la Tela s.n.c." di Ginesi e Varagona MACERATA - Vicolo Vecchio, 6
(e Ê: 0733.232527 e-mail: latela@inwind.it |
Dicono di noi
IL MESSAGGERO 15 novembre 1986 Francesca Benadduci "Oggi alle 18 ... si inaugura il LABORATORIO DI TESSITURA ARTIGIANALE «La Tela». Recupero di un’antica tradizione che va valorizzata a livello sociale e culturale. Dal punto di vista storico, infatti, l’arte della tessitura ha radici molto profonde e si diversifica secondo la cultura,e le tradizioni popolari. Così, anche la zona del maceratese, mediante la lavorazione su telai manuali, si colorava di modalità espressive particolari o di disegni caratteristici propri del luogo."
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SCUOLA MEDIA "V. MONTI" di Macerata A nome della “SCUOLA MEDIA STATALE “V. MONTI” e mio personale, desidero esprimere il più vivo compiacimento per la visita effettuata dai miei alunni al vostro laboratorio il giorno 2 febbraio scorso, visita che si è rivelata di alto interesse culturale ed artistico. Nel contempo ringrazio sentitamente tutti gli operatori per la loro disponibilità e gentilezza. LA PRESIDE Prof.ssa Franca Stortini Cecchetti 4 febbraio 1989 |
PREMIO COLLEVARIO 1989 Motivazione del premio conferito a "LA TELA"
Macerata, 4 Giugno 1989
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GAZZETTA DI MACERATA 3 dicembre 1989
Giulio
Carinelli
I tessuti che escono dai loro telai hanno la «mano» forte e delicata delle cose fatte con cura ed amore, come quelle del buon tempo antico. I motivi e i disegni che usano, il sorriso quieto e chiaro delle contadine di una volta. ...
Il
laboratorio,
nelle
cui
vetrine
sono
esposti
esempi
del
loro
lavoro,
e
situato
in
un
ambiente
che
ha
di
per
se
un’
aria
d’altri
tempi.
All’interno
schierati,
in
ordine,
sei
telai
che
giornalmente
accolgono
il
loro
lavoro
e
la
loro
fantasia
dispiegata
nel
tessere
secondo
la
tecnica
tradizionale
marchigiana:
interi
corredi,
tovagliati,
tappeti,
arazzi
e
quanto
di
utile
e
prezioso
veniva
manufatto
un
tempo,
nel
chiuso
delle
case
per
l’uso
comune.
…
hanno
appreso
l’antica
tecnica
«a
liccetti»,
tipica
della
nostra
regione,
e
risalente
al
XII
secolo,
con
la
quale
ancora
oggi
ripropongono
motivi
tradizionali,
e
di
ambiente
rurale,
per
le
loro
creazioni.
Questa
antica
tecnica,
che
rappresenta
una
piccola
innovazione
rispetto
allo
stadio
più
primitivo
della
lavorazione,
consente
sopratutto
di
riprodurre
lo
stesso
motivo,
o
lo
stesso
disegno,
in
piccole
serie,
anche
sullo
stesso
prodotto. Quest’arte, normalmente mantenuta viva e fiorente sopratutto nei monasteri, ha loro consentito di appropriarsi di tutto un patrimonio di disegni tradizionali che oggi caratterizza la loro produzione di motivi e colori che riecheggiano i corredi che riempivano i bauli delle nonne. Motivi che non hanno perso la loro vivacità, tanto che, tra i clienti più affezionati delle due tessitrici, sono proprio i più giovani gli estimatori più entusiasti. Certo proprio per la provenienza spesso religiosa di questo patrimonio, in molti disegni è riconoscibile la sapienza che spesso le suore profondevano nel ricamare e tessere paramenti sacri e tovaglie d’altare, dove però era anche accolta una influenza di motivi esotici, che uscivano dalla tradizione strettamente locale.
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IL MESSAGGERO 8 dicembre 1989 Quelle antiche trame
di
Antonella
Scuterini
Un
vivace
scampanellio
di
navette
abbinato
a
una
musicale
alternanza
ritmica
di
pedali,
risuonano
in
via
Mozzi(*).
E’
il
laboratorio
di
tessitura
a
mano
La
Tela,
gestito
da
Patrizia
Ginesi
e
Maria
Varagona,
pietra
miliare
di
un’ardua
imprenditorialità
artigianale
femminile,
peculiare
della
nostra
terra.
L’iniziativa
delle
due
giovani
è
scaturita
unicamente
dalla
loro
forza
di
volontà.
Nessuno
le
ha
mai
aiutate
a
recuperare
un’attività
artistica
tradizionale
che
dall’orditura
si
sbizzarrisce
nella
rifinitura.
Il
tutto
avvalorato
sempre
da
una
meticolosa
ricerca
che
è
valsa
loro
la
grande
e
stimolante
soddisfazione
di
due
targhe
di
riconoscimento.
La
prima
da
parte
del
Comitato
di
Quartiere
di
Collevario,
la
seconda
dal
Lions
Club
di
Macerata,
datate
entrambe
1898.
Il
telaio
ieri
ed
oggi:
vogliamo
ripercorrere
insieme
le
varie
tappe
dell’artigianato
della
tessitura?
«La
sua
tradizione
è
fortemente
radicata
nelle
nostre
campagne
dove
si
sviluppa
come
esigenza
pratica
e
necessaria
per
l’economia
domestica.
Le
massaie
non
conoscevano
l’arte
della
tessitura
nella
sua
completezza.
Si
dividevano
i
compiti
in
base
alle
diramazioni
specialistiche.
Noi
ci
atteniamo
alla
tecnica
tradizionale
della
tessitura
che
prevede
la
stilizzazione
rigida
e
statica
di
animali,
rombi,
prototipi
di
un’interpretazione
di
semplice
linearità.
Le
tonalità
stesse
dei
colori
dovevano
rispettare
le
cromatura
naturali
della
terra.
Tenui
o
forti
come
il
blu
e
il
verde
che
compaiono
ripetutamente
nella
lavorazione
di
coperte
e
tappeti
ideati
su
lana
perché
assorbe
maggiormente». (*) in Via Mozzi era la vecchia sede del laboratorio |
IL MESSAGGERO 25 ottobre1994 Titolo e sottotitolo di un'intervista rilasciata a Elisabetta De Luca
Penelope
abita
in
centro
e
lavora
su
antichi
telai
di
legno Maria Giovanna Varagona e Patrizia Ginesi nel negozio “La Tela” producono tappeti, arazzi, tende, stoffe per arredamenti secondo l’antica “arte” di intrecciare erbe e cordicelle di canapa. |
scuola media statale "e. MESTICA" L'Associazione per l'Artistico "Arti e Mestieri" ha presentato la mostra "Castelli di Carta" che le classi 1 sez. A, C, D, E e 2 sez. D, accompagnate dalle insegnanti ..., hanno visitato nel corso della settimana dal 14.12 al 19.12.98. La mostra è stata interessante e ricca di sollecitazioni per i ragazzi, i quali sono stati affascinati dalla creatività e dalla semplicità dei materiali utilizzati per la realizzazione di animali i più vari e i più fantastici.» Macerata, 19.12.1998 IL PRESIDE Elvio Hermas Ercoli |
CENTRO DIURNO “ARCOBALENO” di Castelfidardo
Il
Centro
Diurno
Arcobaleno,
di
Castelfidardo
il
giorno
15
Gennaio
1999
ha
visitato
il
laboratorio
di
tessitura
a
mano
e
la
mostra
“Castelli
di
Carta”
allestita
all’interno.
La
visita
é
stata
molto
interessante
e
particolarmente
gradita
per
l’originalità
dei
lavori
e
per
le
raffinate
tecniche
di
tessitura.
L’occasione
è
gradita
per
porgere
i
più
cordiali
saluti. Castelfidardo, lì 15/02/99
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del 10 marzo 1999 Nuove e antiche trame Intervista di Donatella Pazzelli «Saranno magnifici arazzi sapientemente realizzati dal Laboratorio di tessitura "La Tela" di Macerata a occupare fino al 16 aprile gli spazi espositivi dell'Osteria dell'Arte di Camerino. Sabato scorso è stata inaugurata la mostra "Nuove e antiche trame" realizzata dall'Associazione "Arti e Mestieri" in collaborazione con il Circolo Fotografico "Progetto Immagine" ... Si tratta di pannelli tessili decorativi raffiguranti elementi iconografici di ispirazione naturalistica presenti nella tradizione tessile umbro-camerte interamente realizzati dal laboratorio di tessitura ... utilizzando esclusivamente vecchi telai manuali.» |
IL MESSAGGERO 15 novembre 1986 Francesca Benadduci "Oggi alle 18 ... si inaugura il LABORATORIO DI TESSITURA ARTIGIANALE «La Tela». Recupero di un’antica tradizione che va valorizzata a livello sociale e culturale. Dal punto di vista storico, infatti, l’arte della tessitura ha radici molto profonde e si diversifica secondo la cultura,e le tradizioni popolari. Così, anche la zona del maceratese, mediante la lavorazione su telai manuali, si colorava di modalità espressive particolari o di disegni caratteristici propri del luogo."
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SCUOLA MEDIA "V. MONTI" di Macerata A nome della “SCUOLA MEDIA STATALE “V. MONTI” e mio personale, desidero esprimere il più vivo compiacimento per la visita effettuata dai miei alunni al vostro laboratorio il giorno 2 febbraio scorso, visita che si è rivelata di alto interesse culturale ed artistico. Nel contempo ringrazio sentitamente tutti gli operatori per la loro disponibilità e gentilezza. LA PRESIDE Prof.ssa Franca Stortini Cecchetti 4 febbraio 1989 |
MERIDIANI
n°
77
-
Aprile
1999 Gli indirizzi dell’artigianato
a
cura
di
Raffaella
Rietman
e
Jasmina
Trifoni
LaTeIa
vicolo
Vecchio
6,
tel.
0733232527. «Quella della tessitura a telaio cosiddetta “a liccetti” è una tradizione del Maceratese che risale al Rinascimento. E che, grazie a due volenterose signore, sopravviverà al nuovo millennio. I metodi (e il telaio in legno) sono quelli di una volta, come anche i colori e i motivi, recuperati da corredi e da tovaglie d’altare - i più antichi e tipici rappresentano grifoni e altri animali mitologici. Si lavora prevalentemente su ordinazione, ma nel laboratorio troverete asciugamani, centrotavola, tovagliette da colazione e piccoli, preziosissimi arazzi.» |
DONNE DELLE MARCHE (*) Il lavoro delle donne delle Marche nelle foto di Emanuela Sforza Il laboratorio di tessitura artigianale Ginesi Varagona (la Tela) opera nel territorio maceratese utilizzando esclusivamente vecchi telai manuali. La scelta è nata dal desiderio di riproporre la dimenticata tradizione tessile locale. Procedimenti complessi e tecniche arcaiche permettono di realizzare un manufatto originale e pregiato. (*) a cura del Consiglio regionale delle Marche - anno 1999 |
CORRIERE DI MACERATA 8 Marzo 2000 «Fra le immagini delle donne delle Marche e quelle protagoniste del quotidiano, un’inquadratura particolare è data al laboratorio di tessitura “La Tela” di Patrizia Ginesi e Maria Giovanna Varagona che da diversi anni opera nel territorio maceratese riproponendo la tessitura artistica tradizionale tipica delle Marche su antichi telai.» |
SETTE n° 12 del 21 marzo 2002
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CORRIERE DI MACERATA 27 marzo 2000 Motivazione del Premio “Primadonna 2000”, conferito a Patrizia Ginesi, organizzato dal Cif-Centro Italiano Femminile di Montecassiano.
Per
il
grande
impegno
nella
valorizzazione
della
manualità
femminile
nei
mestieri
artigianali
tipici
che
sono
la
storia
e
la
cultura
di
tutti
noi.» |
Il Messaggero del 9 gennaio 2003 |
QUI TOURING n° di marzo 2005
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AVVENIRE del 28 aprile 2005
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RAKAM n° di ottobre 2006
Emmaus - settimanale d'opinione
13 dicembre 2008
cultura italia |
aggiornamento del 22 gennaio 2009 |
“La tela” di Macerata, un museo per raccontare l’eccellenza artigiana |
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Nasce una struttura museale dedicata alla storia della tessitura nella regione, con immagini, strumenti, piante tintoree e da fibra per conoscere e sperimentare tecniche e tradizioni |
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Nella foto: Una delle tele esposte nel museo |
Si trova a Macerata il nuovo Museo Regionale della Tessitura delle Marche, ospitato nei locali del laboratorio di tessitura "La tela", fondato nel 1986 nei locali di una vecchia falegnameria e dedicato fin dall'inizio a progetti culturali, formativi e didattici. Il laboratorio ha organizzato il museo come una raccolta di beni, ai quali, al di là del valore d’uso, si vuole restituire la dignità di oggetti "artistici"; è un invito ad ascoltare ciò che gli strumenti ancora comunicano o hanno comunicato nel tempo. Il percorso museale prevede tre ambiti specifici: il corridoio degli strumenti e della memoria, l'angolo della tessitura a liccetti e il giardino delle piante per il filo e per il colore, tutti organizzati per dare la possibilità al visitatore di comprendere i manufatti in tela, proponendo anche una sperimentazione diretta della lavorazione tipica del territorio marchigiano. |
Il primo spazio espositivo del museo è il corridoio degli strumenti del passato, uno spazio in cui sono stati raccolti tutti gli strumenti tradizionali della filatura: spolette, fusi, dipanatori per svolgere il filo dalla matassa, la gramola, che serviva alla separazione della canapa o del lino dalla sua parte legnosa, la rocca o conocchia che veniva utilizzata per reggere la lana o la canapa durante la filatura, l’arcolaio, utilizzato per la preparazione del filo che veniva torto e poi arrotolato attorno al rocchetto. Accanto a questi strumenti, che risalgono all’Ottocento e ai primi del Novecento sono stati ricostruiti anche due telai antichi, il primo verticale a pesi e l’altro orizzontale a tensione, tutti circondati da un racconto per immagini della lavorazione tessile. Il secondo ambiente del museo è l’angolo della tessitura a liccetti, dedicato alla sperimentazione pratica attraverso un telaio tradizionale, impostato secondo l’antico procedimento tessile documentato sin dal XIII e XIV secolo in Italia. Attraverso questa pratica si possono realizzare liste figurative stilizzate, grazie a un programma manuale fissato sull’ordito. Oltre all’esperienza didattica, questo spazio propone anche un percorso fotografico che illustra le opere eseguite secondo l’antica tecnica da alcuni artisti della provincia di Macerata, che unito a un documentario che spiega le fasi di lavorazione dei tessuti, dà un’idea completa della produzione tessile tradizionale delle Marche. La terza parte del museo è all’aperto ed è dedicata al giardino delle piante per il filo e per il colore: un piccolo spazio verde che accoglie collezioni di piante tintoree e da fibra utilizzate dall’antichità sino all’Ottocento, quando molte di esse sono state sostituite da sostanze sintetiche, per colorare i tessuti e per la tessitura. |
La Marca Francescana
n. 2 - marzo/aprile 2009
A Macerata il Museo regionale della tessitura
Messaggero di S. Antonio
n. 5 - maggio 2009
Trama e ordito, fascino senza tempo
Castelfidardo: Bottega-scuola,
Il laboratorio di tessitura in classe
da Confartigianato di Ancona
Storie d'impresa
La Tela:Museo, laboratorio e giardino
di Luigi Franchi su: LIBER@RTIGIANATI - News & Eventi - Storie d'impresa
http://www.artigianipiacenza.it/homepage.asp