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Roma, vince Kim Clijsters

18-05-2003

Kim Clijsters ha vinto il torneo Wta di Roma. La belga, che recentemente si è insediata in seconda posizione nel ranking mondiale scavalcando Venus Williams, ha battuto in finale, rimontandole un set, Amelie Mauresmo. Nel suo percorso, Kim aveva ceduto appena tredici games alle sue avversarie, ma, nell'ultimo atto, alla presenza, sugli spalti, dell'ex presidente degli Stati Uniti George Bush senior, ha dovuto dare fondo alle sue energie, fisiche e nervose, per avere la meglio sulla francese. Il suo merito principale è stato non mollare mai, anche quando il match pareva compromesso. Per lei è il terzo titolo stagionale, il viatico migliore per il Roland Garros, dov'è stata finalista due anni fa.

La finale - Dopo un inizio equilibrato, è la Mauresmo ad innestare il turbo: giocando ai suoi massimi livelli, sostenuta dal diritto oltreché dal consueto rovescio, la francese, dal 2 pari, vola 6-3 2-0. Manca la palla per il 3-0 ed un secondo break e, salita comunque 3-1, si fa recuperare dalla Clijsters, che le strappa per la prima volta il servizio nel sesto game. La Mauresmo stringe i denti e, sul 5 pari, ottiene un nuovo break, andando a servire per il match sul 6-5. Qui, però, salita 30-15, si blocca e subisce la straripante rimonta di Kim, che non le dà respiro con profonde accelerazioni da entrambi i lati. La Clijsters si arrampica al tie-break, lo vince per sette punti a tre e, a quel punto, nel terzo set non c'è più storia. Molte le analogie con il match di semifinale vinto dalla Mauresmo su Serena Williams: anche in questo caso ha vinto la giocatrice all'inizio in difficoltà, dopo che l'altra aveva servito per il match, fermandosi a due punti dal successo. La qualità dell'incontro, però, almeno per i primi due sets, è stata migliore in quest'occasione: si sono visti meno errori e più colpi vincenti.

La Mauresmo era giunta in finale per la terza volta ed anche in quest'occasione, come nel 2000 (battuta dalla Seles) e nel 2001 (superata dalla Dokic), non è riuscita ad arrivare al titolo. La francese era certamente stanca per la dura lotta sostenuta, il giorno prima, contro Serena Williams. Un match strano, quello da lei vinto, a sorpresa, sulla n. 1 del mondo: Amelie è stata annichilita nel primo set (nei primi cinque games ha raccolto appena quattro punti su ventiquattro), graziata nel secondo (in cui Serena ha servito sul 5-4) ed è venuta fuori bene nel terzo, chiudendo con una serie di quattro giochi consecutivi, dopo essere stata sotto 2-0. Serena ha giocato decisamente male: troppo frettolosa, è stata lei a riammettere in partita un'avversaria che, all'inizio, sembrava preoccupata solo di salvare la faccia e che, invece, con il passare dei minuti, ed i molti regali della Williams, ha iniziato a credere nell'impresa. Nei precedenti cinque confronti diretti fra le due, la Mauresmo non aveva mai raccolto un set. Per Serena è stata la seconda sconfitta dell'anno, dopo quella con la Henin a Charleston: la n. 1 non perdeva prima della finale addirittura dallo scorso agosto, quando fu battuta nei quarti di Los Angeles dalla Rubin.

Il torneo aveva seguito, abbastanza fedelmente, le gerarchie fino alle semifinali, per cui si erano qualificate tre delle prime quattro teste di serie, più la n. 13 Ai Sugiyama, infilatasi nel corridoio apertosi per la rinuncia, a tabellone compilato, della n. 3 Henin. La valida giapponese ha trovato il varco giusto, agevolata anche dalla sconfitta della n. 6 Rubin con la Loit, che era stata ripescata dalle qualificazioni (dove aveva perso da Adriana Serra Zanetti) in seguito al forfait della Henin. Conchita Martinez, quattro volte vincitrice al Foro Italico, ha confermato il suo ritrovato momento di forma, giungendo nei quarti, dopo aver battuto al primo turno la Dokic e dominato negli ottavi la Hantuchova, due giocatrici che, al contrario di lei, malgrado la giovane età, appaiono in crisi tecnica. Monica Seles è apparsa in precarie condizioni: salvatasi al primo turno con la Casanova, si è poi ritirata (sotto 6-3 4-1) nell'incontro successivo con la russa Petrova per un problema al piede sinistro.
Le ragazze italiane, stavolta, non sono state all'altezza delle attese. Nel tabellone principale erano presenti in sette e solo una, Flavia Pennetta, è riuscita a superare un turno, battendo (6-0 al terzo) l'argentina Fernandez, prima di cedere, al round successivo, alla Smashnova, al termine di due sets equilibrati (6-4 7-6). La brindisina, pur non avvicinando l'impresa di Volandri nel torneo maschile, ha comunque ben figurato, confermando i suoi progressi e dimostrando di avere ampi margini di miglioramento, che la potrebbero portare abbastanza in alto (prime venti?). Male invece le altre sei azzurre, tutte sconfitte all'esordio: la Schiavone è stata l'unica di loro ad andare al terzo, con la slovena Matevzic; fuori in due sets, invece, Farina (- Maleeva), Grande (- Black), Garbin (- Petrova) e le sorelle Serra Zanetti (Adriana - Pisnik, Antonella - Schett).


 

Il cammino romano di Kim Clijsters
(nella foto con il trofeo)

1° turno:
bye
2° turno:
+ V. Ruano Pascual 6-1 6-0
3° turno:
+ C. Black 6-0 6-3
Quarti:
+ A. Myskina (8) 6-2 6-2
Semifinali:
+ A. Sugiyama (13) 6-3 6-2
Finale:
+ A. Mauresmo (4) 3-6 7-6 6-0

 


Il Masters Series di Amburgo ha scritto una pagina memorabile per il tennis argentino, tornato su grandi livelli, specie sul lento, dopo qualche anno di crisi: il Paese sudamericano ha monopolizzato le semifinali del torneo con quattro suoi esponenti. Alla fine il titolo è andato a Guillermo Coria, che si era già distinto a Montecarlo, dove aveva raggiunto la finale. Coria, classe '82, accreditato della dodicesima testa di serie, non ha dovuto incontrare, lungo la sua strada, giocatori compresi nel seeding ed, in finale, ha agevolmente superato Agustin Calleri. A Parigi, a questo punto, sarà tra i candidati alla vittoria.
La città tedesca ha rilevato da tre anni la data che era di Roma, più a ridosso del Roland Garros e pertanto più ambita, ma non ha ospitato, in quest'occasione, un torneo all'altezza di quello del Foro Italico (di livello decisamente più alto sia per campo di partecipazione sia per qualità degli incontri).

1° turno - Come già nel 2002 (stavolta, almeno, non a tabellone già compilato), Andre Agassi dà forfait prima del via. Che a Roma vinca il torneo, come l'anno scorso, o perda al primo turno, come una settimana fa, Andre preferisce non andare a giocare il Masters Series tedesco. A questo punto, forse, sarebbe più serio non iscriversi neanche... Ad Amburgo, invece, fa il suo esordio stagionale sulla terra il numero 1 del mondo Lleyton Hewitt, che non giocava da due mesi per un'infezione virale (ultimo match la sconfitta all'esordio con Clavet a Miami). L'australiano, che non può chiaramente essere in forma, fatica per venire a capo solo 6-4 al terzo del modesto Hantschk. Subito fuori il n. 5 Novak ed il n. 7 Srichaphan, che conquistano appena cinque games ciascuno, rispettivamente con Youzhny e Lopez. Filippo Volandri non riesce a strappare un set al n. 10 Grosjean, ma il livornese va comunque lodato per aver superato le qualificazioni, non facendosi distrarre dall'exploit romano.
2° turno - E' il momento dell'impresa per il giovanissimo spagnolo Rafael Nadal, che avevamo imparato a conoscere a Montecarlo. Nadal batte in due sets (7-5 6-4) niente meno che il connazionale Moya, n. 2 del seeding: e le promesse sembrano già divenire realtà. Vengono eliminati anche Roddick (n. 4) da Calleri ed Albert Costa (n. 5), 7-6 al terzo dal belga Olivier Rochus. Si rivede l'inglese Henman, che ha la meglio su Grosjean. Hewitt si salva solo al tie-break del terzo con Clement, mentre il campione di Roma Mantilla (cliccate
qui per leggere delle sue gesta al Foro Italico), stanco, fa solo tre giochi con il cileno Fernando Gonzalez.
3° turno - Dopo Mantilla, Gonzalez elimina anche Hewitt: il n. 1 incassa un pesante 6-0 al terzo. Sarà difficile vederlo protagonista a Parigi, dove non ha mai avuto fortuna. Nadal, evidentemente scarico, cede netto a Gaudio, mentre il sudafricano Ferreira batte Kuerten. La sorpresa arriva con l'ultimo match della giornata, che vede il n. 3 Federer cedere al redivivo Mark Philippoussis.
Quarti - A distanza di appena una settimana, sembrano essersi rivoluzionate le gerarchie della terra battuta: nessuno degli otto giocatori arrivati nei quarti a Roma riesce a ripetere il piazzamento ad Amburgo. Ed è qui che si materializza il trionfo argentino: Nalbandian rimonta un set a Gonzalez; Calleri, dopo un primo set equilibrato, ha via libera nel secondo con Ferreira; Coria e Gaudio concedono le briciole (due games ciascuno) a Philippoussis ed Oliveir Rochus. Quattro argentini su quattro in semifinale!
Semifinali - Calleri travolge il più quotato Nalbandian e si qualifica per la prima finale di un Masters Series della carriera. E' già la seconda (dopo quella, recente, di Montecarlo), invece, per Coria, che domina nel terzo set Gaudio.
Finale - Pochi problemi per Coria, che batte Calleri in tre sets e conquista il suo primo titolo Masters Series.


Infine una brutta notizia per gli amanti del bel tennis: sembra che Pete Sampras si sia proprio deciso. Il quasi trentaduenne statunitense, n. 1 mondiale di fine anno ininterrottamente dal '93 al '98, vincitore di 14 prove del Grande Slam, ha dichiarato che non parteciperà al Roland Garros - e questo era ormai scontato - e neanche a Wimbledon - questo lo era molto meno, visto che si erano diffuse voci sul fatto che Pete avesse chiesto una wild card per il Queen's, tradizionale torneo di preparazione per lo Slam londinese, da lui vinto sette volte.
Rimane qualche possibilità che Pete decida di difendere il suo titolo degli Us Open (ultimo torneo da lui disputato), ma la cosa, a quel punto, pare improbabile: si tratterebbe di tornare in campo a distanza di esattamente un anno, un arco di tempo eccessivo per poter nutrire speranze di una prestazione all'altezza della carriera del campione. La parola "ritiro" non è ancora stata pronunciata definitivamente, ma stavolta ci siamo proprio vicini.


Risultati

AMBURGO (Atp Tennis Masters Series, terra)
3° turno: Gonzalez (15) b. Hewitt (1) 6-1 3-6 6-0, Nalbandian (8) b. Schuettler (9) 7-6 6-2, Calleri b. Zabaleta 6-3 6-0, Ferreira b. Kuerten (11) 7-6 6-4, Coria (12) b. Youzhny 6-3 6-3, Philippoussis b. Federer (3) 6-3 2-6 6-3, O. Rochus b. Henman 6-4 6-3, Gaudio b. Nadal 6-2 6-2.
Quarti: Nalbandian b. Gonzalez 5-7 6-3 6-4, Calleri b. Ferreira 7-5 6-2, Coria b. Philippoussis 6-2 6-0, Gaudio b. O. Rochus 6-1 6-1.
Semifinali: Calleri b. Nalbandian 6-4 6-1, Coria b. Gaudio 6-3 6-7 6-0.
Finale: Coria b. Calleri 6-3 6-4 6-4.

ROMA (Wta Tier I, terra)
3° turno: S. Williams (1) b. Dechy 6-3 6-0, Martinez b. Hantuchova (7) 6-3 6-3, Mauresmo (4) b. Smashnova (16) 6-0 6-3, Capriati (5) b. Petrova 7-5 6-3, Pisnik b. Loit 2-6 6-4 6-1, Sugiyama (13) b. Schnyder (17) 6-2 6-1, Myskina (8) b. Kuznetsova 6-4 7-5, Clijsters (2) b. Black 6-0 6-3.
Quarti: S. Williams b. Martinez 7-5 6-2, Mauresmo b. Capriati 6-3 7-6, Sugiyama b. Pisnik 6-1 6-3, Clijsters b. Myskina 6-2 6-2.
Semifinali: Mauresmo b. S. Williams 1-6 7-5 6-3, Clijsters b. Sugiyama 6-3 6-2.
Finale: Clijsters b. Mauresmo 3-6 7-6 6-0.


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