SKIN |
FLESHWOUNDS |
|
||||||||||||
track-list Non disponibile
torna a musica
|
|
|
||||||||||||
MA COS'E' SUCCESSO A SKIN? Questa è la prima (lecita) domanda che sorge spontanea dopo l'ascolto
dell'album. Che fine ha fatto la Skin che conoscevamo, quella trasgressiva ed eccentrica
nel look e nei comportamenti, che dava scandalo sul palco e sapeva zittire
tutti con la sua voce calda e profonda, ma anche grintosa , aggressiva e
tagliente allo stesso tempo? Non troverete la risposta a questa domanda in "Fleshwounds", qui
di quella Skin non c'è traccia, o almeno, è rimasta solo la sua
splendida voce, che però, ahimè, da sola non basta. E pensare che la prima volta che si presentò per la firma di un contratto
discografico con gli Skunk Anansie, i discografici stentarono ad accettare
il fatto che fosse una cantante rock, perchè aveva la pelle nera. La prima prova dell'interprete di "Secretely" da solista è
davvero deludente. "Fleshwounds" è uno di quei dischi che compreresti a scatola
chiusa, ma non è tutto oro ciò che luccica. Si tratta di un insieme di brani melensi fin quasi all' insopportabile, come
"Don't let me down" e "The trouble with me", che
toccano il picco con "Till morning comes", un vero strazio per
le orecchie; un album monotono e prevedibile dove le uniche canzoni degne
di interesse sono i due singoli "Trashed" e "Faithfullness",
quest'ultima tra l'altro già sigla di uno spot pubblicitario. Ascoltando questo disco si ha l'impressione di non sentir cantare Skin ma
una sua controfigura, fredda e costruita ma con la stessa voce.
Evidentemente l'ex Skunk Anansie non ha voluto osare. I brani non trasmettono all'ascoltatore nessuna sensazione od emozione, se
non la noia, e sono degni della più ispirata Laura Pausini. Questo disco sembra quasi l'esercitazione per un'eventuale prossima
partecipazione al festival di Sanremo, e in questo caso non si può certo
negare che Skin abbia superato la prova brillantemente. Dopo la collaborazione con i Marlene Kuntz la dimestichezza con l'italiano
non dovrebbe mancarle, dunque perchè non provare? Chissà, forse andrà
meglio... Solo una cosa resta da dire: ridateci gli Skunk Anansie!
|
||||||||||||||
Recensione di: Marzia Accardo Thanks to: - Note: - Sito Ufficiale: - |