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(3-4-3):Rubinho; Bega, De Rosa (Galeoto dal 1 s.t.), Masiello; Rossi, Milanetto (dal 32 s.t. Adailton), Coppola (dal 31 p.t. Juric), Fabiano; Leon, Greco, Di Vaio. A disp.: Scarpi, Di Maio, Carobbio, Botta. All.: Gasperini.
(3-5-2):Iezzo; Grava, Cannavaro, Domizzi; Garics (dal 49 s.t. Giubilato), Montervino, Gatti (dal 20 s.t. Dalla Bona), Bogliacino, Savini; Sosa, Calaiò (dal 15 s.t. Pià). A disp.: Gianello, Rullo, De Zerbi, Bucchi. All. Reja.
Cronanca:
Non ci credeva nessuno, e invece è successo. Genoa e Napoli
salgono a braccetto in serie A come nel lontano 1962. E lo scontro
fratricida che avrebbe costretto una delle due a rimettersi in
gioco nei playoff si trasforma in una festa che durerà
tutta la notte.
COPIONE - Allinizio cè tensione. In campo e
in tribuna, dove basta una notizia (falsa) del vantaggio della
Triestina a Piacenza per scatenare un boato bipartisan, con maglie
azzurre e rossoblù che sintrecciano nel più
illusorio degli abbracci. Il primo attacco è del Genoa
ed era previsto, perché lo imponeva la classifica. Rossi
trova spazi a destra, specie quando in zona arretra pure Leon
per accompagnare lazione. Savini arranca ma non si
scompone, spalleggiato da Domizzi mentre il resto degli
azzurri affonda i cingoli nella propria metà campo per
ripartire in contropiede. Grava e Calaiò
pizzicano più volte i tre centrali rossoblù, che
sbandano quando in area cè da coprire su Sosa,
bravissimo a scegliere il tempo per lo stacco. Dalla testa del
Pampa arriva la traversa del 19; da Calaiò
unaltra palla gol pulita (tiro di poco oltre la traversa
al 25). E il momento migliore del Napoli, che
però non ne approfitta.
CAMBIO - La prima mossa la fa Gasperini. Non tanto per fermare
lemorragia a destra, ma per sostituire Coppola, infortunato,
con Juric. Un cambio non previsto, che però capovolge linerzia
della partita. In pochi minuti il Grifone guadagna equilibrio
e assesta un paio di colpi pericolosi. Iezzo si salva sulla
punizione di Leon e sul traversone basso di Masiello (su cui Di
Vaio e Leon arrivano insieme, ostacolandosi), poi si fa aiutare
dal palo quando De Rosa prova la deviazione su angolo.
EQUILIBRIO - Nellintervallo Gasperini è costretto
a togliere De Rosa, spostando Rossi in difesa con Galeoto esterno
a destra. Reja aspetta, conosce il suo avversario (lo ha
avuto come allievo a Pescara nel 1989) e alla fine ha ragione,
anche se il Genoa costruisce la migliore opportunità del
match (diagonale di Leon fuori di un soffio).
VIA RADIO - Da Piacenza arriva la notizia (stavolta fondata) del
pareggio che spedirebbe tutti in serie A. Poco prima Reja
aveva alzato il muro della diga, con Dalla Bona al posto
di Gatti, fiutando il pericolo. Ma la fiammata centrale
della ripresa, con Sosa ancora in versione albatros, si
affievolisce assecondando il flusso di informazioni via radio.
BRIVIDI - Negli ultimi 20 minuti Gasperini si gioca lasso.
Adailton si piazza a destra, con Greco in mezzo e Leon arretrato
di qualche metro. Comincia la fase peggiore per i tifosi, appesi
alle radioline e aggrappati ai rispettivi portieri. Rubinho è
strepitoso su Sosa (testa) e Bogliacino (sassata
sulla ribattuta). Iezzo si supera quando Leon lo chiama
da 25 metri con un tiro destinato a spegnersi sotto la traversa.
I secondi passano lenti, tutti attendono notizie da Piacenza.
E quando dallEmilia giunge finalmente lok, linvasione
di campo anticipa il fischio finale di Rocchi, costretto a far
sgombrare il campo per terminare regolarmente la partita. Un breve
(ed evitabile) intermezzo. Prima della festa sfrenata. (gazzetta.it Antonino Morici )
Bucchi (8) Bogliacino (6) De Zerbi (3) Cannavaro (2) Dalla Bona (3) Sosa (6) Grava (1) Domizzi (2) Maldonado (1) Pià (2) Montervino (1) Trotta (2) Autogol (1) |
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