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Cinema digitale o cinema dei morti viventi?


Potrebbe sembrare il titolo di un nuovo film dell'orrore (e nemmeno tanto nuovo, visto il proliferare del genere negli anni ottanta!). Ma non è così! Vorrebbe essere invece la nuova frontiera del cinema digitale, cioè quella di far recitare attori morti. La Virtual Celebrity Productions, una casa di produzione californiana, si è lanciata in questo strano business decidendo di acquistare i diritti per tutto il mondo per la rappresentazione digitale di alcune star defunte: Marlene Dietrich e Sammy Davis jr, Vincent Price e Groucho Marx, tanto per citarne alcune. Secondo gli esperti, studiando attentamente i vecchi film è possibile insegnare al computer a far muovere in modo quasi realistico i personaggi virtuali. L'obiettivo finale è far rivivere le star defunte, e la Virtual Celebrity Productions sta già preparando una serie di animazioni utilizzando questi "attori" come protagonisti. Chi sa se il pubblico dei nostri giorni, spesso annoiato e lamentoso, possa essere interessato a veder recitare i morti. Magari un brivido erotico gli correrà lungo la schiena (senza per questo essere considerati dei necrofili... dato che è cinema!), oppure distrattamente neanche si accorgeranno "del morto", e uscendo dal cinema commenteranno: "bella interpretazione del protagonista... veramente sentita.... molto viva!".

Ironia a parte, chissà come mai avendo nuovi mezzi, con potenzialità enormi, si tenda sempre a ri-fare e ri-proporre ciò che è stato già fatto e proposto. Sicurezza del "già"? doveri morali nei confronti degli "oggetti d'affezione"? semplice operazione commerciale a basso rischio? Il cinema digitale potrebbe parlare di ciò che non è o che non c'è, potrebbe giocare con la visione convenzionale, scardinandone magari qualche tassello (senza logicamente intaccare troppo i nostri sistemi di riferimento!). Ma forse è proprio quello che stanno cercando di fare, ma in un'altra direzione: giocare sì, ma con la nostra memoria (già leggermente confusa dai continui revisionismi!). Ciò che si vuole mettere in discussione non è tanto il nostro presente, quanto il nostro passato, ciò che abbiamo visto o fatto, e non ciò che stiamo vedendo e facendo. Operazione un pò troppo comoda, non vi sembra!? Ma non voglio infierire oltre... tornando al cinema, aspetto solo la realizzazione di La donna che visse due volte 2 (quando il meta-linguaggio diventa linguaggio!!) e allora anche io mi innamorerò dei veri fantasmi finti...

*LupArmando Giorgi*

 

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