|
(4-3-1-2): Navarro; Santacroce (21' st Maggio), Cannavaro, Contini, Aronica; Pazienza (28' st Russotto), Blasi, Bogliacino; Hamsik; Lavezzi, Zalayeta (26' st Denis). (Bucci, Rinaudo, Montervino, Pià). All. Reja.
|
|
|
|
(4-4-2): Muslera; Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Kolarov; Brocchi, Ledesma, Matuzalem (26' st De Silvestri), Foggia (18' st Mauri); Pandev, Zarate (11' st Rocchi). (Carrizo, Radu, Rozenhal, Manfredini). All. Rossi.
|
|
|
|
La cronaca:
La Lazio si impone 2-0 al S. Paolo, che alla fine contesta la squadra, grazie alla doppietta nella ripresa del suo centravanti, appena entrato in campo. Sempre più a rischio la posizione di Reja. Grave infortunio a Maggio
NAPOLI, 8 marzo 2009 - In poche settimane dalle stelle alle stalle. La stagione del Napoli si può riassumere in questo modo. I ragazzi di Reja cedono 2-0 al S. Paolo a una Lazio abile a sfruttare le occasioni avute e a colpire nel momento migliore per fiaccare il morale di una squadra che già veniva da un momento complicato. Che ne è stato del San Paolo fortino inespugnabile, che nelle prime 9 partite aveva registrato 8 vittorie e un pari (col Cagliari nel recupero) del Napoli? Ora i numeri sono impietosi: 2 punti nelle ultime nove giornate, con l'ultimo successo che risale all'11 gennaio (1-0 al Catania).
OBIETTIVI - Si affrontano due squadre per cui il campionato ha preso una piega strana: gli azzurri di Reja dopo un avvio di stagione entusiasmante in cui qualcuno, in maniera decisamente avventata, aveva anche accennato alla Champions League, sono alle prese con un'involuzione che rende utopistico persino parlare di Uefa. La Lazio, che ha delle qualità ma anche dei limiti, si aggrappa al ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus per dare senso a una stagione che non resterà comunque nella memoria dei suoi tifosi, anche se la zona Uefa ora dista slo quattro punti.
A SPRAZZI - La Lazio, forse temendo un calo fisico alla distanza dopo il grande sforzo di martedì scorso contro la Juve, vuole fare la partita all'inizio. Pandev è preferito a Rocchi e insieme a Foggia e Zarate si muove di continuo per non dare punti di riferimento. L'argentino va al tiro e crea per Brocchi, che però non arriva sul suo invito. Dall'altra parte Hamsik, sempre temibile anche se forse più prevedibile quando parte da trequartista, inventa per Lavezzi che esalta un Muslera sempre più sicuro da quando Rossi lo ha preferito a Carrizo. Zalayeta, lento e non al meglio, svetta due volte di testa ma non trova la porta. Il primo tempo, un po' deludente specie nella seconda parte, si chiude senza altri sussulti.
ORGOGLIO - Il Napoli parte meglio nella ripresa, anche perchè la Lazio sembra accusare la fatica. Muslera è attento su Hamisik e Aronica, ma la Lazio fatica ad uscire. Rossi corre ai ripari con Rocchi per Zarate.
INCONCEPIBILE - Proprio nel suo momento migliore, il Napoli trova però il modo di suicidarsi. Sul ribaltamento di gioco da parte di Foggia, tre difensori del Napoli, che erano saliti su una palla inattiva, si perdono proprio Rocchi, che è libero di farsi da solo l'intera metacampo e di trafiggere Navarro di destro. Gol incassati in maniera così superficiale si vedono di rado a questi livelli.
REAZIONE - Bogliacino prova subito a ristabilire la parità, ma il Napoli incassa un altro gol quando proprio non avrebbe dovuto. E' ancora Tommaso Rocchi, uomo dal senso del gol innato, a condannare il mai sicuro Navarro, con controllo dopo una respinta della difesa seguito da un sinistro a cui il portiere del Napoli non riesce a opporsi.
BUIO COMPLETO - Il S. Paolo subissa di fischi i cambi di Reja. Lavezzi e Hamsik provano a scuotere i suoi con una bella punizione, ma il morale della truppa è sotto i tacchi. La contestazione non risparmia nessuno in un finale di stagione che si avvia a concludersi nel peggiore dei modi. De Laurentiis non era neppure allo stadio. Forse è stato meglio così, visto che la posizione di Reja si fa sempre più traballante e anche eventuali dichiarazioni a caldo avrebbero potuto essere pesanti. E siccome le brutte notizie non vengono mai da sole, la stagione di Maggio rischia di essere già finita. Il centrocampista, infortunatosi nel finale, è stato sottoposto ai primi esami, che fanno pensare a una possibile rottura del legamento crociato. Domani altri accertamenti, ma se la diagnosi fosse confermata l'intervento sarebbe inevitabile, con i soliti cinque-sei mesi di stop. (gazzetta.it - Jacopo Gerna)
|
|
|