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(3-4-1-2): Iezzo; Grava, P. Cannavaro, Domizzi; Garics, Montervino, Dalla Bona (19' st Amodio), Rullo; Bogliacino; Calaiò (27' st De Zerbi), Sosa (42' st Bucchi). (Gianello, Giubilato, Trotta, Pià). All. Reja
(3-5-2): Rosati; Arrieta, Polenghi, Schiavi; Angelo (1' st Tesser), Munari, Zanchetta, Diarra, Giuliatto; Caccavallo (14' st Vives), Valdes (27' st Tricarico). (Pavarini, Herzan, Vicentini, Vascak). All. Papadopulo
Cronanca:
Il Napoli vince ma i tre punti non bastano a garantirgli
ora la massima serie. Calaiò firma infatti l'1-0
contro il Lecce, in una gara sofferta ma ben giocata da entrambe
le squadre, ma il Piacenza passa a Vicenza e il Genoa perde a
Mantova e dunque i giochi restano aperti. Il verdetto è
rimandato a domenica prossima, quando il Napoli affronterà
proprio il Genoa a Marassi in una sfida al cardiopalma: ai partenopei
basterà il pari, i padroni di casa dovranno vincere.
SORPRESA DALLA BONA - Reja mischia le carte e manda
in campo Dalla Bona con Amodio in panchina e Bogliacino
al rientro dopo tre gare, Papadopulo invece conta le numerose
assenze e schiera la strana coppia d'attacco composta da Valdes
e Caccavallo. Il San Paolo, tutto esaurito, ribolle entusiasmo
e voglia di serie A, il Napoli si lascia trasportare dall'incoraggiamento
e interpreta un ottimo primo tempo, fatto di occasioni da rete,
gioco manovrato ma anche pazienza e raziocinio. Insomma, da squadra
matura per la A. Prove generali al 6', con Bogliacino che
sbaglia mira di testa da buona posizione su cross di Calaiò,
e vantaggio al 7', con Rullo nelle vesti di assist man
e Calaiò a buttarla dentro, con un colpo di testa
imprendibile per Rosati.
LA VITTORIA NON BASTA - Il Lecce riparte di slancio, con molto
cuore ma poca concretezza, il Napoli abbassa il ritmo e
ingabbia la partita in una rete di passaggi che possono improvvisamente
diventare pericolosi assist. Ma Rosati fa buona guardia, e il
raddoppio partenopeo non arriva. I primi 45' si chiudono così
col Napoli avanti, ma anche con due risultati di alterno
segno: il Piacenza perde ma il Rimini vince, e dunque nulla di
aritmetico è stato deciso. Anche se l'ultima sfida, domenica
prossima, fra Genoa e Napoli lascerebbe comunque intuire
il finale.
FUOCHI D'ARTIFICIO - La ripresa parte con Tesser al posto di Angelo,
nonchè le fiammate iniziali sotto porta di Schiavi e Bogliacino.
Ma il leccese sbaglia mira e sul colpo di testa ravvicinato del
partenopeo è bravissimo Rosati. Poi la gara torna nei binari
consueti: il Napoli controlla senza affanno, il Lecce spinge
ma fatica a pungere. Un copione che sta bene alla squadra di Reja,
soprattutto dopo l'arrivo della notizia, al 20', che la Triestina
ha trovato il pareggio col Rimini (mentre a Vicenza il Piacenza
fa 1-1, ma il risultato non guasta), e dunque per il Napoli
è serie A. Esce Calaiò in mezzo a un'ovazione,
entra De Zerbi. Ma per il Napoli ora più
che una partita è un rosario da snocciolare fino al fischio
finale con dolorosa lentezza. Chi non gioca rischia (traversa
di Arrieta al 31', pareggiata da Sosa al 33'), s'infuria
Reja, il countdown avanza, l'attesa cresce, il San Paolo
prima ribolle, poi ammutolisce, Sosa spreca la palla del
2-0. Ma sarebbe comunque inutile, perché il Piacenza vince
a Vicenza e poi addirittura il Genoa capitola a Mantova. E il
verdetto è rimandato all'ultimo atto.
Bucchi (8) Bogliacino (6) De Zerbi (3) Cannavaro (2) Dalla Bona (3) Sosa (6) Grava (1) Domizzi (2) Maldonado (1) Pià (2) Montervino (1) Trotta (2) Autogol (1) |
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