La cronaca:
TORINO, 21 dicembre 2008 - Serviva una vittoria per chiudere l'anno con la speranza di un 2009 meno complicato. E il successo è arrivato, contro un Napoli che in trasferta (già 5 sconfitte) si conferma al di sotto delle aspettative, grazie al gol di Rolando Bianchi in apertura di secondo tempo. Un lampo in una partita brutta, indirizzata dalla parte della squadra più "affamata", che come premio mette la testa fuori dalla zona retrocessione.
EMERGENZA - Mai il Napoli aveva dovuto rinunciare nella stessa partita a Lavezzi e Hamsik. Raramente il Torino aveva chiesto a Pisano di giocare in mezzo alla difesa (solo a Catania e in casa con il Palermo). A pagare dazio, visto il risultato, è soprattutto la squadra di Reja, che comunque sembra mancare di più sotto il profilo della personalità. Il valore che esalta Dzemaili e Ogbonna.
CON ROSINA - Se il riferimento è la prima mezz'ora, la squadra che dimostra di essere più attrezzata è quella azzurra. Lo confermano la parata di Sereni sul missile di Pazienza e la qualità globale del gioco prodotto nella metà campo avversaria. Se invece si osserva con attenzione la parte centrale della partita, sono la grande occasione di Bianchi e l'ingresso di Rosina (al posto di Rubin) a rendere il Toro finalmente arrembante come chiedono i suoi tifosi.
VOLONTA' - Quando si entra nel vivo il Toro diventa più deciso. Bianchi, pescato da Ogbonna al 46', ha l'occasione per colpire ma per il gol deve aspettare l'aiuto di Rosina. L'1-0 nasce da un'azione di Dzemaili, che ha tutto il tempo di giocare la palla, e matura come una vetta conquistata a fatica: tocco di Amoruso per il fantasista: palo e ultimo tocco liberatorio di Bianchi.
SERENI RESISTE - Per Maggio è una giornataccia, senza Hamsik e Lavezzi viene a mancare l'imprevedibilità degli inserimenti e Reja si arrabbia chiedendo più cattiveria ai suoi giovani, che hanno evidentemente bisogno di un ulteriore salto di qualità per non perdere punti come questi lasciati a Torino. Con Russotto al posto di Pazienza ci sono tre punte vere in campo, poi cambiano anche gli esterni con Vitale a sinistra e Mannini spostato a destra. Gli effetti delle mosse del tecnico sono labili. Certo, almeno nel finale il Napoli ci mette un po' di cuore e Gargano e Vitale chiamano Sereni all'intervento. Tra gli attaccanti Denis è tra gli ultimi ad arrendersi, ma sbatte più volte su Ogbonna ed è questa l'immagine su cui il Toro chiude l'anno con un pizzico di tranquillità in più. (gazzetta.it - Antonino Morici)
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