...........poco al nord di Musei e ai piedi del monte San Giovanni, è Domusnovas, villaggio che ha da far vedere una grotta, insieme di laghetti. di cascate d'acqua e di produzioni mineralogiche.Iglesias, situata in un bacino esteso fra i colli che si diramano dal fianco occidentale del " Marganai " al vantaggio di figurare come capoluogo di circondario aggiunge quello più importante, di essere il principale centro minerario non solo della Sardegna, ma di tutta Italia.

È tutta circondata da alture, tranne a sud, dove si apre il gran piano del " Cixerri " ; a maestro le sovrasta un colle detto del " Buoncammino " ; a levante, un altro colle sul quale sta il castello. La cingono ancora vecchie mura, con parecchie torri merlate. Città in due parti, bassa e alta  questa, detta " la Costera " di struttura irregolarissima nelle vie e negli edifici; quella un edizione, per dir così, un po' corretta nei fabbricati e con un  "monumento a Quintino Sella " . Unico spazio meritevole del nome di piazza quello intorno al quale stanno la cattedrale (costruita dai Pisani, nel 1285), il palazzo Comunale, moderno, a due piani, e quello arcivescovile, vastissimo.

 Il castello che domina la città, sorgendo all'est di essa, detto di " Salvaterra "o anche " Monte Reale ", è cccùpato da una vetreria. A Iglesias risiedono varie Società in possesso di miniere, e vi è una importante scuola per maestri minatori, provvista d'una celebre collezione. Per godere una bella ed estesa veduta, si salga alla chiesa di " Nostra Signora del Buon Consiglio , venti minuti all'ovest della città. 

Iglesias Seminario

Per conoscere poi che cosa sia o possa essere una importante miniera, si visitino gli stabilimenti di Monteponi  a due chilometri appena da Iglesias, sopra un alta collina : qui, nel fare gli scavi, di volta in volta si trovarono strumenti di minatore antichissimi, fenici, cartaginesi, romani. A Monteponi sono officine moderne per la lavatura e l'estrazione dell'argento dal minerale di piombo. Altre interessanti miniere, quelle di Malacalzetta (vi si giunge con una ferrovia funicolare), di Masua, di Buggerru, ecc. Il minerale estratto viene trasportato, col mezzo d'una ferrovia ridotta, a Portovesme, situato vicino a Portoscuso (dove abitano molti pescatori di tonno).