25^ Giornata 12/02/2011
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25^ GIORNATA

BARI
GENOA

0

0
BRESCIA
LAZIO

0

2
CAGLIARI
CHIEVO

4

1
CATANIA
LECCE

3

2
CESENA
UDINESE

0

3
JUVENTUS
INTER

1

0
MILAN
PARMA

4

0
PALERMO
FIORENTINA

2

4
ROMA
NAPOLI

0

2
SAMPDORIA
BOLOGNA

3

1
2
4' st. Cavani (r), 38' st. Cavani

Tabellino:

Arbitro: Bergonzi di Genova
Angoli: 6 - 8
Recupero: 2', 4'
Ammoniti: Rosi 21', Lavezzi 21', Aronica 30', Dossena 46', Juan 48', De Rossi 54', Perrotta 58', Campagnaro 80', Cassetti 82'
Note: spettatori 40 mila circa. con quasi 2.000 partenopei.

(4-3-1-2): 27 Julio Sergio; 87 Rosi, 77 Cassetti, 4 Juan, 17 Riise; 11 Taddei (Menez 46'), 16 De Rossi, 20 Perrotta; 30 Simplicio (Greco 77'); 9 Vucinic (Totti 77'), 22 Borriello. PANCHINA: 32 Doni, 3 Castellini, 15 Loria, 33 Brighi, 23 Greco, 94 Menez, 10 Totti. All. Ranieri

(3-4-2-1): 26 De Sanctis; 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 6 Aronica; 11 Maggio, 5 Pazienza, 23 Gargano, 8 Dossena (Zuniga 59'); 17 Hamsik (Yebda 74'), 22 Lavezzi; 7 Cavani (Mascara 85'). PANCHINA: 1 Iezzo, 13 Santacroce, 18 Zuniga, 21 Yebda, 77 Sosa, 9 Mascara, 99 Lucarelli. All. Mazzarri

L'esultanza di Cavano dopo il rigore trasformato.
Il 2° gol di Cavani

La cronaca:

Uragano Cavani, Napoli sogna. Roma sconfitta, ora è crisi. Gli uomini di Mazzarri vincono 2-0 all'Olimpico grazie alla doppietta dell'uruguaiano, prima a segno su rigore, poi deviando un cross di Cannavaro. Il Napoli resta a -3 dal Milan, i giallorossi ancora k.o. dopo la sconfitta con l'Inter. Rosi e Lavezzi si sputano: rischiano la squalifica con la prova tv.

ROMA, 12 febbraio 2011 - Dopo 17 anni il Napoli torna a vincere all'Olimpico contro la Roma e con i tifosi di casa ammutoliti fa impressione sentire riecheggiare il coro “Oj vita, oj vita mia' della gente napoletana. Faranno discutere a lungo le decisioni dell'inadeguato Bergonzi, pazzesco che con tanti fallacci nessuno venga cacciato dal campo, ma questo non toglie nulla al meritato successo della banda Mazzarri. Che indovina ogni scelta tattica, imbrigliando le fonti di gioco giallorosso e vincendo la partita a scacchi in mezzo al campo contro un incerto Ranieri, al primo k.o. interno della stagione. L'immagine da applausi è capitan Cannavaro, centrale difensivo, che nel finale invece di restarsene a presidiare la propria difesa va a confezionare il cross-assist per il ventesimo gol di Cavani. Ecco, qui si vede il grande lavoro del tecnico livornese: nella tattica, nel fisico e nella testa. Il Napoli è superiore all'avversario in tutto e sarà durissima per i giallorossi rimontare i 10 punti di divario in classifica: i fischi della Curva Sud verso i propri beniamini testimoniano le difficoltà di un ambiente non sereno. De Laurentiis non può più nascondersi: questa squadra è sicuramente da Champions. E se il Milan risentisse della Champions in corso?

ROMA SENZA FANTASIA — Ranieri preferisce tenere in avvio accanto a sé in panchina i suoi piedi buoni: Menez e Totti fuori, e dentro il panzer Borriello con Vucinic e centrocampo più coperto, col 4-4-2. Lo scopo è non concedere spazio ai contropiedisti di Mazzarri, ma così la Roma finisce per rimanere abbastanza rintanata nella propria metà campo ed è pericolosa una sola volta, dopo un quarto d'ora, quando Simplicio libera a sinistra in velocità Vucinic, che cerca la conclusione di precisione, ma trova un reattivo De Sanctis che blocca in due tempi con grande sicurezza.

NERVOSISMO — All'inizio un bel gesto di fair-play: Simplicio colpisce con una involontaria scarpata in faccia Aronica, che viene portato fuori per essere curato e il brasiliano lo segue per rientrare subito dopo in campo insieme all'avversario ristabilito. Ma è come un fiore nel deserto. La partita vive eccessi di nervosismo: Lavezzi sputa a Rosi - Mazzarri nel dopo partita chiarirà che il giallorosso ha provocato l'argentino allo stesso modo "con uno sputo al collo" -. Il romanista reagisce, e Bergonzi (debole e incerta la sua direzione) ammonisce entrambi. Poi quando lo stesso terzino ferma di mano con gesto volontario, il direttore di gara lo grazia dall'espulsione. Così come né Bergonzi né i suoi collaboratori (compreso il quarto uomo Morganti) si rendono conto di una brutta gomitata di Dossena a Taddei, non sanzionata nemmeno con il giallo. E quando il mancino viene ammonito a fine tempo, dovrebbe già essere negli spogliatoi.

SUPREMAZIA NAPOLI — Partita bruttina, molto fisica, e qui prevale il Napoli col suo centrocampo muscolare e veloce. Pazienza e Gargano sono più rapidi a riprendere palla e rilanciare. Maggio a sinistra sovrasta in velocità Riise e da lì gli azzurri si rendono pericolosi con una serie di tiri-cross che mettono i brividi al pubblico romanista, ma che non trovano la deviazione decisiva di Cavani e Hamsik. Mentre si ritrovano nella migliore posizione di tiro i giocatori non proprio con i piedi migliori: Maggio e Dossena non centrano nemmeno il bersaglio.

RIGORE E PROTESTE — Nella ripresa Ranieri capisce che deve cambiare qualcosa e inserisce Menez, ma è il Napoli a passare in vantaggio in maniera discussa. Perché in area un contrasto di Juan su Hamsik, lanciato a rete, porta Bergonzi a fischiare il rigore. Il brasiliano non sembra voler commettere fallo, ma il danno procurato c'è, e stavolta l'arbitro sembra aver ragione. Così come ce l'ha nell'assegnare il gol perché Cavani calcia dagli undici metri e la palla colpisce prima il palo destro e poi quello sinistro ed è ancora il centravanti ad arrivare per primo e a ribadire in gol. I romanisti protestano perché Cavani non potrebbe toccare per la seconda volta il pallone (i pali non contano), ma il labiale dell'arbitro appare chiaro, dice: 'La palla è già entrata' e il replay sembra confermarlo.

INCATTIVITI — Partita sempre più nervosa, e anche De Rossi meriterebbe il rosso per un'entrataccia su Cavani, ma ancora una volta l'indeciso Bergonzi opta per il giallo. Roma fuori di testa e che subisce il Napoli, il quale però spreca un paio di situazioni importanti di contropiede. C'è pure un autogol di Cassetti a gioco fermo, perché Zuniga è fermato per fuorigioco sul tiro cross maldestramente deviato nella propria porta. Per vedere De Sanctis impegnato bisogna aspettare alla mezz’ora un sinistro di Menez.

LAVEZZI INCREDIBILE — E nelle praterie lasciate dalla difesa romanista si infila il Pocho, tenuto colpevolmente in gioco da Rosi: sembra un gioco da ragazzi infilare Julio Sergio in uscita, ma l'argentino vuol dribblare anche il portiere che di piede respinge l'assalto.

CI PENSA IL CAPITANO — Ma il Napoli ha fiato e personalità per non rinculare, con Cannavaro in attacco che crossa a Cavani il pallone col quale l'uruguaiano sigilla il risultato e una vittoria da segnare negli annali. E quando il Matador viene sostituito è bello e sportivo l'applauso di tutto l'Olimpico per il cannoniere protagonista assoluto del campionato con 20 gol. Il Milan è sempre lì a tre punti. (www.gazzetta.it - Maurizio Nicita)

Classifica

P.

G.

V.

N.

P.

F.

S.

Marcatori

1
MILAN
52
25
15
7
3
44
19
CAVANI (20)
2
NAPOLI
49
25
15
4
6
40
22
CANNAVARO (2)
3
INTER
47
25
14
5
6
46
29
HAMSIK (8)
4
LAZIO
45
25
13
6
6
32
22
LAVEZZI (5)
5
UDINESE
43
25
13
4
8
42
30
MAGGIO (2)
6
ROMA
42
25
12
6
7
36
32
PAZIENZA (1)
7
JUVENTUS
41
25
11
8
6
41
30
SOSA (1)
8
PALERMO
40
25
12
4
9
44
35
AUTOGOL (1)
9
CAGLIARI
35
25
10
5
10
32
27
10
FIORENTINA
32
25
8
8
9
28
28
11
GENOA
32
25
8
8
9
20
22
12
CHIEVO
31
25
7
10
8
27
27
13
SAMPDORIA
30
25
7
9
9
23
27
14
BOLOGNA
29
25
8
8
9
26
34
15
PARMA
26
25
6
8
11
23
34
16
CATANIA
26
25
6
8
11
22
33
17
LECCE
24
25
6
6
13
26
46
18
BRESCIA
22
25
6
4
15
20
33
19
CESENA
21
25
5
6
14
17
34
20
BARI
15
25
3
6
16
14
39