(4-3-2-1): Manitta 6, Portanova
6,5, Zamboni 6,5, Bonomi 6, Tosto 6, Olive 5,5 (20' st Bernini
sv), Marcolin 5,5, Vidigal 6, Pasino 5 (6' st Savoldi 6), Zanini
5 (30' st Montervino sv), Dionigi 5,5. (27 Brivio, 13 Cvitanovic,
11 Montezine, 7 Sesa). All. Agostinelli
Como (4-4-2): Ferron 6,5, Tarozzi 6, Padalino 6,5, Rossini 6, Tarantino 6,5, Bressan 7, Pederzoli 6,5 (25' st Lamacchi sv), Rossetti 7, Benin 6,5 (1' st Rastelli 6,5), Makinwa 6, Chianese 6,5 (6' st Succi 6). (22 Layeni, 17 Femiano, 83 Belingheri, 32 Greco) All. Fascetti
Arbitro: Racalbuto di Gallarate 6,5.
Angoli: 7-3 per il Napoli.
Espulsi:
41' st Padalino per doppia ammonizione.
Recupero:
1' e 4'.
Ammoniti:
Chianese e Pederzoli (C) e Portanova e Olive (N)per scorrettezze
Spettatori:
10 mila circa.
Cronaca:
(di Jacopo Manfredi)
In un clima surreale, davanti a uno scarso pubblico e senza il
sostegno dei tifosi della curva B il Napoli stecca la prima e
cede in casa al Como (0-1). Una sconfitta meritata perchè
mai gli azzurri hanno dato l'impressione di poter veramente in
difficoltà i lariani e perchè gli uomini di Fascetti
sono stati bravissimi a chiudere ogni spazio e a provare spesso
di rimessa a creare grattacapi agli azzurri.
Il neo trio Zanini-Dionigi-Pasino, che nelle idee di Agostinelli dovrebbe creare scompigli in tutte le difese, ha clamorosamente fallito. I due fantasisti hanno finito per pestarsi spesso i piedi senza inventare nulla, limitandosi a sterili traversoni dalla tre quarti. Dionigi è rimasto troppo isolato e, marcato puntualmente da almeno due avversari, ha finito per non vedere mai un pallone giocabile.
Neppure nella ripresa, quando Agostinelli ha provato a cambiare qualcosa inserendo Savoldi al posto di Pasino e invertendo la fascia a Zanini, la musica è cambiata. Solo rabbiosamente e con due spunti personali, l'ex attaccante della Reggina ha provato almeno a dare qualche brivido a Ferron che, però, per guadagnarsi davvero lo stipendio, ha dovuto aspettare l'82 quando si è dovuto sporcare per la prima volta seriamente i guanti deviando in angolo un tiro da lontano di Tosto, destinato all'incrocio. Insomma, davvero troppo poco per bagnare l'esordio con i tre punti.
Il Como, dal canto suo, ha fatto tutto
senza sbavature. Ha chiuso bene le fasce e spesso è ripartito
in velocità, provando ad innescare le punte Chianese
e Makinwa. I due hanno anche sfiorato il gol in avvio (testa
di poco a lato del nigeriano al 7' e pallonetto del napoletano
salvato sulla linea di testa da Portanova al 15') poi però
i difensori azzurri gli hanno preso le contromisure e sono quantomeno
riusciti a limitarli. Quando tutto sembrava avviato verso l'inevitabile
0-0 i lariani hanno trovato il jolly per portar via dal S. Paolo
i 3 punti preziosi. Rossini ha calciato una punizione magistrale
in mezzo all'area dove Bressan è stato perfetto
nell'anticipare tutti e battere Manitta con un angolato
e imprendibile colpo di testa. Agostinelli non poteva immaginare
esordio peggiore.