La cronaca:
L'Udinese stende il Napoli. I bianconeri vincono 3-1 grazie a tre reti del loro attaccante. I partenopei traditi da Hamsik che regala il 3-0 con un brutto errore, segna subito ma poi si fa parare un rigore da Handanovic. Tra i friulani eccezionale prova di Sanchez, Isla e Inler.
UDINE, 28 novembre 2010 - Se si ha un attaccante che alla seconda partita consecutiva in casa mette a segno un’altra tripletta dopo quella al Lecce, tutto diventa più facile. Ma non c’è solo tanto Totò Di Natale nella vittoria per 3-1 con cui l’Udinese ha steso il Napoli. C’è il lavoro di una squadra che oggi ha trovato in Sanchez, Isla, Inler e Handanovic tanti protagonisti positivi, ha capitalizzato tutte le occasioni avute e ha fatto complessivamente meglio degli avversari.
Ambizioni Walter Mazzarri deve mandar giù una sconfitta che certamente ridimensiona un po’ le ambizioni dei partenopei, se non altro a livello mentale. Il primo tempo regalato ai pur bravi avversari senza trovare contromisure non deve aver fatto piacere ai tifosi napoletani. L’ottima reazione nella ripresa è stata solo la conferma che qualcosa va rivisto a livello di atteggiamento. Gli errori di Hamsik e Cavani hanno poi fatto il resto, condannando la squadra alla sconfitta. Il potenziale resta alto, il salto di qualità è però ancora lontano, specie alla luce del fatto che questa è la seconda sconfitta esterna consecutiva.
Piccoletti E dire che gli ospiti erano partiti decisamente meglio dell’Udinese. La posizione di Hamsik e Maggio sulla destra ha mandato un po’ in crisi la difesa bianconera e situazioni pericolose si sono viste. Hamsik e Cavani, però, hanno solo prodotto conclusioni da lontano alte o nella bocca di Handanovic. L’Udinese ha decisamente sofferto ma poi al quarto d’ora il piano tattico di Guidolin, Pinzi dietro a Di Natale e Sanchez col supporto dei corridori Isla e Armero ai lati, ha cominciato a dare i suoi frutti. È bastato che la diga Asamoah-Inler recuperasse un pallone sulla trequarti per vedere sprigionarsi tutta la pericolosità dei micidiali piccoletti bianconeri. Palla per Armero sulla sinistra, verticalizzazione perfetta per Sanchez e atterramento di De Sanctis per l’inevitabile calcio di rigore. Di Natale ha completato l’opera portando in vantaggio i suoi con un destro imparabile.
Limiti tattici Un 1-0 più pesante di quanto si possa immaginare. Perché ha messo in difficoltà il Napoli, ne ha evidenziato alcuni limiti tattici ed esaltato lo schieramento dei padroni di casa, perfettamente predisposti per aspettare gli azzurri e colpirli poi in velocità. Mazzarri deve averlo capito ma non è parso trovare grande disponibilità dei suoi giocatori a cambiare le cose. In particolare ha chiesto a Lavezzi di aiutare di più i vari Gargano e Pazienza, quasi sempre tagliati fuori dal gioco sulle fasce, dove sono apparsi davvero scatenati Armero e Isla. L’Udinese ha rischiato poco e poi affondato molto ai lati, il Napoli ha girato a vuoto. E al 45’ ha pure preso il 2-0. Palla di Asamoah per Di Natale e Totò dai 25 metri lascia partire una folgore a giro che ha trovato l’incrocio dei pali. Botta tremenda per gli avversari.
Gli errori di Marek Nella ripresa tantissime emozioni. Il Napoli parte forte e prende il comando del gioco, anche aiutato dall’ingresso di Vitale. Ma al 7’ Hamsik si mangia il gol del 2-1 ben servito da Cavani. Il primo segnale che la sua partita è stregata. Perché al 12’ Di Natale batte un corner e lo slovacco, invece che proteggere il primo palo, salta forse pensando di colpire più forte il pallone. Che invece gli passa clamorosamente sotto i piedi per il più beffardo dei gol. Due errori da pianto che Marek cerca di mitigare esattamente un minuto dopo. Riceve palla ai 28 metri e spara un missile che Handanovic non può proprio vedere. Il Napoli ci crede, l’Udinese comincia a pagare l’enorme sforzo atletico ed ecco l’occasione per riaprire tutto. Ce l’ha ancora Hamsik su rigore procurato da Cavani. Il destro è forte ma stavolta Handanovic accende il radar, si tuffa dalla parte giusta e con la mano destra è strepitoso nel riflesso. Al 28’ tocca poi a Cavani a sbagliare in tuffo il 3-2, ben servito da Lavezzi, l'ultimo ad arrendersi. Finisce 3-1 per l’Udinese, con Guidolin che si sgola per cercare di convincere Isla a non attaccare più. (www.gazzetta.it - Giusto Ferronato)
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