il Segretario Federale di Torino,
Piero Gazzotti |
La necessità di
riorganizzare le forze giovanili del Regime si rese necessaria quando, visto il
sempre crescente numero di iscritti all’Opera Nazionale Balilla e il
conseguente passaggio degli Avanguardisti nella Milizia e delle Giovani italiane
nei Fasci femminili, si determinò il problema di una più completa educazione
politico-militare di questi giovani che, nella maggioranza dei casi era già
avviata al lavoro e non avrebbe approfondito e cementato la cultura fascista.
Inoltre il sistema seguito fino ad allora poneva anche la questione dei nuovi
iscritti al Partito : tutti i giovani
che, per causa di forza maggiore non avevano fatto parte delle Avanguardie
Giovanili Fasciste, avendo il Partito chiuso le iscrizioni, si trovavano a non
vedere accettata la loro domanda di ammissione essendo questa riservata
esclusivamente a coloro che provenivano dall’O.N.B.
In questo clima il Gran Consiglio del Fascismo l’8 ottobre deliberò per la
costituzione dei Fasci Giovanili di Combattimento, completando così il ciclo
formativo della Gioventù Fascista attraverso le due grandi Istituzioni
dell’Opera Nazionale Balilla, che continuava ad occuparsi dei Figli della
Lupa, dei Balilla e degli Avanguardisti nonché delle corrispondenti Figlie
della Lupa, Piccole e Giovani Italiane; e lasciando ai Fasci Giovanili la
gestione politico-militare dei giovani dai 17 ai 21 anni denominati Giovani
Fascisti e Giovani Fasciste.
COMANDANTI
DISTINTIVI DI GRADO
COMANDANTI
ORDINAMENTO 1930-1932
COMANDANTI
ORDINAMENTO 1932-1935
COMANDANTI
ORDINAMENTO 1935-1938
DIRIGENTI
FEMMINILI
ORGANIZZATI
GIOVANI FASCISTI | GIOVANI FASCISTE |