La cronaca:
Al San Paolo finisce 0-0 tra Napoli e i bergamaschi dopo una partita bruttissima, tra due squadre senza più grossi stimoli. Per l'ex c.t della Nazionale quarto pari in altrettante gare, mentre gli ospiti gestiscono la partita senza problemi
NAPOLI, 11 aprile 2009 - Non sempre un risultato è lo specchio di quanto si vede in campo. Invece lo 0-0 tra Napoli e Atalanta fotografa alla perfezione quello che è successo. Il nulla. Ritmi bassi, squadre spente e anche un po' demotivate, nessuna vera palla gol.
NESSUN OBIETTIVO - A otto giornate dal termine del campionato Napoli e Atalanta non hanno più nulla da chiedere a questa stagione. Gli azzurri hanno impostato un progetto a medio termine con Donadoni, che già lavora (e dovrà farlo molto...) per il prossimo anno. La squadra dovrà essere ritoccata, ma intanto l'ex c.t della Nazionale incassa il quarto pari in altrettante gare. I bergamaschi, raggiunta da tempo una salvezza strameritata e costruita tra le mura amiche, attendono di sapere se continueranno con Del Neri nel 2009/2010 e quale dei loro giocatori più importanti (Floccari?) saranno costretti a vendere.
NOIA ASSOLUTA - Il primo tempo dà ragione a chi ha sfruttato i 23 gradi di Napoli per andare a prendere il sole in spiaggia. L'Atalanta prova a fare la partita ma crea poco più di niente. Il Napoli, che nei piani dovrebbe sfruttare le ripartenze, ha troppo poco dai suoi uomini chiave e il taccuino dei primi 45' resta desolatamente vuoto.
HAMSIK NON C'E' - Donadoni in avvio di ripresa decide di inserire Datolo per un Hamsik troppo svogliato per essere vero. Gli azzurri non riescono ad avanzare con più convinzione, ma i risultati sono modesti. Del Neri ci prova con Doni per Plasmati, ma l'impressione è che i bergamaschi si accontentino di giocare (un po') meglio di una squadra che a inizio stagione in casa spaventava tutti. Tempi molto lontani. (gazzetta.it - Jacopo Gerna)
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