LIVE IN VOLVO (1998)

LIVE IN VOLVO

vinicio capossela e kochani orchestra

Una giornata senza pretese - La notte se n'è andata - Stanco e perduto

Il fantasma delle tre - Fatalità - Estate

Cristal

Ultimo amore - Scivola vai via - L'accolita dei rancorosi

Che coss'è l'amor - Notte newyorkese - Contrada Chiavicone

Zampanò - Al veglione - All'1.35 circa

Il pugile sentimentale

Scatà scatà Scatafascio

 

Scatà Scatà Scatafascio

Giornata nuvolosa
110 millibar
tempo adatto per bruciare
le immondizie le zavorre
da buttare a mare

C'è qualcuno che ha sbagliato
qualcuno che si è frantumato
con quello che ha desiderato
ma guarda in alto
tu guarda in alto
la meraviglia ritornare

Solo gli ingenui ad aspettare
il bello che deve arrivare
ma tutto viene solo quando
si rompe il volto dell'incanto
non si può vedere prima
se non hai fame
se non hai rovina
si vede solo quando tutto è a
scata scatà scatà Scatafascio

Qui nel muro c'è una crepa
c'è una crepa che fa male
perché starla a riparare
metti una mina
falla saltare
falla mandare tutto a
scata scatà scatà Scatafascio
meglio un botto solo
e andare a
scata scatà scatà Scatafascio

Ammucchiati nell'imbuto
non si scende dentro il buco
perciò un invito nell'imbuto
è per tutti un po' d'aiuto
ma si può vedere prima
se non hai fame se non hai rovina
si vede solo nello
scata scatà scatà Scatafascio

Se vuoi tre bastano tre
è il quarto in più
ch'è da scacciare
ma si accanisce a ritornare
e mi accanisco ancora
e lo so bene quando è l'ora
quando il meglio è già venuto
quando il tempo è già scaduto
quando è l'ora di partire di tornare
e finemente rigustare
ma proprio lì voglio restare
è proprio lì che voglio stare
fino a mandare tutto a
scata scatà scatà Scatafascio
meglio un botto solo
meglio un botto solo
e andare a
scata scatà scatà Scatafascio

 

 

Il Pugile Sentimentale
(Vytsoskij - Sacchi)

Un pugno, ancora un pugno
e un altro sullo slancio
ed ecco Blek Macigno
mi centra con un gancio
all'angolo mi spinge,
a stento me la squaglio,
un appercut mi stende,
(sì ieri stavo meglio).
E Blek Macigno pensa,
fracassandomi una spalla
che la vita è proprio bella,
sì è proprio una beltà.
Al sette ancora striscio
con le mie cugine in pianto,
mi alzo, tengo e sguscio
guadagno qualche punto,
non è che io lo faccia
perché ho in testa qualche piano,
ma non so dar pugni in faccia
da quando ero bambino.
E Blek Macigno pensa
(e mi frantuma la mascella)
che la vita è proprio bella
sì è proprio una beltà.
Si fischia giù in tribuna:
dagliene perché è un vigliacco,
nel corpo a corpo mena,
alle corde mi rannicchio,
avanza, è un siberiano
grossolano e assai ostinato
gli dico: vacci piano,
sei stanco, tira il fiato.
Ma lui non sta a sentirmi
e ansimando si scervella
che la vita è proprio bella,
sì l' è proprio una beltà.
Mi scassa e se la spassa
con la mia incapacità
la boxe non è una rissa,
ma sport e bla bla bla....
Colpisce, è un uragano,
si accascia poi stremato
e mi alzano la mano
che non ha mai picchiato.
La vita è proprio okay
lui dice, e pensa un po',
sarà okappa per qualcuno,
per gli altri è kappaò.

Cristal
(M. Mores - versione italiana di Vinicio Capossela)

Più fragil del cristal
fu il mio amor
appunto a te
cristallo nel tuo cuor
nel tuo guardar
nel tuo sentir
il tuo riso e la tua bocca
e la nostra timidezza
sfiorandoti da sotto il tuo balcon
e ora solo so
che tutto s'è perduto
le sere dell'assenza
e niente tornerà
già lo so
niente ancor
talvolta un tuo saluto
e un addio
è niente ancor.

 

 

 

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