ALMAMEGRETTA

SCIUOGLIE 'E CANE

 

   
 

track-list

1.Preta d'oro

2.'O mare che puorte

'ncuorpo

3.Nowhere home

4.Sulo cu tte

5.Lo stesso vento

6.El niño y la pelota

7.Polvere

8.Nun s'ave idea

9.Cinque dita

10.Murderer's Blue

11.Sciuoglie 'e cane

12.Verão

13.The Neverland

14.Stella

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Genere: elettrofolk
Miglior brano: Cinque dita
Assomiglia a: Portishead, 99 Posse
Voto (0-10): 7.3                                                          Recensione del: 05/02/2004
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Nuove Uscite

Tornano gli Almamegretta, gruppo partenopeo che in 10 anni ha centrato grandi successi (per citarne alcuni, "Lingo" e "Sanacore"). E tornano con parecchie novità. La prima, che salta subito all'orecchio (e ahimè, all'occhio) è l'assenza del leader carismatico Raiss, volato lontano per inseguire altri progetti. La seconda è il sound: lo stile meditronica (fusion tra 'mediterranea' ed 'elettronica') che aveva fatto di "4/4" e "Imaginaria" le sue colonne portanti, sposta il suo epicentro verso la parte 'mediterranea'. Nasce così un album di transizione, che spiazza non una, ma ben due volte. Il bel Raiss è stato sostituito (aggettivo non proprio fine ma che rende benissimo l'idea) da due vocalist: Lucariello, talento dei vicoli di Napoli, cresciuto a pane e Alma, e Patrizia Di Fiore, molto apprezzata nel panorama partenopeo.

L'overture (che fa tanto ma tanto Enigma) è affidata al singolo "Preta d'oro", del quale è in circolazione un video (?). Il singolo è imprigionato tra le sbarre, come il carcerato che narra questa intensa storia, che sa di mediterraneo (manco a dirlo...); la parte più folk degli Alma viene fuori a pieni polmoni, rafforzata da chitarre distorte e arabeggianti: "...queste catene si fanno più fredde e pesanti la sera/quando i pensieri vanno a casa a trovare i figli e le mogli...". La parte elettronica viene sorretta solo da alcuni episodi, come "Nowhever home", che incanta col suo incedere portisheadiano, rafforzato dal testo cupo e triste: "There's nowhere a place where I can feel at home". Elettroniche sono anche "Polvere", gemma trip-hop dal testo ermetico e sussurrato alla Massive Attack, "Verao" (con la partecipazione del carismatico Marco Parente) che spunta dalla parte migliore dei Delta V, e l'intro dalla voce distorta di "El niño y la pelota", che seppur narrando di Maradona (inchino), è l'episodio decisamente peggiore. "'O mare che puorte 'ncuorpo" sa dei vecchi 99 Posse ("Ma che ne sai, ma come fai, se non l'hai visto mai il mare che porti in corpo") mentre "Sulo cu tte" (feat. Francesco di Bella dei 24 grana) è magica e incantevole. Dal sapore nujazz è "Lo stesso vento", mentre stupisce la semplice "Cinque dita" che si agita su una base hip-hop stilosa: "...da grande voglio una motocicletta e un ferro freddo nelle mani per far tremare chi ci ha trattato come cani...". E di cani si parla nella title-track, un invito a 'slegare i cani' che abbiamo dentro, a urlare forte contro il mondo che gira storto, camminare a testa alzata e buttare fuori quello che è sempre stato chiuso in noi. Sottofondo di latrati, modulazioni canine, urla e sirene antincendio si impadroniscono di questo 'rap freestyle' che scardina qualsiasi regola degli Alma. Chiude il cd l'allegra e solare "Stella" che si "deltavuizza' a tratti.

Un cd che rappresenta al 40% l'Alma-style: un decentramento dello stile che punta su ritmi 'mediterranei' spaziando (questo come sempre) tra il napoletano, l'italiano, l'inglese e il portoghese. Dopo il primo ascolto giustamente spiazzante, l'album prende corpo e migliora il gusto con gli ascolti successivi, anche se mancano episodi dub e dance presenti in "Imaginaria" (come "Crazy days & nights" e "Rubb da dubb") e mancano le atmosfere con le quali gli Alma ci avevano coccolato; in due parole, manca Raiss. Ma giudico positivamente questo lavoro, ben amalgamato e ben pensato, che più che le critiche deve reggere il confronto con quello che gli Alma erano fino a un album fa. I tempi sono cambiati e gli Alma hanno avuto la capacità di rinnovare la grinta e di vestire graficamente un cd tanto da farlo sembrare un'opera d'arte.

E di avere in corpo la forza di diecimila cani.

 

Recensione di: Ilario Pisanu

Thanks to: Alessandro Cesqui, Uff. Stampa Novunque

Recensioni correlate: cd "Imaginaria"

Sito Ufficiale: www.almamegretta.net