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Gianello, Grava, Bonomi, Montervino, Terzi, Ignoffo, Fontana, Consonni (20´ st Corrent), Calaiò (31´ st Sosa),Capparella (1´ st Abate), Pià. A disp.: Renard, Mora, Gatti, Montesanto. All.: Reja
SPAL Pierobon, Macchia, Aurellio, Pirri (49´
st D´Angelo), Fedeli, Sadotti, La Canna, Valeri, Selva,
Altobelli (24´ st Apa), Berrettoni (22´ st De
Franceschi). A disp.: Lorenzini, Ceravolo, Magri, D´Angelo,
Apa, De Francesco, Villa. All.: Allegri
Cronanca:
NAPOLI - La tanto temuta sosta ha portato bene. Dopo il ko patito
nel derby al Partenio, il Napoli riprende la marcia play-off superando
la Spal. Lo fa
alla fine di una partita sofferta, spigolosa, condita da un primo
tempo noioso e da una ripresa pirotecnica. Due rigori sbagliati,
dall´una e dall´altra
parte, tanto nervosismo (8 in tutto gli ammoniti), forse per tre
punti che man mano che il tempo passava sembravano svanire. Se
ciò non è accaduto lo si deve al Pampa Sosa,
che a meno di un quarto d´ora dalla fine e a soli 18 secondi
dal suo ingresso in campo, ha levato le fatidiche castagne dal
fuoco regalando a se stesso il sesto gol stagionale e agli azzurri
un successo che, anche grazie al pareggio della Reggiana nel match
con l´Avellino, li
riporta ad occupare il terzo posto in classifica. Consonni
e Montervino tornano a disposizione di Reja, che
contro i romagnoli non cambia modulo
(nei giorni scorsi si era paventata l´ipotesi che l´allenatore
goriziano optasse per 4-2-3-1 stile Real Madrid) e sostituisce
al centro della difesa Scarlato, fermato in settimana dal
giudice sportivo, con Terzi. In avanti il tridente composto
da Capparella, Calaiò e Pià.
Turno di riposo per Abate che siede in panchina. Al San
Paolo torna Emanuele Berrettoni nelle vesti di ex. Ma tra
gli ex della gara figurano anche Consonni, lo stesso Edy
Reja. e il tecnico spallino Massimiliano Allegri, (la
sua esperienza all´ombra del Vesuvio nel 1997-98 coincise
con la retrocessione in serie B), che ripropone lo stesso schieramento
(4-4-2) e la stessa squadra che due settimane fa ha battuto in
casa la Fermana, meno gli squalificati Milana e Cavallo.
La cronaca. Al 13´ Ignoffo svetta in area, colpisce la sfera di testa sotto misura, libera in angolo la difesa spallina. Su capovolgimento di fronte Sella tenta il pallonetto di testa, ma Gianello non si lascia sorprendere, arretra di qualche passo e smanaccia sopra la traversa. La Spal gioca bene, Pirri è la mente dei suoi e ispira tutte le manovre offensive. La squadra di Allegri crea diversi pericoli a dimostrazione che non nutre alcun timore reverenziale nei confronti degli azzurri. Azzurri che, invece, faticano a costruire gioco. Fontana non appare in giornata e i compagni sbagliano a cercarlo sempre e comunque. Anche Capparella, che nei piani di Reja dovrebbe fare la spola tra la linea offensiva e quella di centrocampo, appare fuori forma, quasi svogliato. E così il Napoli va avanti a sprazzi nella speranza di trovare improvvisamente l´occasione per sbloccare il risultato. Al 26´ su una punizione battuta da Fontana, Calaiò sfiora la palla che si perde di poco sul fondo vicino al palo alla destra di Pierobon. Al 26´ il direttore di gara alza il cartellino giallo sotto il naso di Ignoffo, reo di un fallo nei pressi dell´area azzurra. Diffidato, il difensore siciliano sarà costretto a saltare per squalifica la trasferta di Chieti. Nel giro di cinque minuti il Napoli va vicino al gol del vantaggio con Calaiò per due volte e con Pià, ma errori di mira e prodezze di Pierobon evitano la capitolazione dei romagnoli. La prima frazione di gioco, a tratti nervosa (ben tre gli ammoniti nella prima mezzora), si chiude con una parata a terra di Gianello dopo un calcio di punizione calciato da Sadotti dal limite della 16 metri.
La ripresa è tutta da raccontare. Nel Napoli che ritorna in campo dopo l´intervallo non c´è più Capparella. Al suo posto, infatti fa il suo ingresso Abate, che regala numeri e accelerazioni sulla fascia destra. Pronti via e Calaiò viene strattonato in area da Fedeli. Lops lascia proseguire tra le proteste, specie quelle di Montervino, che viene ammonito. Al 10´ La Canna libera in verticale Berrettoni davanti a Gianello, che respinge in uscita il tiro a botta sicura dell´ex azzurro. La Spal risponde colpo su colpo alla squadra di Reja, che forse commette un solo errore: quello di attaccare a pieno organico e di allungarsi, consentendo ai romagnoli di trovare ampi spazi in contropiede. In uno dei tanti, ispirato dal solito Pirri (siamo al 15´), dalla sinistra giunge un traversone basso nell´area napoletana, ma per fortuna né Berrettoni, né La Canna, che colpisce l´esterno della rete, sanno approfittarne. Tra il 20´ e il 25´ va in scena il valzer delle sostituzioni. Nel Napoli esce uno spento Consonni per fare spazio a Corrent; nella Spal Apa e De Franceschi surrogano Altobelli e Berrettoni. Passano pochi secondi e gli azzurri vanno davvero vicinissimi al vantaggio. Sotto la porta di Pierbon si crea una grande mischia, Grava, Caliaiò e Pià le provano tutte, ma non riescono a centrare il bersaglio. Sull´azione seguente Fedeli non trova di meglio che atterrare Calaio appena entrato in area, costringendo l´arbitro a decretare il rigore. Sul dischetto si presenta Fontana, che, però, si fa respingere il tiro da Pierobon. Cala il gelo sugli spalti del San Paolo. Il Napoli non demorde, però, e continua ad attaccare. Al 27´ ci si mette anche la sfortuna: Pierobon arriva in ritardo su un traversone di Montervino, la palla giunge tra i piedi di Corrent che calcia a rete, un difensore spallino si trova sulla traiettoria e l´occasione sfuma. Al 31´ esce Calaiò sostituito da Sosa. Passano 18 secondi e l´argentino insacca alle spalle di Pierobon raccogliendo un bell´assist di Pià dalla destra. L´innesto del Pampa si rivela ancora una volta vincente. Stessa cosa accade a Padova col Cittadella. Ma non è finita qui. La Spal non si arrende e attacca alla ricerca disperata del pareggio. L´occasione capita al 42´: Montervino, in chiusura su De Francesco, tocca la sfera col braccio in piena area. Lops non ha dubbi e fischia il rigore. Selva imita Calaiò e si fa parare la conclusione da Gianello. Dopo 5 interminabili minuti di recupero arriva il triplice fischio e comincia la festa azzurra in campo e sugli spalti. Ora il Napoli è atteso al varco da due trasferte consecutive. La prima tra sette giorni a Chieti, la seconda il 13 marzo a Benevento. Entrambi i test dovrebbero essere alla portata degli azzurri. E 6 punti su 6 rappresenterebbero un ottimo viatico nella corsa alla definitiva griglia dei play-off. (Articolo di Diego Locoratolo)