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(3-5-2): Manitta, Bonomi,
Carrera, Zamboni, Martinez (19' St Pasino), Vidigal, Perovic,
Bernini, Tosto, Sesa (14' St Savoldi), Dionigi (29' St Del Grosso).
(27 Brivio, 90 Portanova, 8 Marcolin, 11 Montezine). All. Simoni.
MESSINA (4-4-2):
Storari, Zoro (29' St Sosa), Fusco, Rezaei, Parisi, La Vecchia,
Mamede, Campolo (19' St Aronica), Giampa' (32' St Guzman), Di
Napoli, Zaniolo. (28 Bonnefoi, 3 Accursi, 10 Princivalli, 27 Temelin).
All. Mutti.
Cronanca:
Nonostante i beceri cori della curva
A ("Se non vincete, vi massacriamo"), nonostante le
reiterate contestazioni del proprio pubblico, la giornata è
favorevole al Napoli che torna alla vittoria. E' vero, la salute
del grande ammalato è ancora malferma e quello di oggi
è soltanto un brodino caldo. Ma è anche vero che
in certi momenti quel che conta è soprattutto muovere la
classifica ed il modo in cui ciò avviene ha, in fondo,
un' importanza relativa. Il Messina, invece, trova una battuta
d'arresto che, francamente, data la caratura dell' avversario,
non si giustifica neppure con la necessità, da parte di
Mutti, di dover schierare una formazione largamente rimaneggiata.
Si può dire senz' altro che la rabbia e l' ira funesta
dei tifosi (lo stesso gruppo del quale, presumibilmente, fanno
parte gli individui mascherati che martedì scorso hanno
affrontato in strada e minacciato Renato Olive, ha continuato
a riversare cori odiosi e fischi sugli azzurri per tutta la gara)
ha portato fortuna ai partenopei, i quali sono riusciti a trovare
sul campo una vittoria, senza meritarla granchè. Cosa che
in passato non era mai riuscita. E' anche vero che la squadra
di Simoni ha rischiato poco e che il Messina ha dato l'impressione
di accontentarsi del pareggio.
Ma è altresì vero che il ritorno in campo di Vidigal e, soprattutto di Savoldi (assente dalla gara d' andata con il Messina) hanno dato al Napoli uno spessore diverso. Il principale tra i punti deboli della squadra di Simoni, la scarsa incisività dell' attacco, si conferma per tutto il primo tempo.
Ma la situazione migliora notevolmente dopo l' ingresso di Savoldi, più veloce ed incisivo del compagno di reparto Dionigi.
La partita per tutta la prima parte è noiosa e scorre senza sussulti. Il Napoli non sa osare, il Messina non intende farlo.
I siciliani, con la difesa bloccata e solida ed il centrocampo che trova facilmente le misure e le geometrie, nonostante le novità del rientro di Campolo e del debutto di Giampà, potrebbero dedicarsi con un pò di buona volontà in più al gioco d' attacco; ma la squadra siciliana sembra bloccata e titubante. Nella ripresa, grazie e Savoldi, il Napoli è più tonico ed incisivo. Il gol della vittoria giunge al 26' in maniera un pò casuale. Zamboni prende la mira e da una trentina di metri fa partire un gran tiro, deviato da Aronica che spiazza Storari.
A questo punto Mutti getta nella mischia Sosa e Guzman, ma è troppo tardi. Simoni, dal canto suo, rinforza la retroguardia con Del Grosso ed il Napoli non ha più grosse difficoltà ad agguantare una preziosissima vittoria.
Da sottolineare, nel contesto del comportamento indecente dei tifosi della curva A, che hanno continuato a riservare cori minacciosi verso i giocatori del Napoli anche mentre questi si abbracciavano in campo dopo il gol di Zamboni. Uno spettacolo indegno.