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(4-4-2): Manitta, Portanova,
Bonomi, Zamboni, Tosto, Montesanto, Olive (34' st Carrera), Bernini
(1' st Montezine), Pasino, Floro Flores (18' st Montervino), Vieri.
(27 Brivio, 13 Cvitanovic, 7 Sesa, 20 Zanini). All. Simoni.
(4-4-2): Santarelli, Pagani (41' st Alteri), Caccavale, Dicara, Colonnello, Minopoli (8' st Cecchini), Aquilanti, Palladini, Russo, Bellè, Calaiò. (2 Pugliesi, 4 Sbrizzo, 23 Carozza, 3 Antonaccio, 21 Stella) All. Iaconi
La cronaca:
La cura Simoni continua a dare i suoi frutti. Il Napoli
è ora una squadra solida e 'corta', con un gioco armonico,
una difesa pressochè impenetrabile. Manca ancora qualcosa
al gioco d'attacco, ma non si può non considerare che perdurano
le assenze di Dionigi e Savoldi (oltre a quella
di Vidigal e Sogliano). Oggi il Napoli, dopo un
mese e mezzo, ritrova anche Renato Olive, la cui ottima
prestazione contribuisce sicuramente ad innalzare il tasso qualitativo
della squadra.
Il Napoli vince con un gol di Floro Flores, che al 13'
della ripresa si fa trovare davanti al portiere e con gran tempismo
devia in fondo alla rete un traversone da destra, 'sporcato' da
un difensore pescarese; ma il successo dei partenopei è
più meritato di quanto l'esiguità del vantaggio
finale possa far immaginare.
Del resto il Pescara appare eccessivamente rinunciatario, tanto è vero che in 90 minuti di gioco riesce a creare una sola vera occasione da gol, peraltro in pieno forcing finale. Ma la colpa di ciò non è tanto di Iaconi o dei giocatori abruzzesi, quanto piuttosto della solidità dell'impianto difensivo dei padroni di casa, corroborato da un centrocampo caratterizzato dalla presenza di tre combattenti, come Olive, Bernini e Montesanto.
Quel che guadagna in agonismo a centrocampo, il Napoli lo perde in fantasia in attacco. Vieri e Floro Flores non sono sostenuti adeguatamente da Pasino (autore di una prova incolore) per cui gli azzurri, nonostante un netto predominio nel gioco, non sono mai in grado di finalizzare l'azione d' attacco.
Dopo il gol del vantaggio del Napoli, inevitabilmente l'asse del gioco si sposta verso la porta di Manitta. Ma il Pescara non crea ed i partenopei si difendono con ordine fino alla fine.
Napoli sofferente ma vincente. Parola del tecnico azzurro Gigi
Simoni che, dopo la vittoria di questo pomeriggio contro il
Pescara pensa già a gennaio. "Quella di oggi è
stata una gara combattuta - dice il trainer partenopeo - dove
c'è stato un iniziale equilibrio. Abbiamo giocato abbastanza
bene la parte finale del primo tempo, ma alla ripresa con l'entrata
in campo di Montezine abbiamo vivacizzato il gioco cercando
anche il gol. I 20' finali ci hanno visto in difficoltà
anche perchè il Pescara ha schierato molti attaccanti".
Simoni ha dovuto fare anche i conti con i crampi di Floro
Flores, che subito dopo il gol ha chiesto di essere sostituito,
e con il colpo subito al primo dito del piede destro da Bernini.
Secondo Simoni la squadra ha dimostrato di saper soffrire ed di non cedere. "Ora aspettiamo che arrivi la qualità di gioco". Il tecnico non ha mancato di dispensare complimenti al giovane goleador del Rione Traiano. "Oggi per Floro e come se fosse stata la gara zero. E' andata bene. Deve però diventare più concreto con battute lineari e continue. Deve ancora imparare che l' azione finisce vicino al portiere e non fuori area".
Per il tecnico entro Natale il Napoli dovrebbe conquistare sei o sette punti, una media buona che consentirebbe alla compagine partenopea di lottare sin da gennaio per un posto tra le prime del campionato cadetto.
Solidarietà di Simoni a Massimo Carrera, contestato al suo ingresso in campo. "Mi è dispiaciuto molto quello striscione apparso sugli spalti. Carrera ha chiarito quello che è accaduto a Bergamo. Ha giocato per molti anni ed è stato capitano dell' Atalanta e mi sembra ovvio che abbia accettato il riconoscimento datogli da quella tifoseria". Lo stesso giocatore ha voluto precisare: "dopo sette anni passati a Bergamo da capitano ho saltato con la curva ma senza farlo con i cori contro i napoletani, come qualcuno ha scritto. Si è trattato di un omaggio verso i miei ex tifosi e quindi non penso di aver offeso nessuno. Cerchero comunque di riconquistare il pubblico partenopeo sul campo".
L' unica rete della gara è stata siglata dal napoletanissimo Antonio Floro Flores che ha dedicato la sua marcatura a Sergio Ercolano ed al padre del dirigente della società sportiva Calcio Napoli, Vincenzo Coscia: "E' una gioia inspiegabile segnare un gol San Paolo, la gente che grida il mio nome. E' la prima volta che segno un gol vero in questo stadio.
Per me è importantissimo. Ho dimostrato che ho voglia di imparare, di crescere, di continuare a giocare". Floro ricorda infine la freddezza che l' ha portato alla marcatura. "Quando sono arrivato sulla palla ho pensato se tiro forte la lancio in curva ed è allora che mi sono fermato ed ho calciato con freddezza". (30 nov 2003)