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La cronaca:
Milano, 05 febbraio 2012
Il Napoli ferma il Milan Espulsi Ibra e Allegri. Altro passo falso per i rossoneri dopo la sconfitta con la Lazio. Rosso allo svedese al 19' della ripresa per una manata a gioco fermo su Aronica. Nel finale allontanato anche il tecnico per proteste.
Milan imbrocchito? Nessuno ha mai messo in dubbio la forza della squadra di Allegri. Ma lo 0-0 con il Napoli dilata il momento no dei rossoneri che conquistano un punto proprio perché giocano gli ultimi 25’ in dieci per l’espulsione di Ibrahimovic. Partita balorda quella dei campioni d'Italia, che sprecano il match-ball con Robinho, ma che devono ringraziare Cavani per i suoi errori sottoporta, come il tiro che al 93’ finisce in bocca ad Amelia, e il Siena che blocca la Juve, lontana un punto, ma in attesa di recuperare il match conil Parma.
Il rombo Intanto Allegri sorride contro i maligni, fa cerchio attorno alla squadra, ma fa un passo indietro rinunciando al tridente. E’ tempo di Seedorf alle spalle di Ibra e Robinho. E poiché la prudenza non è mai troppa, è meglio confermare Van Bommel davanti alla difesa, con Emanuelson e destra e Nocerino a sinistra. Sì, perché il Napoli, checché se ne dica, può far male a chiunque. Mazzarri dal canto suo lascia Inler in panchina, lancia Zuniga e si affida ai suoi tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani, che entrano subito nel vivo della partita.
Confusione Al 5’ è lo scambio principesco fra Seedorf e Ibra, con lo svedese che cade in area nel contrasto con Campagnaro, a inaugurare il duello. Olandese che all’8’ cerca di sorprendere con un tiro troppo centrale De Sanctis. Non cede però il fianco la squadra di Mazzarri abile a scoprire subito il punto debole dei rossoneri che soffrono velocità e pressing e le incursioni di Zuniga sulla fascia di Abate. Gli azzurri sfruttano ogni minimo errore del Milan ed è eloquente al 18’ il tiro dalla distanza di Hamsik che ha tutto il tempo di prendere la mira e impegnare Abbiati. Al 23’, addirittura, Mexes e Abate saltano a vuoto nell’area piccola su una palla che Lavezzi controlla male e spreca sull’esterno della rete.
Gioco congelato Sta proprio male il Milan. Lento, arrugginito, pensa troppo e perde palloni come se nevicasse. Poi, quando ha quella buona, al 29’, la spreca oltre la traversa con Emanuelson. Il Napoli invece barrica la porta e permette poco dialogo, grazie anche alla pressione efficace sui portatori di palla e l’affiatamento in mezzo tra Gargano e Dzemaili. Ai rossoneri non resta che vivere alla giornata. Al 35’ per esempio, allorché Robinho si intestardisce a provarci di destro da posizione ideale. Più originale il tentativo al 38’: tiro sul palo lontano, dove però De Sanctis è ben piazzato. Ma quanto è brutta la partita, miscellanea di errori e forzature. Perché anche il Napoli ci mette del suo per non farla decollare.
Ah, Ibra! Il secondo tempo inizia con Amelia fra i pali (Abbiati ko per un problema muscolare) e con l’errore più pazzesco da quando Robinho è al Milan. Servito da Ibra al 5’ solo davanti a De Sanctis, il brasiliano ha la capacità di sfiorare il palo. Il tragico gesto galvanizza gli azzurri che pungono con Hamsik e Zuniga. Il Milan comunque prende campo a caccia di un gol che De Sanctis nega al 12’ a Robinho, per poi controllare la bella girata di Seedorf. Il capolavoro lo fa Ibra al 16’, quando controlla di petto e mira l’angolo, esaltando le doti di De Sanctis. Ma al 20’ Zuniga che resta a terra interrompendo il possesso palla rossonero, scatena un parapiglia in cui il portiere viene ammonito per proteste, mentre lo svedese viene espulso per avere assestato uno schiaffo ad Aronica. Il guardalinee segnala il gesto dell'attaccante rossonero e l'attaccante ora può rischiare diverse giornate di squalifica. E' la quinta espulsione italiana per lo svedese.
Flop totale Perso il migliore, con il morale sotto i tacchetti, i rossoneri rischiano addirittura di subire il gol al 25’, ma Cavani solo soletto davanti ad Amelia di testa conclude alto. I rossoneri, con Ambrosini al posto di Seedorf, spingono, ma Mazzarri quando toglie Aronica per Pandev, lancia il chiaro segnale che la vuole vincere. Ambrosini però cerca l’impresa in due occasioni, ma in una zona in cui a fare reparto c’è solo Robinho che al 40’ obbliga De Sanctis al miracolo. Il brasiliano lascia subito dopo Maxi Lopez, ma il finale è un assalto al Fort Apache rossonero, che resiste con le unghie e i denti e riparte in contropiede. Negli ultimi minuti Rizzoli allontana anche Allegri che protesta per l'indecisione di un guardalinee nell'assegnare un fallo laterale ai rossoneri. Alla fine è giusto lo 0-0. (www.gazzetta.it - Gaetano De Stefano)
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