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(4-4-2): Iezzo; Grava, Romito, Giubilato (81' Briotti), Maldonado; Capparella, Amodio, Fontana (78' Gatti), Bogliacino; Calaiò (69' Montesanto), Sosa. (Gianello, Grieco, Vitale, Nappi). All. Reja
(4-4-1-1):
Maurantonio; Paris, Moresi, Bocchetti, Micco; Cini, Leone (78'
Carboni), Caremi, Armenise; Ventura (56' Correa); Di Gennaro.
(Venditti, Tersigni, Chiaromonte, Caponi, Aquino). All. Monaco
Cronanca:
NAPOLI - Con il minimo sforzo il Napoli rifila tre sberle (ma
potevano essere moltissime di più) al Lanciano ed archivia
un'annata strepitosa seppur in terza serie. Si congeda dal proprio
pubblico nel migliore dei modi: una prestazione d'alto livello
contro una squadra da trasferta, risultato mai in discussione
e soprattutto una sensazione di poter andare al gol ad ogni azione
condotta che sia in contropiede o attraverso una manovra ragionata.
Non c'è mai stata gara, anzi forse lo è stata solo
per 3', il tempo per 'El Pampa' di capitalizzare di testa
un cross di un motorino di nome Bogliacino. Gara in discesa,
ma in realtà lo sembrava anche prima del gol con i partenopei
scesi in campo convinti di far propria la gara. Il Lanciano dal
gol di Sosa in poi s'è arreso. Ma piuttosto è
stato costretto ad arrendersi. I ragazzi del comunque ottimo Monaco
speravano in un calo fisico visto che gli azzurri erano reduci
dalle fatiche di Frosinone, ma si sono ritrovati di fronte una
squadra al top con continui raddoppi, sovrapposizioni, e sempre
prima sui palloni vaganti. C'è tempo, però, anche
per due tentativi, gli unici della gara, per il Lanciano ma gettati
al vento da Di Gennaro presentato alla vigilia come il
classico spauracchio. Alla mezz'ora il Napoli decide di chiudere
la gara. Questa volta è Bogliacino a beneficiare
di un cross (uno dei tanti di Capparella), stop a seguire
e il portiere ospite nulla può su una conclusione forte
e precisa che s'insacca nell'angolino basso alla sua sinistra.
Qualche minuto dopo ha sui piedi Calaiò l'occasione
per triplicare ma si lascia ipnotizzare da Maurantonio
che al San Paolo ha dovuto fare gli straordinari a smanacciare
conclusioni in ripetizione con i suoi compagni della difesa in
balia degli esterni altissimi del Napoli.
Nella ripresa il Napoli entra in campo con la stessa determinazione
e neanche il tempo di avviare il cronometro che Calaiò
serve l'assist a Capparella che segna il suo primo
gol stagionale con un destro forte e preciso dopo uno stop da
manuale. Il Napoli da quel momento in poi sarà un continuo
imperversare dalle parti di Maurantonio che riuscirà
a salvare innumerevoli tentativi evitando di fatto un passivo
a dir poco roboante. La partita sembra avviarsi alla conclusione
sulla falsariga dei continui tentativi del Napoli verso la porta
ospite fino a quando si vede comparire Montesanto a bordo
campo pronto a fare il suo ingresso in campo: la lavagnetta dei
cambi indica il numero 11 di Calaiò e al San Paolo
i fischi piovono e si sentono, altroché. Tutta la squadra
si stava adoperando per portare al gol un Calaiò più
voglioso del solito ma ancora a secco dopo l'occasione divorata
nel primo tempo. Il bomber deve, quindi, lasciare il campo ed
è il solo del pacchetto avanzato a non aver segnato. C'è
tempo per constatare ancora un grande stato di forma di Fabio
Gatti (entrato per Fontana) che va vicino al gol in
due occasioni e quasi si strappa i capelli dopo averle fallite.
Nel finale infortunio anche per Giubilato (a quanto pare
abbastanza serio) ma al San Paolo nonostante il "caso-Calaiò"
è festa. Napoli che si sbarazza con una disinvoltura imbarazzante
del Lanciano e va ad aggiornare le statistiche incredibili del
reparto offensivo e difensivo di una squadra, ancora una volta,
di un altro pianeta o più semplicemente di un'altra...categoria.