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(3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, (22' st Zuniga), Cannavaro, Rinaudo (35' st Cigarini); Maggio, Pazienza (18' st Denis), Gargano, Aronica; Hamsik, Quagliarella; Lavezzi. (Iezzo, Rullo, Bogliacino, Hoffer). All.: Mazzarri.
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(3-5-2): Doni; Burdisso, Mexes, Juan; Motta, Taddei, De Rossi, Perrotta, Riise; Baptista (30' st Faty), Vucinic. (Lobont, Andreolli, Cassetti, Brighi, Cerci, Menez). All.: Ranieri.
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Cronaca:
I giallorossi subiscono il pari nel finale con un contestato rigore (fallo di mano di Mexes). La squadra di Ranieri avanti con un penalty di Baptista e una rete di Vucinic, poi il gol di Denis e il pari definitivo.
NAPOLI, 28 febbraio 2010 - E alla fine al San Paolo Napoli e Roma chiudono con un 2-2 che rispecchia l'andamento della gara, soprattutto di una ripresa che ha visto quattro gol e una valanga di emozioni. La squadra di Ranieri si porta sul 2-0 grazie al rigore realizzato da Baptista al 14' e alla rete di Vucinic al 20', ma il Napoli, galvanizzato dall'ingresso di Denis, non si demoralizza e trova il gol della speranza con lo stesso argentino al 30' e quello del pari allo scadere, con un penalty calciato con grande freddezza da Hamsik. Ranieri e Mazzarri confermano di saper solo pareggiare, quando si incontrano: oggi è successo per la sesta volta.
Roma con la difesa a tre - Ranieri gioca la carta a sorpresa e sceglie un'inedita difesa a tre, con Motta e Riise schierati sulla linea dei centrocampisti (Taddei, De Rossi e Perrotta gli altri tre). Davanti Baptista (Menez è in panchina febbricitante) e Vucinic surrogano ancora una volta Toni e Totti. Fuori anche Pizarro e Julio Sergio, che alla fine non ce la fa e non va nemmeno in panchina. Dall'altra parte Mazzarri schiera il Napoli previsto, con Lavezzi al rientro dopo 48 giorni di stop e Hamsik e Quagliarella a completare il reparto avanzato. Ne esce un primo tempo vivace ed equilibrato, contrassegnato da un avvio assai promettente: la prima occasione arriva dopo 6 minuti, con Doni che alza sopra la traversa un tiro-cross di Rinaudo. La Roma risponde cinque minuti più tardi, con De Sanctis che si oppone in due tempi a una conclusione di Vucinic. La Roma assorbe il nuovo modulo senza fatica apparente, è piuttosto il Napoli ad accusare qualche difficoltà in più, nella fase di impostazione della manovra. La gara scorre comunque su buoni ritmi, fra continui rovesciamenti di fronte e la sensazione che possa succedere qualcosa di grosso da un momento all'altro. E invece non solo non succede più nulla d'eclatante, ma col passare dei minuti le squadre s'aggrovigliano in un gioco appannato e sterile, fatto di poca profondità e molte (reciproche) stoppate sulla trequarti. Colpa e merito di un'accurata organizzazione di gioco, di una rigida impostazione tattica che non lascia sbavature e di un'attenzione maniacale al dettaglio. Con l'inconveniente che giocando entrambe le contendenti con quest'impostazione molto bloccata, la partita finisce con l'essere soffocata. Anche conclusioni e occasioni da gol si rarefanno. Fino al minuto 46', quando Maggio ha la palla buona ma di testa non trova lo specchio, a Doni battuto. E il primo tempo finisce a reti inviolate.
Quattro gol in 45' - Nella ripresa le squadre cercano di aprirsi qualche corridoio per arrivare in zona tiro, ma l'impresa è per entrambe molto difficoltosa. Soprattutto il Napoli appare in difficoltà nella fase di costruzione del gioco, la Roma si fa più attendista. La trappola scatta al minuto 13: Baptista scatta in area, Campagnaro lo stende. Lo stesso brasiliano, dal dischetto, spiazza De Sanctis di destro: al 14' Roma in vantaggio per 1-0. Due minuti più tardi Juan in area aggancia Quagliarella, che cade e attende il fischio di Rizzoli. L'arbitro, lontano dall'azione, arriva trafelato e fischia sì, ma segnalando una simulazione dell'attaccante del Napoli, che dunque viene anche ammonito. Il San Paolo contesta la decisione arbitrale, ma ormai il danno è fatto. Ma non è finita, perché Vucinic e Denis, entrato al 19' al posto di Pazienza, regalano altre emozioni: il montenegrino al 20' trova il suo sesto gol stagionale (il quinto nelle ultime 6 gare), l'argentino al 29' sfiora il gol di testa e al 30' lo trova, con un gran sinistro: è l'1-2 che riapre la partita. Il Napoli , che non segnava in casa dallo scorso 10 gennaio (e anche in quell'occasione segnò Denis) riparte a testa bassa, la Roma si mette in trincea, pronta però a innescare il contropiede. Al 44' Denis si conferma mossa vincente del match: l'attaccante aggancia in area un pallone che chiede solo di essere spedito in rete, Mexes tocca con un braccio, per Rizzoli stavolta è rigore. Al 45' Hamsik non sbaglia dal dischetto, e il Napoli celebra la sua rimonta. Con la Roma che dimostra di aver assorbito senza traumi l'eliminazione dall'Europa ma che deve accontentarsi del sedicesimo risultato utile, quando fino alla fine aveva cullato il sogno dell'ottava vittoria di fila. (gazzetta.it- Livia Taglioli)
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