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(3-5-2): Iezzo; Santacroce, Cannavaro (19' s.t. Aronica), Contini; Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik, Vitale (1' s.t. Mannini); Lavezzi, Zalayeta (23' s.t. Denis). (Navarro, Montervino, Pazienza, Russotto). All. Reja. |
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(4-4-2): Manninger; Grygera, Knezevic, Chiellini, Molinaro (38' s.t. Giovinco); Salihamidzic, Poulsen (30' s.t. Ekdal), Marchisio, Nedved; Del Piero (26' s.t. De Ceglie), Amauri. (Chimenti, Ariaudo, Marchionni, Rossi). All. Ranieri.
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La cronaca: NAPOLI, 18 ottobre 2008 - Il Napoli batte la Juventus 2-1 e si installa per il momento in vetta alla classifica. Vince in rimonta, grazie ai gol di Hamsik e Lavezzi, i giocatori più tecnici a disposizione di Reja, che rispondono all'illusorio vantaggio di Amauri. Il Napoli si merita il successo perchè ci ha creduto sempre, anche quando era sotto, anche quando aveva pareggiato e poteva accontentarsi. Il Napoli batte la Juve come nella scorsa stagione, quando si impose 3-1, il 27 ottobre 2007. Ma stavolta non ci sono polemiche. Almeno non arbitrali. Ce ne saranno, forse, per il cambio De Ceglie per Del Piero di Ranieri, sull'1-1. La Juve non vince da 5 partite: tre pari e due sconfitte, in questo ordine. La partita di martedì con il Real Madrid è di quelle senza appello: un risultato positivo è d'obbligo.
EQUILIBRIO - I primi 45' sono equilibrati. Giocati a ritmo alto. Ma sono pasticciati, con azioni confuse da entrambe le parti. Tanti errori di misura, parecchio nervosismo. Anche se siamo solo alla settimana giornata, è già una partita fondamentale per due squadre che arrivano da qualche risultato da dimenticare. E allora la pressione gioca brutti scherzi. Manca lucidità. La Juve mette in mostra un Del Piero a tutto campo, che prende calcioni e punizioni. Proprio su calcio piazzato, da oltre 30 metri, chiama Iezzo alla parata. Per il resto Poulsen rischia il rosso per qualche entrata troppo pesante, e Amauri in avanti è poco assistito e non fa poi molto per farsi assistere. Il Napoli punge sulle fasce con Maggio, molto intraprendente, e Vitale. Di occasioni da gol ce n'è una per parte. Un sinistro di Poulsen colpisce per sbaglio Amauri, Iezzo è reattivo e para in angolo. Poi arriva il colpo di testa di Hamsik, sempre pericoloso quando si avvicina alla porta avversaria: Manninger para, ma in due tempi. Il portiere austriaco fa rimpiangere Buffon quando pasticcia su un cross di Vitale. All'intervallo è 0-0.
BOTTA E RISPOSTA - Al 16' la Juve va in vantaggio. Destro vincente al volo di Amauri sul cross dalla destra di Poulsen. Passano tre minuti, e il Napoli pareggia. Con Hamsik, di testa, sul cross dalla destra di Lavezzi. Due reti molto simili.
ALE FUORI - Il Napoli spinge. E allora Ranieri si copre. Con una sostituzione che farà discutere parecchio. Fuori Del Piero, dentro De Ceglie. Reja nel frattempo aveva inserito Denis per Zalayeta. Poi si fa male Poulsen, è il momento di Ekdal. La Juve aveva già dieci infortunati fuori.
LAVEZZI GOL - L'equilibrio lo rompe il gol di Lavezzi, che raccoglie un rinvio corto, sbagliato, di Knezevic e mette dentro sottomisura. La Juve ora sbanda. Barcolla. Il Napoli insiste. Prova a chiudere i conti. Sfiora il gol in contropiede con Denis, mentre la Juve prova a sfruttare l'ingresso tardivo di Giovinco e d'orgoglio si fa viva nel recupero, con Chiellini, dalle parti di Iezzo. Ma non basta. Vince il Napoli. E fa sognare la città. (Riccardo Pratesi - gazzetta.it)
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