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(3-4-3): Iezzo, P. Cannavaro, Maldonado, Domizzi, Garics, Dalla Bona (Amodio dal 42' s.t.), Bogliacino (Montervino dal 32' s.t.), Grava, De Zerbi, Bucchi (Pià dal 17' s.t.), Calaiò. (22 Gianello, 23 Giubilato, 7 Trotta, 9 Sosa). All.: Reja.
(4-4-2): Soviero, Borghetti, Alioui, Rossi, Bonomi, Cariello (Plasmati dal 12' s.t.), Cardinale, Gentile, Galardo (Petrilli dal 37' s.t.), Lopez (Vallone dal 20' s.t.), Palmieri. (1 Padelli, 6 Figliomeni, 7 Piocelle, 23 Fumasoli). All.: Gustinetti.
Cronanca:
Il Napoli si trasforma e vince. Basta un gol del solito, scatenato
Calaiò al 9 del primo tempo per avere ragione
di un Crotone generoso, volitivo, ma con troppe assenze per poter
impensierire davvero la squadra partenopea. Un Napoli che non
dilaga, ma che stavolta amministra bene il vantaggio e non rischia
praticamente mai.
Reja cambia tutto: spinto dal gioco poco brillante della
sua squadra negli ultimi tempi, dallumore di De Laurentiis
e dei tifosi (Reja si comm a tombola:
dai i numeri, lo striscione più simpatico del San
Paolo) il tecnico friulano passa al 3-4-3. Lintento era
soprattutto di recuperare i gol di Cristian Bucchi, mettendogli
a disposizione un numero maggiore di cross dalle fasce. Ma questo
obiettivo, purtroppo per Reja, fallisce. Gustinetti invece
è alle prese con i tanti infortuni, anche importanti: Giampaolo,
Sedivec, Nanni e Maietta. Il Crotone si schiera con una sola punta
di ruolo, Dante Lopez, supportato da Palmieri. Le assenze sono
troppo pesanti e la squadra calabrese nonostante la sua generosità
non riesce quasi mai a creare grandi pericoli alla porta di Iezzo,
mai impegnato nel primo tempo.
Dopo i primi minuti di studio, il Napoli
passa e dà ragione al suo allenatore. Sono proprio De
Zerbi e Calaiò che si intendono a meraviglia
e seminano il panico nellarea del Crotone. Lazione
sulla sinistra è del fantasista ex Catania, il cross sul
secondo palo è di quelli al bacio e Calaiò
ha tutto il tempo di fare rimbalzare la palla e di testa confezionare
un pallonetto che beffa Soviero. Napoli in vantaggio e partita
sul velluto. Anche se nel tridente schierato da Reja cè
una stella che non partecipa: proprio quel Cristian Bucchi
per il quale lallenatore ha cambiato modulo. Lattaccante
non riesce a tornare il goleador di sempre e sembra estraneo alla
manovra. Stavolta qualche buon cross arriva pure in area, ma lui
non è mai puntuale allappuntamento. Da parte sua
il Crotone si impegna anche, ma la sua generosità non porta
alcun frutto. Da segnalare limpegno di Cariello e la pericolosità
di Dante Lopez, ma anche il giovane Petrilli che nella ripresa
si dà molto da fare. Daltronde è un Napoli
che in fase difensiva non rischia niente, sulle fasce crea di
più, anche se probabilmente non ancora quanto vorrebbe
Reja. Dalla Bona e Bogliacino riescono a
fare buona diga a centrocampo. Ma sono De Zerbi e Calaiò
a dare la qualità decisiva: i due si intendono, si
cercano, si trovano. Con un numero maggiore di palle che arrivano
per gli attaccanti, anche Bucchi tornerà quello
di un tempo.
La ripresa scivola via senza troppe emozioni, tranne un paio di
fuorigioco che non cerano fischiati a Calaiò,
alcune buone trame tentate da Pià, subentrato proprio
a Bucchi, i soliti dialoghi tra De Zerbi e Calaiò.
Il Napoli gioca anche meglio perché il Crotone ci prova
di più e allora si aprono anche spazi per gli azzurri.
Al 14 arriva anche il primo tiro in porta della squadra
di Gustinetti. Bella iniziativa di Dante Lopez, il più
pericoloso dei suoi, che semina due difensori e conclude verso
la porta di Iezzo, bravo a respingere.
È una sola fiammata. Il Crotone si spegne lì, e
poi con luscita delluruguaiano. Il Napoli si porta
al secondo posto in solitaria, alle spalle del super Genoa. E
sabato prossimo a Bergamo contro lAlbinoLeffe vuole continuare
a far punti anche in trasferta.
Calaiò (3) Grava (1) Dalla Bona (1) Cannavaro (1) De Zerbi (1) |
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