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(4-4-2): Iezzo; Grava, Romito, Maldonado, Montervino; Capparella (25 st Lacrimini), Amodio, Fontana (45 st Gatti), Bogliacino; Calaiò (36 st Pià), Sosa. Non entrati Gianello, Nigro, Grieco, De Palma. Allenatore Reja.
(4-2-3-1): Cordaz; Nossa, Di Dio (28 st Orefice), Farina, Facci; Coppola, Vitiello (8 st Merito); DAlessandro, Biava, Alfageme (1 st Miftah); Giglio. Non entrati Furlan, Quintoni, Cocuzza, Mancino. Allenatore Ugolotti.
Cronanca:
Un Napoli lezioso, senza molte idee, ancora una volta involuto,
bruttino, stavolta riesce a centrare lobiettivo di portare
a casa la vittoria col minimo sforzo possibile: 1-0 allAcireale
al San Paolo, primato consolidato e girone di ritorno che, almeno
dal punto di vista dei numeri e della classifica, comincia nel
migliore dei modi.
Non ha soddisfatto invece neppure in questa circostanza il gioco
offerto dalla compagine di Reja, che ha sofferto da matti i raddoppi
a centrocampo di un avversario apparso più pimpante e meglio
messo atleticamente, pur se come al solito tecnicamente inferiore.
Anche un tantino supponente, il Napoli. E fortunato, visto che
gli ospiti hanno colpito una traversa nella ripresa ed impegnato
a più riprese severamente Iezzo. Si continua a storcere
il naso, insomma, allombra del Vesuvio. Ma si torna alla
vittoria dopo il mezzo passo falso interno di giovedì scorso
nel recupero col Grosseto. E, dati alla mano, non ci si può
affatto lamentare.
Ma ecco il match. In campo ci andava
un Napoli anomalo. Reja, come annunciato alla vigilia, lasciava
in panchina il neo acquisto Lacrimini per proporre Montervino
terzino sinistro. Così, insieme a Fontana (che, come il
capitano, rientrava da squalifica), in mediana trovava nuovamente
posto Amodio, mentre davanti toccava alla coppia Sosa-Calaiò,
con Pià tra le riserve.
LAcireale rispondeva con un 4-2-3-1 elastico, pronto a supportare
lunica punta (uno scatenato Giglio) con gli inserimenti
dei centrocampisti.
Era proprio lattaccante acese ad aprire le danze a pochi
secondi dal pronti-via: contropiede ficcante con Maldonado
fuori tempo e destro in diagonale dallarea piccola che esaltava
i riflessi di Iezzo. La replica, al 4, era affidata a Calaiò.
Il sinistro del bomber di Reja risultava però centrale.
Molliccio comunque il Napoli, che soffriva la superiorità
numerica degli avversari a centrocampo e la grande aggressività
degli ospiti. Le palle gol invece, evidenziavano una sorta di
sfida a due. Da una parte Calaiò, dallaltra un Giglio
in grande spolvero. Questultimo, al 6, girava di un
nulla a lato di testa una bella punizione di DAlessandro,
lazzurro si divorava invece un gol al 17, quando non
riusciva a sfruttare una palla vagante in area dopo un salvataggio
di Cordaz su testa di Sosa servito da Capparella. Un solo minuto
e controreplicava il solito Giglio: miracoloso Iezzo sulla girata
dal limite della punta siciliana. Palla in corner, sugli sviluppi
del quale i padroni di casa si salvavano con affanno dopo un mischione
in area e conclusione ravvicinata di Alfageme. Come spesso avviane
nel calcio, però, alla fine a segnare era la squadra che
stava soffrendo di più. Al 33 infatti uno spunto
sulla sinistra di Bogliacino veniva sfruttato a dovere da Sosa
(nella foto esulta dopo il gol): il Pampa (al quarto gol in campionato,
due in Coppa) anticipava di punta Di Dio e beffava Cordaz per
un 1-0 alquanto immeritato. Anche perché prima del duplice
fischio gli amaranto sfioravano ancora il gol (43) su punizione
tagliata da destra di DAlessandro che per pura casualità
nessun avanti ospite riusciva a deviare in rete.
Al rientro in campo Ugolotti tentava subito la carta per la rimonta: dentro Miftah (dalla spiccata vocazione offensiva) per Alfageme. Ma la prima occasione era di marca azzurra: sgroppata a sinistra di Montervino (7) e traversone sul quale Calaiò veniva anticipato di un soffio. Col passare del minuti la stanchezza faceva allentare il pressing ospite, il Napoli così poteva gestire con minori affanni il vantaggio, complice anche un avversario deficitario in fase di rifinitura, soprattutto. Al 14 era intanto Calaiò a mancare il tocco sotto a due passi da Cordaz, mentre un minuto dopo Merito provava la deviazione acrobatica su lancio proveniente dalle retrovie ma trovava pronto Iezzo. Intorno al 18 era invece Capparella ad avere due opportunità dal limite, ma in entrambi i casi veniva contrato dai difensori acesi. Al 25 Reja decideva che era il momento di far esordire Lacrimini: dentro lultimo arrivato, che si piazzava a sinistra, fuori Capparella, con Montervino che passava sullout destro della mediana. Poco prima della mezzora un bel botta e risposta: prima Sosa si presentava davanti al portiere avversario solissimo ma sprecava; quindi DAlessandro sinventava un pallonetto morbido da dentro larea che andava ad incocciare la traversa a Iezzo battuto. Era in pratica lultimo sussulto del match. Gli azzurri riuscivano fino al fischio di Zanzi a tenere lontano dalla propria area gli ospiti e a scacciare i fantasmi del finale col Grosseto.
La marcia verso la B, pur storcendo il
naso, continua. Prossima tappa Massa Carrara, contro una delle
migliori formazioni viste allopera contro il Napoli. Probabilmente
sarà necessario fare qualcosina in più del compitino.
E Reja lo sa.
(quesse)