisco se sei stronza o no!... Se in un giorno hai cambiato numero, se c'hai problemi dimmelo, guardami in faccia e dimmelo...!". Fighissima. Cupa, nera e crepuscolare è "Portami con te", mentre "Raindance" (perdonatemi, ma 'la mia risposta' fa tanto Pausini) forse andava velocizzata un attimino. Di denuncia verso il mondo musicale, con gli imbrogli e le menate è "Uno, due, tre" lievemente funk che si infrange sull'intro alla Moby di "All right". Funky e distorta stile anni '70 è "Sundance", ricca di revival (che si ripetono ogni 30 anni!), "Ci sento" sa ancora di Frankie Hi-NRG che fa battere il piede oltremodo e "Vita bella" ha un groove accattivante ricco di scratch. La traccia 18 "Combo" è sorretta da un bel ritornello femminile (di Marta), mentre "Santa Cruz" ha un testo tagliente, penalizzata solo dal ritornello di miagolii alla Carey. Chiude "Subtraction", prosecuzione dell'overture "Addiction". Non convincono in pieno "Grida ancora" e "Cercami", mentre "60 Redbulb shits" e "Tagliakiwi" sono strumentali.

Le tracce in realtà sono 28, ma la 24-25-26 e 27 non contengono nulla e la 28 (era d'obbligo) è una raccolta di errori durante la lavorazione dell'album.

Un bel cd gradevole, semplice ma immediato, che a parte un paio di episodi bruttini regge bene il ritmo. Le 3 voci maschili si amalgamano bene (bella quella con la 'r moscia' di Kope), mentre la voce femminile di Marta andrebbe più integrata. Un cd che strizza l'occhio a Frankie Hi-NRG ma che ricorda a tratti il groove di Eminem. Tante tracce, dalle quali sbucano almeno 5 episodi degni di nota, che hanno il merito di non cedere a tentazioni commerciali e di rimanere ancorati ad una ottima semplicità di struttura. I testi taglienti e ben comprensibili fanno da buon alleato alla musica e sono, tranne alcune eccezioni, in italiano, cedendo solo un paio di volte all'inglese (meglio) e allo spagnolo (peggio).

Signori, non è nato un mito, non grido al miracolo, non mi strappo i capelli, ma questo cd mi è piaciuto:

sarà mica il 29° problema?

Recensione di: Ilario Pisanu

Thanks to: Tambu

Note: -