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La cronaca:
Chievo sempre bestia nera. Batte ancora il Napoli: 1-0.
VERONA, 21 settembre 2011. Dopo un primo tempo scialbo con una squadra inedita, Mazzarri mette in campo i titolari ma è Di Carlo ad azzeccare la mossa Moscardelli, che firma il terzo successo consecutivo dei veronesi sui napoletani.Mazzarri l'aveva detto: col Chievo può essere più difficile che col Milan. Per le insidie del Bentegodi, certo, ma anche perché evidentemente aveva in mente di sottoporre i suoi a un'altra prova di maturità: un robusto turnover in vista degli impegni in arrivo con Fiorentina, Villarreal e Inter. Ebbene, sarà la maledizione Chievo (questa è la terza sconfitta consecutiva dei suoi con i gialloblu) ma è finita con la bocciatura di un Napoli inguardabile nel primo tempo e troppo nervoso dopo l'ingresso dei grossi nomi e lo svantaggio.
Difficile ingranare Il Chievo prova a prendere in mano le redini del gioco, approfittando dell'inevitabile necessità di trovare le posizioni e i meccanismi della manovra da parte di un Napoli dal volto inedito . E' soprattutto Cruzado a provare a inventare qualcosa per impensierire De Sanctis. Intorno al 10', tuttavia, la squadra di Mazzarri inizia ad affacciarsi nei pressi dell'area avversaria, pur in maniera disordinata (ci prova Dzemaili ma senza precisione). In questo modo però presta il fianco agli affondi del Chievo, con Paloschi pronto ad andar via su entrambe le fasce per mettere in mezzo palloni a volte pericolosi: ne spreca uno da centro area Hetemaj intorno al 20'. La risposta di Mazzarri è l'arretramento di Gargano davanti alla difesa, a fare da argine con la sua potenza. Lo stesso Chievo pressa molto alto, per cui attorno alla mezzora il gioco si arena là in mezzo e le occasioni, che già non fioccavano, diventano ancora più rare. Nel Napoli solo Santana si segnala sulla sinistra per qualche sortita, ma le palle che mette al centro non vengono sfruttate dai compagni; sull'altra fascia, Maggio non è al meglio. E lo 0-0 con cui si va al riposo è lo specchio fedele di un primo tempo veramente bruttino.
Tutti piu carichi Al rientro in campo il Napoli sembra più carico, ma anche Di Carlo deve aver detto qualcosa ai suoi. Ne deriva un avvio di ripresa più vivace, con la prima vera parata a terra di De Sanctis su gran tiro dalla distanza di Hetemaj. Attorno al quarto d'ora, Mazzarri rompe gli indugi e gioca due carichi: Inler e Cavani (fuori Santana e Maggio). Di Carlo prende le contromisure con Moscardelli e Sammarco, e la scossa che riceve il Chievo dà ragione a lui: prima su corner c'è Fernandez che sfiora il bersaglio di testa, poi sono un gran tiro di Moscardelli e uno splendido diagonale a mezza altezza di Paloschi a dare lavoro (difficile) a De Sanctis. La risposta del Napoli si riduce a un bel tuffo di testa con cui Mascara, prima di lasciare il posto ad Hamsik, manda il pallone sull'esterno alto della rete. Ma è il Chievo a martellare, ed ecco al 27' il gol: difesa napoletana in affanno, respinta goffa di Fideleff sulla quale irrompe Moscardelli, botta secca e 1-0. Ora il Napoli è molto più simile a quello titolare, ma il tempo è poco e il Chievo si chiude, con Di Carlo che richiama Paloschi per il difensore Mandelli. E poi c'è sempre il contropiede, con un Moscardelli in stato di grazia: su un suo tiro diretto all'incrocio De Sanctis deve volare. Dal canto suo, il Napoli diventa nervoso e impreciso, facilitando il compito del Chievo. Che porta a casa tre punti e una robusta iniezione di fiducia. (www.gazzetta.it - Pier Luigi Todisco)
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