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Belardi,
Accursi, Mora, Gatti, Scarlato, Ignoffo, Abate (32´st. Corneliusson),
Corrent, Berrettoni (34´st Sosa), Varricchio, Toledo (14´st.
Montervino). A disp.: Gianello, Savino, Montesanto, Leandro. All:
Ventura
SAMBENEDETTESE Spadavechia, Taccucci, Colonnello, Amodio, Zanetti, Femiano, Tedoldi, Cigarini, Vidallè (27´st Gutierrez), Boglialino, Martini (41´st Favaro). A disp.: Di Dio, Gazzola, Irace, Corvali, Chiurlato. All.: Ballardini
Cronanca:
Da www.tele5napoli.com
NAPOLI - Un gol e mezzo di un difensore, Ignoffo, fa tornare
il sorriso al Napoli e regala una vittoria attesa ormai da diverso
tempo. Il calciatore siciliano grazie alle realizzazioni odierne,
tocca quota tre gol e raggiunge Varricchio nella classifica
marcatori della squadra. Contro la Sambenedettese Ventura
deve rinunciare a Terzi e Bonomi, recupera a pieno
regime Abate, in dubbio sino alla vigilia, e in parte Sosa,
che porta con sé in panchina. La prima frazione di gioco
è di una noia mortale. Portieri inoperosi e protagonisti
in campo incapaci di costruire azioni degne di nota. Morale: taccuino
desolatamente vuoto e spettatori infreddoliti. Al 9´ Varricchio
spizza per Berrettoni che tenta la girata dal limite dell´area.
La conclusione è debole e si perde lontano dalla porta
difesa da Spadavecchia. La partita non decolla. Sia gli
azzurri che i marchigiani non riescono a produrre azioni da rete.
La sfera circola prevalente mente a centrocampo, e se è
la squadra di Ventura a tentare di imbastire qualche iniziativa
mirata a sbloccare il risultato, lo si deve esclusivamente alla
buona prova di Abate, che sulla fascia sinistra della Sambenedettese
fa il bello e il cattivo tempo. Il giovane, ex Milan è
l´unico in grado di saltare l´uomo e di servire i
compagni appostati in area. La seconda ed unica "emozione"
del primo tempo porta la firma dell´argentino Vidallè,
che tenta di impensierire con una semigirata dal limite Belardi,
ma il tocco è debole e poco preciso. Nella ripresa è
tutt´altro lo spartito e la musica che viene offerto al
pubblico di casa del San Paolo e alla numerosa rappresentanza
di tifosi ospiti giunti a Napoli dalle Marche. Il merito spetta
rigorosamente al Napoli che da luogo a 50 minuti generosi, costringendo
la Sambenedettese ad arretrare il baricentro nella propria area
proprio per cercare di conquistare l´intera posta in palio.
Abate passa a sinistra, mentre Toledo, evanescente
al pari di Berrettoni, si sposta sulla fascia opposta.
Ballardini imita il collega invertendo la posizione di
Martini e Tedoldi. Al 7´, sugli sviluppi di
un calcio d´angolo Scarlato fa da torre per Varricchio,
che dal lato sinistro dei sedici metri coglie l´esterno
della rete. Montervino, intanto, entra sul terreno di gioco
in luogo di Toledo. Passa un minuto e inaspettatamente
Boglialino porta in vantaggio la Samb. L´uruguaiano,
una spanna superiore ai suoi compagni, trova il varco giusto tra
le larghe maglie della difesa napoletana e batte di sinistro Belardi,
che nell´occasione si fa trovare impreparato e fuori posizione.
La replica del Napoli non si fa attendere e alla prima occasione
buona, siamo al 17´, Ignoffo, appostato sul secondo
palo, di testa indirizza nella porta sguarnita un cross dalla
bandierina sfuggito precedentemente a Corrent. La Samb
accusa il colpo, anche se al 24´ Boglialino, ancora
lui, scarica un diagonale rasoterra che attraversa tutto lo specchio
della porta di Belardi e va a morire sul fondo. Ma è
solo un fuoco di paglia, perché è il Napoli a recitare
il ruolo di protagonista della sfida. Gli azzurri collezionano
angoli su angoli e mettono alle corde il pacchetto arretrato rossoblu.
Tra il 25´ e il 28´ per ben tre volte la formazione
di Ventura va vicinissima al gol del raddoppio: con Abate
prima (tiro a giro che impegna Spadavecchia) e con Berrettoni
poi in due circostanze (nella prima la punta viene anticipata
al momento della conclusione ravvicinata da Femiano; nella
seconda si vede ribattere sulla linea di porta da Taccucci
un bel colpo di testa indirizzato all´incrocio sul primo
palo). Nelle fila degli abruzzesi, intanto, Gutierrez sostituisce
l´argentino Vidallè. La risposta di Ventura è
tutta nel cambio tra Abate e Corneliusson, che tifosi e addetti
ai lavori gradiscono poco, e successivamente con quella tra Berrettoni
e Sosa. La Sambenedettese è in grandissima difficoltà.
Il Napoli capisce che può e deve puntare al successo finale
e pigia il piede sull´acceleratore. A quattro minuti dalla
fine un episodio che se non cambia le sorti del match è
certamente singolare: Favaro, a distanza di pochi secondi
dal suo ingresso in campo al posto di Martini, si vede
espellere dall´arbitro per un´entrata da tergo ai
danni di Gatti. Si entra nel recupero (5 i minuti concessi).
Nel primo di essi Sosa schiaccia di testa su invito di
Mora, ma Spadavecchia compie un miracolo vero e
proprio alzando sopra la traversa il pallone destinato nel sacco.
Sul seguente tiro dalla bandierina Ignoffo riceve la sfera
e lascia partire un sinistro che incoccia la gamba di un difensore
avversario, spiazza il portiere rossoblu e finisce la sua corsa
in rete. Esplode la gioia dei calciatori azzurri e dei supporters
partenopei a cui fa da contraltare la disperazione dei giocatori
e dei tifosi marchigiani, quest´ultimi assiepati in tribuna
laterale A. Il Napoli resiste al ritorno prevedibile del team
di Ballardini sino al triplice fischio finale e trova un
successo che gli permette di recuperare posizioni importanti in
classifica e di guardare al futuro con maggiore fiducia.