|
(4-4-2) Bassi 6.5; Coppola 6, Tricoli 6, Garaffoni 6, Fiasconi 6; Chadi 6.5 (31' st Botteghi 6), Consumi 6, Vagnati 7, Bischeri 6.5 (49' st Baldanzeddu sv); Cecchini 6 (28' st Dobrijevic sv), Rossi 6. (Nicastro, Mariotti, Mantelli, Frati). All. D'Arrigo 6.5.
(4-4-2) Iezzo 6, Grava 6.5 (38' st Grieco), Montervino 5.5, Maldonado 5.5, Romito 5.5, Amodio 5.5 (1' st Cupi 6), Fontana 5.5, Capparella 6 (17' st Pià 6), Bogliacino 5.5, Calaiò 5.5, Sosa 5. (Gianello, Lacrimini, Montesanto, De Palma). All. Reja 4,5.
Cronanca:
NAPOLI - Si sapeva che la trasferta di Massa nascondeva numerose
insidie ed era tutt'altro che agevole, tant'è che la squadra
ospite scesa in campo al posto del vero Napoli se ne ritorna a
casa con una sconfitta senza attenuanti se non quella di non essere
mai scesa in campo. Al "Degli Oliveti" un Napoli irriconoscibile,
mancante del cuore che lo contraddistingue, non può nulla
contro una Massese organizzata e fortunata a concretizzare l'unica
occasione a disposizione. Reja conferma il 4-4-2 con Montervino
ancora nelle vesti di terzino sinistro permettendo ad Amodio di
giocare in coppia con Fontana. 4-4-2 anche per D'Arrigo
con il gioiellino Bischeri largo a sinistra. La partita
inizia, ma senza il Napoli. L'incubo diventa realtà: l'agilità
di Bischeri, le geometrie di Chadi, la corsa di
Consumi, ma soprattutto il gol della carriera di Vagnati:
Maldonado di testa cerca di rinviare anticipando il proprio
avversario ma fornisce involontariamente un assist a Vagnati
che si coordina e batte con una rovesciata sensazionale Iezzo
che tocca il pallone ma che si deposita in rete. In realtà
il Napoli aveva avuto anche alcune occasioni dalla distanza o
in situazioni di mischia, ma la poca determinazione degli azzurri
aveva permesso ai locali di prendere coraggio. Dopo una strana
punizione di Fontana che colpisce l'incrocio dei pali si
chiude forse il più brutto primo tempo del Napoli da quando
milita in serie C. Nella ripresa gli azzurri cercano di dare la
scossa alla partita, ma questa volta è Reja a complicare
la vita ai suoi stessi ragazzi. Sotto di una rete e in una situazione
critica riporta Montervino (l'unico a salvarsi fino a quel
momento) in mezzo al campo al fianco di Fontana poichè
sostituisce Amodio con Cupi che va a sistemarsi
a sinistra. Un jolly difensivo s'era detto (inizialmente ricambio
di Grava) dal tecnico e dal dg (lasciando stare l'inattività
del giocatore pressochè annuale) ma non che avrebbe giocato
anche a sinistra nel ruolo dove è stato acquistato Lacrimini.
"Per far entrare Lacrimini a quel punto avrei dovuto
sostituire Bogliacino" dichiarerà il tecnico
nel post-partita. Sta di fatto che il Napoli resta con quattro
difensori (nessuno di spinta) con la Massese tutta rintanata nella
propria metà campo. Dieci giocatori dietro la linea del
pallone, con i quattro difensori partenopei con il solo Cecchini.
Il Napoli fa fatica e Reja inserisce Pià
per Capparella non cambiando praticamente nulla. Ci prova
Calaiò di testa ma Bassi c'è, al 30'
st è ancora Calaiò che però non può
coordinarsi al meglio per battere sottoporta il portiere locale.
Reja soltanto al 38' st decide a far entrare in campo Grieco
(l'ultimo giocatore offensivo) al posto finalmente di un difensore,
Grava. E' proprio il napoletano Grieco ad andare
prima ad una conclusione di poco a lato e poi a provarci ancora
in scivolata ma notando la parata dell'estremo difensore. C'è
tempo però ancora per un rigore negato a Cupi (ammonito
per simulazione) che aveva superato il diretto avversario che
poi non gli aveva permesso di continuare la sua corsa, e nell'ultimo
dei sei minuti di recupero l'ultimo sussulto di Pià
che viene anticipato dal portiere Bassi. Un Napoli
stanco sia emotivamente che fisicamente (e messo in campo peggio),
con un campionato tutt'altro che conquistato, raccoglie la seconda
(questa volta meritata) sconfitta stagionale. Articolo di Antonio
Gaito