(4-3-1-2): Sterchele; Maggio,
Bordin, Faisca, Tamburini; Crovari (1' st Jeda), Bernardini, Cristallini
(17' st Marcolini); Zanchetta; Margiotta (35' st Veronese), Schwoch.
A disp. Avramov, Rivalta, Fissore, Zanetti. All. Mandorlini
( 5-1-2-2): Mancini; Troise,
Baldini, Bonomi, Bocchetti; Saber, Vidigal, Montezine (28' st
Ferrarese), Quadrini; Stellone (13' st Floro Flores), Dionigi
(35' st Sesa). A disp. Storari, Stendardo, Gaveglia, Platone.
All. Colomba
Arbitro:
Palanca di Roma
Angoli:
Recupero:
Ammoniti: ammoniti Schwoch, Vidigal, Bocchetti,
Troise, Saber, Cristallini, Zanchetta, Maggio
Spettatori:
Cronanca:
Da www.pianetazzurro.it
Anche contro gli ultimi in classifica, per l'ennesima volta,
il Napoli si fa rimontare ed ottiene un pareggio che sta stretto
ai padroni di casa.
Colomba stupisce subito tutti rinunciando a Ferrarese
per schierare un guardingo 5-1-2-2, dove c'è un Saber
inedito davanti alla difesa col compito di marcare a uomo la mezzapunta
avversaria Zanchetta. Negli avversari giocano gli ex Schwoch
e Bordin. Le squadre non hanno il tempo di studiarsi che
Sterchele combina una papera tirando il pallone addosso
a Bocchetti che lo pressava, il rimpallo finisce in rete,
e siamo solo al 3' di una partita ricca di emozioni. Il vantaggio
irretisce il Napoli, che come suo costume, arretra in difesa ed
inizia a subire gli avversari. Prima un colpo di testa facilmente
parato di Margiotta, poi un corner ottenuto da un'altro colpo
di testa di Schwoch, sono il preludio al gol del pareggio
che arriva al 12'. Dagli sviluppi di una punizione, Tamburini
anticipa nell'area piccola Troise e Baldini ed insacca.
Al 16' è ancora Margiotta a tirare alto.
Subito il gol, il Napoli si ridesta, ed inizia a giocare con l'atteggiamento giusto, il baricentro della squadra torna a centrocampo ed i giocatori si esprimono con grinta e determinazione, così alla seconda azione offensiva il Napoli confeziona probabilmente la più bella palla gol del suo campionato: al 24' Bocchetti crossa centrale e basso, Stellone finta per Dionigi, quest'ultimo restituisce palla in area e Stellone segna tra le gambe dell'incolpevole Sterchele. Al 27' Mancini respinge un tiro dalla distanza e Bonomi anticipa Schwoch in angolo, poi al 46' in contropiede Crovari tira fuori da buona posizione, ma il Napoli c'è, e cerca di ribattere colpo su colpo.
Nella ripresa Mandorlini inserisce Jeda e passa così ad un 4-3-3 spregiudicato, così in contropiede, dopo un ottimo scambio con Dionigi, al 52' Stellone è lanciato in area e batte Sterchele in uscita per la seconda volta. Sembra la volta buona per gli azzurri, ed invece non c'è neanche il tempo per gioire, che al 53' Jeda si inventa un tiro da trenta metri che accorcia le distanze.
Da questo momento il Napoli scompare definitivamente dal terreno di gioco, le solite paure ancestrali inculcate da Colomba, fanno di nuovo si che la squadra si assesti sulla propria area di rigore, così è un gioco per i biancorossi schiacciare gli avversari e creare palle gol in continuazione. Mentre tutti i limiti tecnici e caratteriali del Napoli vengono in evidenza, Jeda cilecca una palla gol solo davanti a Mancini al 64', ed un minuto dopo Saber abbatte in area Zanchetta e l'arbitro Palanca concede il penalty, che sarà trasformato da Schwoch per la più classica legge dell'ex. Non è però finita qui, il Vicenza vuole la vittoria, ed il tabellino si riempie: Marcolini solo in area tira su Baldini, Schwoch semina il panico in area azzurra e viene fermato solo da una uscita disperata di Mancini, poi c'è un break con una punizione ad effetto di Montezine che colpisce la traversa. Ma subito riprende il forsing vicentino,al 75' Margiotta si fa deviare un tiro in corner, al 77' Mancini para una punizione di Bernardini, poco dopo Jeda prova un tiro a giro che finisce di poco a lato, ed ancora Zanchetta impegna Mancini su punizione, all' 88' poi da un calcio d'angolo Schwoch colpisce di testa e Mancini deve ringraziare il palo, poi a tempo scaduto viene annullato un gol per fuorigioco ad un Schwoch travolgente.
Insomma una partita che si poteva tranquillamente vincere sapendo gestire la gara, invece si è solo pareggiato, e se il Vicenza alla fine avesse vinto non si sarebbe potuto gridare allo scandalo, in quanto il Napoli ha fatto solo tre tiri nello specchio della porta. Ancora dunque problemi di concentrazione e di mentalità vincente alla base di questo punto che qualcuno potrebbe dichiarare positivo in chiave salvezza.
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