La cronaca:
Il Napoli ne segna 4 a un Bologna vero. Nonostante la crisi societaria, Malesani ottiene dai suoi carattere, ma gli azzurri sbloccano subito il risultato con Maggio e poi continuano con una doppietta di Hamsik e il sigillo finale di Cavani che riaggancia Eto'o in classifica marcatori. Ora il secondo posto della Lazio è a due punti.
NAPOLI, 21 novembre 2010 - A prima vista si potrebbe dire: bella forza, con un Bologna conciato in questo modo... In realtà, però, sul campo non si è vista la crisi societaria degli emiliani, ma la prova di carattere che Alberto Malesani chiedeva. E nel secondo tempo, dopo gli aggiustamenti tattici del tecnico, si è visto anche il gioco. Così il 4-1 inflittogli dal Napoli acquista ancora maggior valore, e il balzo in avanti in classifica pure.
Vantaggio lampo Si comincia con un minuto di silenzio in omaggio a Dino De Laurentiis, zio di Aurelio e grande produttore cinematografico, deceduto nei giorni scorsi. Poi si gioca, e il Napoli impiega soli 4 minuti per passare in vantaggio. Fa tutto Maggio, che prima procura un corner, poi va a centro aerea a staccare più in alto di tutto per schiacciare di testa sul palo lungo. Quindi non esulta, probabilmente in polemica per le critiche ricevute in seguito al suo avvio di stagione non brillantissimo. Il Bologna ha il merito di non perdersi d'animo (il gruppo si era caricato con un "hurra" collettivo con panchina e tecnici prima dell'inizio) e anzi col passare dei minuti acquisisce un certo predominio territoriale. Dal canto suo, il Napoli lascia fare, pronto a ripartire con i suoi turbo, Lavezzi in primis. Il Pocho cerca spesso la conclusione personale, anche quando sarebbe magari più proficuo affidarla a un compagno. Il volume di gioco del Bologna, comunque, non produce lavoro per De Sanctis. Ne produce invece per Viviano, perché dopo la mezzora la difesa bolognese serve due assist nel giro di altrettanti minuti agli attaccanti napoletani (nell'ordine Cavani e Lavezzi) che non ne approfittano. I due però si fanno perdonare di lì a poco confezionando il contropiede che sarà concluso da Hamsik: sinistro secco e deviazione di un difensore che spiazza il portiere. Il Bologna riprova ad abbozzare una reazione, ma Mazzarri ha approntato una gabbia di difensori per un Di Vaio che diffilmente trova qualche compagno che glieli porti via: così, anche quanto a occasioni, il 2-0 con cui si va all'intervallo ci sta tutto.
La ripresa Si riparte e la squadra sotto di due gol sembra il Napoli, che aggredisce subito e trova nuovamente un gol dopo pochi minuti, sempre su azione di corner. Stavolta l'esecuzione di Gargano è rasoterra, due tocchi a prolungare e ancora Hamsik si ritrova un invitante pallone da pochi passi: appoggio di piatto ed è 3-0. Il Bologna però non è quello del primo tempo, perché Malesani ha pompato forze fresche in attacco inserendo Siligardi e Meggiorini, che si danno subito da fare: arrivano finalmente le occasioni e per De Santis c'è lavoro, anche non facile. Il portiere salva due o tre pericoli ma non può nulla sul colpo di testa di Meggiorini, ben imbeccato da Rubin, a metà tempo. Seguono alcuni minuti in cui il Bologna sembra credere nel miracolo, ma il Napoli ha gli uomini e i piedi per rimettere le cose a posto: basta una bella combinazione Lavezzi-Sosa sulla sinistra conclusa da un bell'assist in mezzo del secondo, ed ecco Cavani che mette dentro preciso sul secondo palo, chiudendo la partita (e tenendo il passo di Eto'o in classifica marcatori). (www.gazzetta.it - Pier Luigi Todisco)
|
|