LA POLIFONIA

 

La polifonia è un insieme simultaneo di più suoni o di successioni combinate di suoni aventi distinta individualità. Sotto l'aspetto verticale, ossia della contemporanea emissione di suoni, la polifonia è oggetto dell'armonia; sotto l'aspetto orizzontale cioè dello svilupparsi simultaneo nel tempo di successioni di suoni, la polifonia è oggetto del contrappunto. Il concetto di polifonia si contrappone a quello di monodia, perché quest'ultima valorizza solo la melodia. Con la Polifonia nacque l'esigenza di migliorare e potenziare la scrittura musicale che a quei tempi era ancora basata sui Neumi.

 

  

 IL CONTRAPPUNTO

Il contrappunto, cioè punto contro punto, (nota contro nota) è l'arte di sovrapporre due o più linee melodiche. La nascita del contrappunto è connessa con quella della polifonia. Originariamente, a un canto dato in note lunghe veniva sovrapposta da un'altra melodia di valori uguali o una melodia melismatica in valori brevi; poi gradualmente alla seconda voce se ne aggiunsero, sopra e anche sotto, il canto dato, una terza, una quarta e così via: di qui la necessità di un'esatta ripetizione di valori, oltre che di una teoria che regolasse in senso verticale la combinazione dei suoni. La base del contrappunto era un tenor o melodia data ( sacra o profana ), il primo esempio di musica vocale polifonica fu chiamato Organum.

 

 

LA NASCITA DELLA SCRITTURA MUSICALE

 

La prima scrittura medievale, detta chironomica, poteva essere utile a chi conosceva già i brani musicali, ma non serviva ad insegnarli, perché si limitava a suggerire gli accenti della voce. In seguito, la scrittura neumatica cominciò a indicare i rapporti ascendenti in gruppi di due o tre note; infine la scrittura quadrata unificò le diverse scritture (ben 15) diffusesi in Europa, e quella diastematica introdusse il concetto di altezza con due linee, una per il FA e una per il DO. Il monaco benedettino Guido d’Arezzo (995-1050) può essere definito il fondatore della moderna notazione musicale. A lui spetta il merito di aver definito un insieme di quattro linee, chiamato tetragramma (tetragramma "quattro linee") e di aver fissato i nomi di 6 suoni con le sillabe UT RE MI FA SOL LA, tratte dalle sillabe iniziali dei versi di un inno composto nel VIII secolo da Paolo Diacono: l’inno a San Giovanni.

 

Musica profana  

  

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