(4-4-2): Mancini, Villa, Bonomi, Luppi, Troise, Moriero (27' st Rastelli), Vidigal, Magoni (19' st Ametrano), Montezine, Pavon (39' st Stellone), Artistico. (33 Roccati, 6 Bigica, 15 Quadrini, 99 Sesa). Allenatore: De Canio
Empoli (4-3-3): Berti, Belleri, Cribari, Fusco, Cupi, Grella (42' st Atzori), Ficini (32' pt Cappellini), Rocchi, Bresciano, Di Natale, Maccarone (44' st Tavano). (17 Mazzi, 11 Bonetto, 14 Pratali, 23 Lodi). Allenatore: Baldini
Arbitro:
Collina di Viareggio
Angoli: 8-1 per il Napoli
Recupero: 3' e 4'
Ammoniti: Bonomi per proteste; Fusco e Grella per
gioco falloso
Espulsi: 42' st Ametrano per fallo da tergo;
Spettatori: 10.372.
La cronaca:
Serviva vincere al Napoli. Anche se non giocava
al San Paolo, squalificato per gli incidenti nel derby con la
Salernitana. Anche se non c'era Stellone, entrato solo
nel finale e più per il morale che per il risultato. Anche
se aveva davanti un avversario scomodo come l'Empoli. Finisce
0-0, invece, e il pari va un po' stretto ai partenopei, attesi
alla "gara più importante" secondo le parole
di De Canio. Rimediare un punticino delude le aspettative
e serve poco in chiave promozione. Sono ancora parecchi i punti
che separano i campani dalle squadre di testa: sette lunghezze
dai toscani, che con il pareggio di stasera al contrario raggiungono
la Reggina a quota 47.
A poco servono anche le recriminazioni: i padroni di casa reclamano due rigori non concessi nel primo tempo per i falli di mano di Cupi (netto) e Fusco (meno evidente). Per Vidigal e compagni, anzi, si agita pure lo spettro di un'ulteriore sanzione: un pezzo di metallo viene rinvenuto da Collina nei pressi della porta difesa da Berti e non sono perciò da escludere altri provvedimenti disciplinari ad opera del giudice sportivo. Inoltre c'è da fare i conti con la brutta notizia dell'infortunio di Magoni: il capitano azzurro è uscito in barella al 20' della ripresa, per lui si parla di frattura della tibia.
Detto dei singoli episodi, l'analisi complessiva della partita premia un Empoli capace sempre di impensierire con le sue brucianti ripartenze. Di Natale e Maccarone si sono dimostrati un'autentica spina nel fianco della difesa partenopea, dove un Troise ancora poco convincente ha preso il posto di Ametrano. Moriero e soci si affidano alle spinte offensive di Vidigal e Montezine, gli unici capaci di attaccare i pochi spazi concessi dagli avversari. Ma col passare del tempo il Napoli accusa un vistoso calo fisico che innesca la reazione dell'Empoli. Velocissimi i ragazzi di Baldini in contropiede, soprattutto quando il tecnico toscano effettua il cambio tattico più azzeccato: fuori Ficini per Cappellini e Bresciano spostato più arretrato, in posizione di mediano offensivo. L'Empoli ne guadagna in brillantezza, mentre il Napoli man mano dà vita a manovre sempre più asfittiche.
Il conto delle occasioni alla fine è all'insegna dell'equilibrio e il gioco, tutto sommato, ha retto anche sul piano dello spettacolo. Ma le reti restano bianche, merito anche di alcune provvidenziali parate sia di Mancini che di Berti.
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