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La cronaca:
NAPOLI, 13 febbraio 2012
Britos+Cavani: ride il Napoli. Scacciato l'incubo Chievo. Gli azzurri ritrovano il successo dopo 5 turni di campionato e quasi due mesi in casa senza gioie: il difensore di testa e l'attaccante su rigore chiudono la pratica contro la squadra di Di Carlo che non sa pungere e si sveglia tardi. Fallo di Aronica su Paloschi: nemmeno ammonito.
Buone notizie in vista Champions per il Napoli che torna a vincere al San Paolo in campionato (bene solo in Coppa) dopo un'astinenza che durava dal 21 dicembre 2011 (il 6-1 al Genoa) e veniva da 4 pareggi e una sconfitta. Importante per il Napoli il 2-0 sul Chievo, visto che finora gli azzurri avevano vinto subendo sempre gol, dal 26 ottobre (2-0 all'Udinese). Mazzarri privato di Cannavaro per squalifica ha schierato una difesa inedita con Grava e Britos accanto ad Aronica, e con l'uruguaiano che può festeggiare per il ritorno da protagonista con gol. Per il resto tutto secondo copione con Hamsik alla duecentesima partita col Napoli e Cavani che festeggia col gol il suo 25° compleanno nel giorno di San Valentino. Nel Chievo il tecnico Di Carlo sperava di continuare la serie contro gli azzurri: tre vittorie nelle ultime tre sfide. Squadra con 4-3-1-2: Théréau alle spalle di Pellissier e Paloschi. Partita seguita dagli osservatori del Chelsea, prossimo rivale del Napoli in Champions, ma non da Villas Boas, rimasto a Londra.
NAPOLI COMANDA Grande deterninazione nel pressing in mezzo al campo per entrambe le squadre, ne viene fuori da subito una partita ad alta intensità agonistica con qualche errore di troppo. Ma il Napoli ci mette poco a prendere in mano il gioco, col Chievo che in fretta rincula nella sua trequarti per puntare sulle ripartenze e permette agli azzurri di arrivare nella trequarti avversaria senza trovare opposizione. Gli unici pericoli per la squadra di Mazzarri arrivano da Dramé, che con continue puntate in avanti non ottiene altro che liberare a destra Zuniga, il quale dà la sensazione di poter far male. Il Napoli ragiona e fa passare il gioco per i piedi di Inler e per il Chievo iniziano i dolori. Lavezzi fa ammattire i difensori e non aiuta il raddoppio di marcatura sull'argentino, che facilmente serve palloni a ripetizione per Cavani e Hamsik. La palla gira e rigira resta sempre nella trequarti veronese e al 14' entra in porta con un colpo di testa di Britos su calcio d'angolo. Meglio così, per il Napoli, che difetta in lucidità e sbaglia sistematicamente l'ultimo passaggio. Il Chievo prova a spingere e si arrabbia tantissimo per un colpo col braccio di Aronica su Paloschi lanciato sulla sinistra e non visto dall'arbitro. Era un fallo almeno da giallo. E tre minuti dopo arriva il 2-0: Lavezzi lancia Cavani al limite del fuorigioco, l'uruguaiano entra in area, incespica e perde il pallone poi lo recupera e Sorrentino lo atterra. Rigore che lo stesso Cavani insacca. A questo punto il Chievo deve per forza scoprirsi e il Napoli arriva a ripetizione nella metà campo avversaria senza però concludere. Gli ospiti costruiscono più azioni offensive e arrivano vicini al gol con Sardo che colpisce a botta sicura in area sugli sviluppi di un calcio d'angolo: De Sanctis bravissimo respinge coi pugni.
Tridente inutile Il Chievo ha un tempo per rimettere in sesto la partita e parte con un pressing alto e a tutto campo, ma il Napoli ha un maggior tasso tecnico e lo fa fruttare, vanificando il prolungato possesso palla degli ospiti con fiammate improvvise. Così alla fine è Sorrentino a essere impegnato da un gran tiro di Gargano. Di Carlo fa avanzare Théréau sulla linea di Paloschi e Pellissier. Tanta buona volontà, ma anche troppi errori, mentre il Napoli è lucido a centrocampo, difettando davanti, dove ci sono praterie non sfruttate a dovere. Di Carlo mette forze fresche: Moscardelli per Paloschi. La stanchezza toglie lucidità a entrambe le squadre e due brutti falli di Grava e Sardo costano i primi cartellini gialli ai difensori. Il Chievo spingi e spingi alla fine arriva vicino al gol prima con Moscardelli che serve una palla d'oro a Théréau anticpato da Britos, poi con Théréau che in spaccata colpisce su traversone di Pellissier e infine con Dramé che non ha fortuna su un tiro dal limite dell'area.
Mazzarri si copre Mazzarri si copre e toglie Hamsik per far spazio a Maggio: Napoli col 4-4-2, ma anche col 5-3-2 in fase di non possesso. Il Chievo prova a sfruttare le fasce per arrivare ai cross per Pellissier, ma è proprio lì che il Napoli tiene. Di Carlo inserisce Rigoni e Vacek per Luciano e Bradley sperando di conquistare supremazia a centrocampo. Sforzo inutile: il Napoli fa girare la palla e tiene in pugno la partita arrivando nell'area avversaria più del Chievo. Esce Lavezzi ed entra Pandev per gli ultimi minuti: c'è il Chelsea alle porte e Mazzarri fa rifiatare il Pocho. La verve del Chievo si spegne col passare dei minuti, con la sensazione che i veronesi siano spaventati dalle ripartenze sempre molto pericolose del Napoli. C'è il tempo di vedere entrare Vargas per Cavani e il cileno in quattro minuti si fa male. Da verificare la probabile distorsione a una caviglia. Si va avanti così fino a fine match, con un solo lampo per il possibile rigore non fischiato per un atterramento in area napoletana di Moscardelli. Per il Napoli tre punti preziosi. E meritati. (www.gazzetta.it - Nicola Melillo)
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