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(3-4-2-1) De Sanctis; Grava, Cannavaro, Campagnaro; Maggio, Pazienza (dal 43' s.t. Bogliacino), Gargano, Zuniga (dal 12' s.t. Rinaudo); Hamsik (Cigarini dal 29' s.t.), Quagliarella; Lavezzi. (Gianello, Rullo, Aronica, Denis). All. Mazzarri. |
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CATANIA
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(4-3-3) Andujar; Bellusci, Silvestre, Spolli, Augustyn; Izco (dal 33' s.t. Morimoto), Biagianti, Ricchiuti (dal 22' s.t. Delvecchio); Martinez, Maxi Lopez, Mascara. (Kosicky, Terlizzi, Sciacca, Ledesma, Moretti). All. Mihajlovic. |
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Cronaca:
NAPOLI, 28 marzo 2010 - Segna Paolo Cannavaro. È la sua prima rete in serie A con la maglia del Napoli. 'Finalmente', dice. Così il Napoli batte il Catania e si porta a casa tre punti d'ora per non perdere di vista l'Europa. La classifica parla chiaro: Palermo quarto con 51 punti, Napoli, Juve e Samp tutte insieme là dietro, a 48. La squadra di Mazzarri ci crede e fa bene. E se contro i bianconeri aveva segnato tutto l’attacco, stavolta a decidere l'incontro ci pensa un difensore, con il compagno di reparto Campagnaro che manca clamorosamente il raddoppio. Il Catania non demerita, protesta per un'entrata dubbia in area di Pazienza su Ricchiuti e poi nel finale per un rigore non dato e Mihajlovic perde la testa: urla, prende a calci bottigliette. L'arbitro lo espelle eil tecnico rossazzurro rischia di saltare il derby con il Palermo di sabato prossimo.
Primo tempo fiacco - Com'era stato con la Juve, il Napoli anche stavolta gioca un primo tempo sottotono, per poi esplodere nella ripresa. Nei primi quarantacinque minuti gli azzurri, complici forse il caldo e la gara giocata tre giorni fa, combinano poco. Anche perché il Catania di Mihajlovic è messo in campo alla perfezione. La gara si apre con un'occasionissima per i siciliani: sugli sviluppi di un calcio d'angolo Spolli fa partire un sinistro potente che si stampa sulla traversa. Ma è il Napoli ad avere in mano il gioco, anche se Andujar in porta non corre alcun pericolo serio. La squadra di Mazzarri prova a sfruttare gli inserimenti sulla fascia destra di Maggio, quelli sulla sinistra di Zuniga, tenta di arrivare in porta per vie centrali con Hamsik, Lavezzi e Quagliarella (sua l'occasione migliore del primo tempo, con una girata in area e il pallone che termina sul fondo). Ma non c'è niente da fare. La palla gira e il Catania controlla la situazione anche grazie a un gran lavoro di Mascara e Martinez che si sacrificano nella loro metà campo.
Finale a nervi tesi - Dopo l'intervallo scende in campo un altro Napoli. Altra determinazione, altra aggressività. Gli uomini di Mazzarri pressano a tutto campo, il Catania vacilla e al 6' Paolo Cannavaro sfrutta un’indecisione della difesa siciliana e si fionda sulla palla messa in mezzo da Lavezzi e realizza il gol vittoria. Potrebbe addirittura doppietta se Andujar non avesse una grandissima reazione su un suo colpo di testa. E il Napoli poco dopo potrebbe raddoppiare con Campagnaro, tra i migliori in campo nella ripresa, che a due passi dal portiere rossazzurro tira piano, pensando probabilmente che il gioco fosse fermo. L'argentino, dopo l'uscita di Zuniga, passa in mediana e si rende imprevedibile con i suoi affondi sulla fascia sinistra. Finale a nervi tesi: Maggio a terra insieme a Delvecchio tocca la sfera con la mano. Il Catania chiede il rigore, l'arbitro non vede irregolarità. Quando poi Valeri ammonisce Delvecchio, Mihajlovic perde la testa e viene espulso. Un brutto finale per una bella partita, soprattutto nella ripresa. La caccia all'Europa per il Napoli continua sabato all'Olimpico con la Lazio, mentre il Catania con il Palermo tenterà di allontanarsi deifinitivamente dalla zona retrocessione. (gazzetta.it - Elisabetta Esposito)
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