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Leggi gli articoli, tratti dalla Gazzetta di Asti, riguardanti il Santuario della Madonna delle Grazie e le vicende che condussero alla sua costruzione. Don Crovella seminarista pensava già al Santuario ? Speciale sulla costruzione del Santuario Vecchie immagini del Santuario
Storia del Santuario Secondo la tradizione l'apparizione della Madonna a Maria Baj avvenne nel 1803, anche se nella valletta a nord del paese da molti anni si venerava la Vergine delle Grazie. Il primo pilone fu costruito nel 1806 dai muratori in occasione di una grande grazia. Infatti, mentre quei muratori abbattevano le mura, caddero le impalcature ed i muratori volarono a terra da circa sei metri, rimanendo però tutti miracolosamente incolumi. Il pilone venne rifatto da Giovanbattista Mosso alcuni anni dopo, probabilmente nel 1822. Ma l'accorrere delle folle di pellegrini avvenne verso gli anni 1820 e seguenti, fino al 1824. Fu in quegli anni che si iniziò a vendere l'acqua del fontanino, finchè il Vescovo di Asti, lo proibì. Don Crovella nel suo libro scrive "avevano fatto botteghino" e critica duramente chi vendeva l'acqua della Madonna. Tanto più che essendo insufficiente la sorgente delle Grazie a causa dell'altissimo numero di pellegrini che desideravano acquistare l'acqua, alcuni villanovesi aggiungevano altra acqua a quella sgorgante dalla fontana della valletta. L'accorrere di tanti pellegrini (sembra in certi giorni superassero i quattromila) provocò in Villanova molti problemi. Occorreva organizzare meglio il traffico dei cariaggi e delle persone giunti in un primo tempo dai paesi vicini, poi sempre da maggior distanza diffondendosi le notizie delle guarigioni di malati. Nei "Cenni storici" del Crovella si parla anche di "graziati" provenienti da fuori Piemonte. I pellegrini in un primo tempo giungevano a piedi. Poi con i carriaggi, che spesso venivano usati anche per trascorrervi la notte. Insomma furono usati tutti i mezzi di trasporto. Costruiti gli stallaggi per i cavalli e le locande continuò per anni il continuo via vai di carri e cavalli. All'inizio del 1800 esisteva un solo albergo: il "Cannone d'Oro", fondato da un certo Chiales, per lunghi anni in Inghilterra. Ma negli anni attorno al 1820 per ospitare i pellegrini vennero attrezzati altri tre alberghi con stallaggio: il San Marco, Vigia ed il Mulettto. Vigia era un albergo con grande stallaggio che dal vicolo Roma giungeva fin a Via San Paolo. In tale albergo si sarebbe fermato diverse volte anche il Re Vittorio Emanuele II mentre andava nelle langhe. I villanovesi aprirono anche molte osterie per sfamare e dissetare i pellegrini. Francesco Tessiore
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