COME SCEGLIERE LA PRIMA MOUNTAIN BIKE

In seguito alle molte domande che mi sono giunte, ho deciso di riportare alcuni suggerimenti basati sulle mie esperienze relativamente all'acquisto della prima mountain bike. Si tratta ovviamente di indicazioni generali che ciascuno dovrà concretizzare nella sua particolare situazione. Se avete qualche ulteriore domanda o se volete approfondire leggete anche le pagine Approfondimenti tecnici e I miei articoli ed eventualmente scrivetemi direttamente.

Utilizzo. I modelli di MTB oggi disponibili sono praticamente infiniti e i prezzi spaziano dalle 100.000 ai 15 milioni. E' quindi importante chiedersi in anticipo come si intenderà utilizzare la bici. Solo in città o prevalentemente su asfalto? In questo caso è meglio una city bike con faro, cavalletto e campanello. Per la città e le vacanze su strade sterrate in piano? Allora una MTB di base va benissimo, tranquillamente sotto le 800.000 lire. Per lunghi giri, magari anche ogni fine-settimana, ma su ampie strade sterrate in piano lungo i fiumi o nei boschi? Una bici medio-bella, ma il peso non è importante nè la sofisticazione. Inutile prendere il gruppo XT o la forcella ammortizzata, tanto vale prendere un LX al massimo, un telaio non esasperato e dei buoni copertoni. Insomma dalle 600.000 lire a 1,5 milioni al massimo. Se invece pensate di andare veramente in salita (ed è dura) su terreno veramente di montagna, sterrato, pietroso, con sentieri stretti e accidentati, allora la bici ideale deve essere robusta, leggera, perfettamente funzionante e ammortizzata almeno anteriormente, per cui i prezzi partono da 1,5 milioni circa e salgono in base alle vostre possibilità economiche.

Prezzo. Le MTB oggi sono di moda e hanno spesso prezzi molto elevati. E' importante, quindi, prima di partire alla ricerca della giusta bici, avere ben presente quale budget si ha a disposizione. Non solo, ma chiarito l'utilizzo (vedi sopra) è importante capire subito se il budget ci permetterà di prendere una bici adeguata o no. Se la bici verrà utilizzata veramente per gite in montagna o in fuoristrada, sconsiglio vivamente un budget troppo basso (direi almeno 600.000 lire): si rischia di acquistare una MTB che ci farà probabilmente impazzire fino a quando non la cambieremo (in questo caso puntate piuttosto sull'usato). Sconsiglio anche, se siete neofiti, di spendere troppo; sarebbe infatti difficile valutare se il prezzo pagato è adeguato e capire quali sono esattamente le vostre esigenze. Vale lo stesso discorso se userete la bici prevalentemente in città. Per tradurre il tutto in numeri, direi che la cifra in gioco deve andare dalle 600.000 ai 2 milioni e più se volete avere subito un mezzo che magari sfrutterete al massimo solo in un secondo tempo. Attenzione comunque al fatto che i prezzi cambiano e sono, tutto sommato, in discesa. A questo proposito, una considerazione molto utile: in seguito alla moda di immettere sul mercato un nuovo modello ogni anno, da settembre a dicembre (talvolta fino a gennaio-febbraio) potrete acquistare a prezzo scontato i modelli dell'anno in corso ottenendo notevoli risparmi. Sempre relativamente al prezzo, è interessante notare che dal modello di cambio si può spesso dedurre il prezzo (a grandi linee), sia perché il modello di cambio coincide spesso con l'intero gruppo (cambio STX, tutto il gruppo STX) sia perché ad un cambio di un certo livello si associano in genere telaio e componenti di livello analogo.

Marca. Il primo dubbio che si pongono molti neofiti è la scelta della marca di MTB. In realtà è bene ricordare che normalmente la marca identifica solo l'assemblatore della bici. I componenti infatti sono standard e presenti sulla maggior parte delle bici in commercio (la maggior parte di produzione Shimano). Spesso solo il telaio è progettato e realizzato dal "costruttore", che perlopiù utilizza a sua volta tubi che si trovano già in commercio. Per un neofita è però difficile conoscere fin da subito i vari componenti, per cui può avere senso utilizzare una marca nota come indice di serietà. Sia ben chiaro però che se è vero che Cannondale, Specialized, Trek o altre notissime marche offrono ottimi prodotti, è altrettanto vero che ci sono parecchi artigiani, soprattutto in Italia, meno noti ma che producono prodotti di qualità altettanto elevata o magari superiore. Questo vale soprattutto per bici da principianti dove l'esasperazione tecnica non serve. Qualunque bravo artigiano può costruire un ottimo telaio entry-level ed equipaggiarlo con una deguato gruppo Shimano. Insomma non fatevi troppo impressionare dal look estetico, dalla pubbblicità e dal nome noto.

Negoziante. Un neofita non è ovviamente un esperto. Chiaro quindi che un negoziante serio e preparato può essere di notevole aiuto e vendervi la MTB perfetta per voi al giusto prezzo. Viceversa uno di pochi scrupoli o semplicemente ignorante può fornirvi una bici totalmente inadeguata, magari un fondo di magazzino che non era riuscito a vendere e oltretutto anche a caro prezzo. Non solo, ma il negoziante serio avrà marche note e di qualità, farà assistenza post-vendita, vi offrirà altri accessori e così via anche se magari i suoi prezzi saranno leggermente superiori. Insomma direi che quando si acquista la prima MTB conta più il negoziante del produttore della mountain-bike; meglio un bravo negoziante che vi vende una MTB di marca sconosciuta ma di buona qualità, che un incompetente che vi vende la bici di marca nota ma, magari, con dimensioni di telaio inadeguate che possono anche causarvi cadute disastrose. Per valutare un negoziante considerate l'ampiezza del negozio, le marche trattate, verificate la presenza di un meccanico, fategli parecchie domande, anche tecniche, anche se non capite le risposte, provate a fare affermazioni da neofiti e notate come reagisce, chiedetegli se è possibile provare la bici, se è disposto a farvi un "tagliando" gratuito dopo le prime uscite e così via. Diffidate di chi insiste troppo su un certo modello e basta o di chi, non sapendo rispondere alle vostre domande, sciorinerà migliaia di termini tecnici (che lui stesso non conosce) per mettervi in difficoltà o darvi l'idea di essere esperto. I veri esperti parlano chiaro, spiegano bene e non usano paroloni complessi.

Telaio. E' un elemento importante se non altro perché, mentre gli altri componenti si possono cambiare, (anzi alcuni si devono comunque cambiare perché si usurano, come ad esempio i pneumatici) cambiare telaio non si può, o meglio, significa cambiare bici e di fatto costituisce un costo molto elevato. L'errore più comune per un neofita è acquistare un telaio con misure inadeguate. La misura del telaio sembra essere spesso un vero incubo per chi deve acquistare una mountain bike.
Prima di tutto, se arrivate dalla bici da corsa (altrimenti saltate al prossimo paragrafo) ricordate che la MTB è molto più varia: sterrato, asfalto, fango, neve, salite e discese al limite. Per ogni situazione ci vorrebbe un telaio apposta e una posizione di guida diversa. Per questo motivo non ha senso, per me, cercare misure millimetriche per il telaio come si fa per la corsa. Anche se fosse possibile, la geometria stessa della bici è molto più varia: fissata la lunghezza de tubo orizzontale, questo può essere però obliquo e le altre dimensioni non sono fissate ma cambiano a seconda dei costruttori. Quindi, per me, è inutile cercare a tutti i costi una formula matematica per stabilire le misure del telaio.
In ogni caso, posso consigliare le seguenti regole. Provate sempre a montare in sella e, se possibile, a fare un giretto. Curate di arrivare bene al manubrio senza essere troppo distesi o piegati in avanti, verificate di riuscire ad andare dietro e sotto la sella (seduti sulla ruota posteriore) sempre tenendo ben saldo il manubrio (se non ci riuscite il telaio è troppo grande). Fate anche qeusto test. Considerato che il manubrio ha in genere un'altezza fissa regolate la sella in modo corretto. Mettete un pedale nella posizione più bassa, salite in sella e posateci il piede (molti dicono il tallone). La gamba deve essere quasi completamente tesa, ma non del tutto. A questo punto, regolata la sella, scendete; la sella dovrà esse un po' pi alta del manubrio 8qualche centimetro). Questa posizione NON è comoda per andare in strada, ma lo è per al salita in cui il corpo si avvicina al manubrio e la bici si inclina, quindi non preoccupatevi se rispetto ad una bici da strada state scomodi in quanto troppo piegati in avanti. Da ultimo chiedete a più negozi la misura adatta a voi e fatelo con marche diverse, per fare dei confronti. A questo proposito ricordate che la misura normalmente usata è la lunghezza del tubo verticale in cima al quale è montata la sella (solo il tubo, sella esclusa) ed è spesso espressa in pollici anziché in centimetri. Tanto per darvi un'idea: una persona di 1,50 m utilizzerà un 15" -16", mentre una alta 1.85 un 20" o 21". I costruttori però utilizzano spesso criteri differenziati e anche la geometria del telaio può influire nettamente sul modo di misurarlo. Nel dubbio, secondo me, è meglio scegliere un telaio leggermente più piccolo che non uno troppo grande. Infatti nel primo caso la bici è più piccola, maneggevole, leggera, comoda da caricare in auto, nel secondo si rischia addirittura di avere problemi di schiena, di controllo in discese molto ripide, o anche di non riuscire ad agguantare i freni cadendo rovinosamente.

Freni e trasmissione. Il secondo elemento a cui dare importanza dopo il telaio è in pratica rappresentato da tutto ciò che si muove: freni, cambio, catena, pignoni e corone. Sono questi infatti gli elementi più soggetti a malfunzionamenti, quelli che fanno incavolare i neofiti e possono fare odiare la mountain-bike. Quindi nel dubbio scegliete un cambio migliore e una sella o dei pneumatici peggiori; scegliete dei freni migliori anche se magari il telaio è più pesante, meno alla moda o esteticamente attraente. Per il cambio, i gruppi XTR, XT, LX e STX della Shimano sono tutti ottimi. Scendendo vi sono ancora gruppi che, anche se non eccellenti, vanno più che bene per un principiante, ma non scendete troppo se volete elevata affidabilità. Quanto ai freni molti venditori presentano i V-brake della Shimano o le varie imitazioni come innovazione incredibile. Sicuramente hanno una frenata più potente, ma possono anche mettere in difficoltà un principiante e farlo "capottare" in avanti. Hanno però il vantaggio di richiedere minore manutenzione e regolazioni il che per un principiante è sicuramente positivo.

Comandi cambio. Sulle nuove bici è abbastanza frequente trovare cambi di tipo Grip Shift, cioè con parte della manopola che ruota per effettuare la cambiata (tipo Vespa) mentre altre bici offrono i classici comandi a leva. Questi ultimi sono forse più comodi e richiedono meno sforzo, ma entrambi sono ottimi sistemi e i Grip Shift sono più economici. Direi che questo non è un problema e la presenza di un tipo o dell'altro non è fondamentale per scegliere la bici.

Gruppo misto. Talvolta il negoziante, soprattutto con bici sul milione e più, vi farà notare il gruppo montato (cambio, catena, pedivelle, freni). Alcuni costruttori hanno avuto la buona idea di usare componenti di diversi gruppi; ad esempio cambio XT, freni LX e pedivelle STX. Questo metodo permette di ottenere un buon compromesso, risparmiando sulle parti meno critiche (pedivelle) ma non su quelle più delicate (cambio) che rimangono di ottima qualità. Quindi l'idea è buona, state però attenti che alcuni negozianti di pochi scrupoli vi diranno che la bici è "montata XT" quando magari SOLO il cambio è XT, mentre freni, leve e pedivelle sono LX o STX. Controllate sempre di persona le scritte identificative sui vari componenti.

Alluminio e acciaio. Oggi sono di moda i telai in alluminio con tubi di sezioni molto elevate. Vale la pena spendere di più per avere un telaio in alluminio? Normalmente no! E' vero che non arrugginisce, ma non è affatto detto che sia più leggero, è più facile che sia saldato male e l'alluminio rimane comunque un materiale più "morbido" e delicato. All'atto pratico due telai di ugual livello si equivalgono anche se uno è di alluminio e uno di acciaio, anzi l'alluminio è più rigido e meno confortevole per un principiante. Insomma potete scegliere, a pari prezzo intendo, quello che vi piace di più.

Ammortizzata o no? Se il vostro budget non è proprio ridottissimo è facile che vi propongano una bici dotata di forcella ammortizzata. Oggi le forcelle sono quasi sempre di qualità accettabile, sicure e con ridotta manutenzione. Però dovete tenere presente che le forcelle montate su bici di gamma modesta non sono mai eccezionali, se a ciò si aggiunge che molti principianti vanno molto piano in discesa, scendono dalla bici di fronte ad ostacoli notevoli, percorrono strade o sentieri poco tecnici, possiamo concludere che i vantaggi apportati dalla forcella ammortizzata sono molto ridotti. Viceversa i difetti sono: aumento di costo (una forcella decente costa almeno 300-400.000 lire, quindi una bici ammortizzata costa più di un milione), aumento di peso (una forcella base pesa da 1,6 a 2 kg, più dell'intero telaio), aumento di manutenzione (anche se limitato). Per concludere la forcella non dà veri problemi (per cui se vi piace prendetela!) ma non dà nemmeno significativi vantaggi ad un principiante, soprattutto se rapportati agli svantaggi. Se a ciò aggiungete che è sempre possibile aggiungere la forcella in un secondo tempo, potete capire perché sconsiglio la forcella ammortizzata sulla prima bici di un principiante con budget limitato. Guardatevi invece da alcune bici che pur avendo la forcella ammortizzata hanno prezzo molto basso (sotto le 700-800.000). In genere la forcella sarà pesantissima, con corsa ridottissima e quindi durissima da azionare: in pratica non vi servirà MAI, ma vi farà aumentare il prezzo, il peso e la manutenzione riducendo nel contempo l'affidabilità. Oppure la forcella sarà accettabile, ma per ottenere quel prezzo tutti i componenti saranno scadenti,

Accessori. Le MTB sono già complete e non necessitano di altri accessori. Può esservi utile magari solo un ciclocomputer. Se usate la bici anche in città, potete anche comprare un cavalletto, un faro (a pila, non con dinamo e cavi elettrici), dei catarifrangenti. Si tratta però di accessori che snaturano la MTB e la appesantiscono inutilmente per il fuoristrada. Se usate la bici anche in città, attenzione ai furti che nelle metropoli sono comunissimi anche in pieno giorno! Comprate un Bloster e sappiate che le catene possono servire solo da deterrente, ma non sono sufficienti. Meno ancora i cavi metallici flessibili. Ricordate inoltre che spesso vengono rubati anche solo i componenti (che si staccano facilmente), per cui se avete lo sgancio rapido legate sempre sia il telaio che la ruota anteriore. Alcuni si portano addirittura via la sella!

La bici usata. Due parole anche sull'acquisto di una bici usata. Se il vostro negoziante tratta l'usato potrete fare ottimi affari anche perché molti cambiano bici solo per moda per comprare il nuovo modello e altri acquistano la MTB solo perché è di moda e la rivendono dopo uno o due anni perché non l'hanno mai usata. E' più facile trovare bici usate di alto livello, dal costo superiore al milione, anche perché quelle di basso livello hanno spesso problemi di affidabilità. Però anche come prima bici l'usato non è da scartare. Chiedete sempre al negoziante chi era il precedente proprietario, come usava la bici e perché l'ha venduta e verificate con attenzione le parti soggette ad usura e cioè: battistrada dei pneumatici, soprattutto il posteriore, pattini dei freni, denti delle corone e dei pignoni, catena, cerchi e pedali. Se la bici è usata chiedete sempre di provarla, magari solo nel cortile del negozio per verificare scricchiolii sospetti o altri problemi. Se acquistate da un privato attenzione alle bici rubate; guardate sotto il movimento centrale se il numero di serie è stato cancellato o fresato. Quando il prezzo è troppo allettante si tratta sempre di una bici rubata e, a questo proposito, non pensiate di essere furbi, come molti italiani, se acquistate una bici ottima a basso prezzo sapendo benissimo che è stata rubata: oltre ad essere perseguibili per legge (e la legge non ammette ignoranza!) state solo favorendo ed incrementando i furti di MTB e voi stessi potreste essere la prossima vittima, quindi, nel caso, non lamentatevi!

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Ultimo aggiornamento: 14 gennaio 2002