|
|||||||||||||||||||||||||||||||
|
(4-2-3-1):
Zancopè; Martinelli, Pesoli, Fissore, Nastos (dal 37
s.t. Pietribiasi); Rigoni, Helguera (dal 20 s.t. Paonessa);
Raimondi, Cavalli, Padoin; Schwoch. (Sterchele, Viskovic, Vitiello,
Crovari, Vailatti). Allenatore: Gregucci.
:(4-3-1-2): Iezzo; Grava, Cannavaro, Domizzi, Savini; Montervino (dal 27 s.t. Trotta), Gatti, Bogliacino; De Zerbi (dal 45 s.t. Maldonado); Bucchi, Calaiò (dal 35 s.t. Giubilato). (Gianello, Capparella, Pià, Sosa.). Allenatore: Reja.
Cronaca:
VICENZA, 13 ottobre 2006 - Vicino all'impresa, il Napoli
perde il controllo dei nervi e getta al vento una vittoria a Vicenza
che l'avrebbe catapultato al primo posto solitario della classifica,
ma che non avrebbe meritato. Al Menti finisce 1-1 e la squadra
di Reja, nell'anticipo della settima giornata, si deve
quindi accontentare di un punto che lo porta ad appaiare il Genoa
in vetta alla graduatoria. Partita scorbutica per gli azzurri
che subiscono il gioco dei padroni di casa, ma passano con Calaiò
nel primo tempo. All'88' Savini perde la testa e viene espulso;
in superiorità numerica il Vicenza agguanta subito il pari
con Cavalli. Giusto così e grande segnale per i veneti
che sembrano avere intrapreso la strada giusta e soprattutto chiuso
il filotto negativo di tre sconfitte interne consecutive.
Il Vicenza formato Gregucci sembra avere sette vite rispetto a
quello battuto un turno fa a Mantova; sconfitta che è costata
la panchina a Camolese. Contro il Napoli il tecnico oppone agli
azzurri di Reja un solido 4-4-2, con l'unica variante del
greco Nastos al posto di Viskovic. Dal suo canto l'allenatore
partenopeo propone una sorta di tridente, con De Zerbi,
Calaiò e Bucchi, mossa che dura poco, perché
nell'organizzata difesa di casa, il rischio di pestarsi piedi
è costante. Tra i tre a fare la differenza è il
solo Calaiò; Bucchi, defilato e poco servito,
è evanescente. De Zerbi poco ispirato.
Gioca bene il Vicenza, determinato e aggressivo, abile a sfruttare
la velocità dei suoi esterrni e un pressing che non dà
tregua alla difesa del Napoli. Monotono e poco proficuo il gioco
dei campani. Il copione è sempre lo stesso: lanci lunghi
per gli attaccanti che fanno poco movimento, imbrigliati dall'implacabile
marcature dei quattro difensori vicentini. Eppure è il
Napoli a sfiorare il gol con un tocco di Calaiò
dal limite, deviato in angolo di Zancopè. E' la prova generale
del gol: lancio perfetto di Savini che pesca Calaiò
sul filo del fuorigioco. L'attaccante cerca la soluzione più
difficile, evitando Zancopè in uscita e infilando con un
morbido rasoterra.
Il Vicenza non merita lo svantaggio e lo dice a caratteri cubitali
con una partenza nel secondo tempo che impegna duramente il Napoli.
Iezzo nello spazio di pochi secondi dice di no a Schwoch,
Padoin e Rigoni. Ma se nel gioco la squadra di Gregucci mostra
più idee del Napoli, in fase conclusiva lascia a desiderare.
In ogni caso per gli azzurri è una serata da dimenticare.
E poiché Gregucci ci crede, toglie Helguera per Paonessa,
giovane di belle speranze, che regala fantasia al Vicenza. Tiene
la difesa del Napoli, anche se soffre a dismisura. Soprattutto
dopo l'uscita di Montervino che lascia il posto a Trotta
per infortunio. Iezzo, che ne eredita la fascia di capitano,
salva ancora su Schwoch, meritandosi la palma del migliore al
pari di Calaiò che Reja sostituisce con Giubilato.
Mossa legittima per coprirsi di più. Gregucci invece passa
al tridente, con Pietribiasi al posto di Nastos, e Trotta
e Bogliacino esterni di centrocampo per il rush finale
Pressato, schiacciato nella sua trequarti, il Napoli proprio allo
scadere perde la testa. Soprattutto Savini che viene espulso
dopo una rissa e qualche parola di troppo al guardalinee. E' il
rosso che coincide con lo splendido pareggio di Cavalli. Meritato.
Dopo tre ko consecutive al Menti, il Vicenza vede un po' di luce.
gasport
Grava (1) Dalla Bona (1) Calaiò (2) Cannavaro (1) De Zerbi (1) |
|||||||||