La cronaca:
NAPOLI, 30 gennaio 2010 - Una traversa clamorosa, un rigore reclamato e una partita molto grintosa non sono bastate al Napoli per conquistare altri tre punti preziosi nella sua rincorsa, per ora comunque felice, alla zona Champions League. Un Genoa più attento in difesa rispetto al solito, sacrificando qualcosa come spinta in avanti, è riuscito a chiudere indenne e portare a casa un punto prezioso. Ora gli uomini di Mazzarri hanno agganciato la Roma al terzo posto (38 punti contro i 40 del Milan appena sopra) ma con una gara in più. Il Genoa invece è salito a 32 lunghezze, una in meno della Juventus (che domani sfida la Lazio).
Pericoli - Il Napoli si è presentato nella formazione attesa, con Denis al posto dell'infortunato Lavezzi (che ha rinnovato il contratto fino al 2015). Nel Genoa il greco Papastathopoulos va in campo al posto di Juric. Il primo tempo è stato abbastanza equilibrato, ricco soprattutto di contrasti duri a centrocampo su un terreno allentato dalla pioggia di ieri e reso peggiore da un fitto acquazzone nei primi 20 minuti. Però le squadre hanno lottato senza risparmiarsi, non riuscendo però a produrre grosse occasioni. L'emozione più grande è arrivata al 44' grazie a una percussione di Cannavaro che, chiuso un triangolo, ha sprato un destro violento dal limite contro la traversa.
Tentativi - La ripresa è molto più vivace. Subito due occasioni per il Napoli (che perde Maggio infortunato, sostituito da Zuniga): una con Denis (para Amelia) e una con Hamsik (palo sfiorato). Poi Gasperini effettua un doppio cambio facendo entare Acquafresca e Sculli per Suazo e Palacio. Mazzarri risponde con Dossena per Grava.E l'equilibrio sembra ricomposto. Finchè al 19' c'è un episodio discusso: Hamsik crossa da sinistra e Dainelli tocca con una mano. Grandi proteste ma Morganti fa proseguire. La parte finale della gara è confusa: gli azzurri ci provano di più, il Genoa tenta qualche affondo velenoso. (Gianluca Gasparini - www.gazzetta.it)
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